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Incoma
Oh alla fine comunque Vecchiarella con la mossa Cottarelli ha ottenuto Savona fuori da un ministero economico, quindi in definitiva quello che voleva.
PEraltro è una vittoria di Pirro perchè Tria pare sia "eurocritico", mi si passi la semplificazione, almeno quanto Savona,con la differenza di non aver mai ipotizzato un percorso di uscita dalla moneta unica, ma comunque essendone fortemente critico
"Due eminenti economisti con i quali peraltro concordo in pieno", scrive il candidato al ministero dell'Economia e delle Finanze in un articolo su Formiche.net del 14 maggio 2018, dove gli economisti in questione sono Giorgio La Malfa e Paolo Savona.
L'affermazione di Savona e La Malfa con cui Tria si trova d'accordo riguarda l'euro e i Paesi che ne fanno parte: "il governo italiano dovrebbe reagire (a chi sostiene l’ineluttabilità dell’uscita dell’Italia dall’euro), sostenendo che è la Germania che dovrebbe uscire dall’euro perché il suo surplus della bilancia commerciale non è compatibile con il regime di cambi fissi che vige nell’eurozona, o perlomeno accettare un passaggio ad un regime di cambi fissi aggiustabili".
«Non ha ragione chi invoca l’uscita dall’euro senza se e senza ma come panacea di tutti i mali, ma non ha ragione neanche il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, quando dice che “l’euro è irreversibile”, se non chiarisce quali sono le condizioni e i tempi per le necessarie riforme per la sua sopravvivenza. Anche perché il maggior pericolo è l’implosione non l’exit».
Inoltre pare sia un sostenitore della "flat tax" da finanziare se necessario anche facendo scattare le clausole di salvaguardia con aumento IVA:
«Coincide con l’obiettivo di riduzione della pressione fiscale come condizione di una politica di crescita, soprattutto se si vede questo obiettivo non tanto come un modo per aumentare il reddito spendibile di famiglie e imprese, e quindi sostenere la domanda interna, ma come un modo per aumentare il rendimento dei fattori produttivi, lavoro e capitale, e quindi anche degli investimenti».«Non si vede - scriveva Tria - perché non si debba far scattare le clausole di salvaguardia di aumento dell’Iva»