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Più che altro in Italia i referendum possono essere solo abrogativi o confermativi (leggendo su wiki i confermativi sono riservati solo a leggi che andrebbero a toccare la costituzione) , le leggi possono essere propositive solo attraverso un altro procedimento , scusate ma non essendo un legale son ignorante e se sbaglio correggetemi , lo strumento idoneo in questo caso sarebbe quello della "legge di iniziativa popolare" che già anche il movimento 5 stelle utilizzò (anche se ne ignoro attualmente il risultato).
Mc.... help please su questa questione tecnica!
per ora riporto quello che ho trovato su wikipedia :
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_d...ativa_popolare
http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum
Dire che la legge sulla privatizzazione attuale è una merdata è abbastanza evidente e semplice, fa schifo, è sbagliato dire che i referendum non sono propositivi e non danno alternative, per forza lo strumento serve come "cancellino" non come gessetto per scrivere..... detto na strunzatissima? (oh so' ignoranto)....
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Ho ancora una perplessità riguardo al primo quesito.
Da quello che ho letto se venisse abrogato l'articolo relativo al primo quesito si tornerebbe ad una gestione in cui l'azienda che deve occuparsi della gestione del servizio viene scelta dal comune SENZA GARA O BANDO (o meglio: il bando ci può essere ma non è mai obbligatorio, è a discrezione del comune) e gli unici che possono accaparrarsi questi servizi sono (a) le società pubbliche scelte direttamente dal comune oppure (b) le “società in house”, che altro non sono, per dirla in modo grezzo, che quelle società private partecipate anche dal pubblico. Detto in altre parole, dunque, scrivere "sì" sulla scheda elettorale renderà impossibile mettere i comuni nella condizione di affidare la gestione dei servizi alla migliore società disponibile sul mercato. o_O lol scegliere senza bando significa affidare la gestione al miglio offerente lol lol lol
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