Ma anche no.
Penale = 700mln
Previsto costo dell'opera (e siamo in Italia e siamo abituati a fare i preventivi al ribasso per poi metterci altro dentro) = 4mld
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Il corriere parlava di oltre 700milioni di penali.
Il 110% ? stato una delle peggio porcate fatte negli ultimi decenni... Roba da dementi proprio
black ma che ingegnere sei, gestionale?
In realt? si stava parlando delle piva che frignano perch? sarebbero tartassate dal fisco pi? dei lavoratori dipendenti.
Se non ci sono n? vantaggi n? svantaggi ed il bilancio in euro in dare ed avere ? zero (opinabile ma vabb?) mi aspetto che paghino le stesse tasse. Non che la p.iva in regime dei minimi ne paga la met?.
scusami ma facendo un discorso molto semplice: tu da dipendente hai una sicurezza lavorativa che altrimenti non avresti da libero professionista va da s? che quindi il risparmio da parte dei liberi professionisti in termini di tasse si traducono nell'accantonamento a fronte di possibili periodi in cui non si hanno tutele (malattie, licenziamenti ecc)
Allora hai il potenziale per capire dai :sneer:
A PARI CONDIZIONI.
Peccato che le condizioni NON siano pari, ce la facciamo a capire sto punto? Il motivo per cui le casse degli ordini offrono percentuali contributive pi? basse e' che sono casse ricche (ovviamente, dato che una cassa di ingegnerei ha piu' soldi di una cassa di assegnisti, braccianti e morti di fame quale la gestione separata) e conseguentemente possono offrire rendite maggiori sulla parte versata, garantendo assegni pensionistici simili in importo (Se non superiori) a fronte di contributi minori.
Tra l'altro se sei infomatico spiegaci perche' hai fatto l'iscrizione all'ordine: dato che l'unico cazzo di motivo per un informatico di fare l'esame di stato, che non serve a una sega, e' per accedere a inarcassa.il discorso e' semplice ma e' illogico, la tua stabilita' lavorativa non dovrebbe avere impatto alcuno sulla % di tasse che paghi per pagarti gli ospedali e la scuola dei figli. Centra solo quanti soldi fai.
La stabilit? lavorativa del dipendente.
Ti faccio il ragionamento alla Randolk: siccome ? il mondo dei sogni (escluso per i dipendenti statali) Possiamo anche chiudere la discussione.
E' un vantaggio che nella pratica non esiste. E laddove esistesse sarebbe ampiamente bilanciato da tutti i vantaggi sopra enunciati del lavoro autonomo.
Non mi convincerete mai che a parit? di reddito un autonomo "meriti" in equit? un regime di tassazione IRPEF pi? favorevole rispetto ad un lavoratore dipendente come quello generato dal regime dei minimi applicato a lordi annui doppi ed ora tripli rispetto alla RAL lorda media italiana di 29.500€ annui. E' una vera e propria regalia iniqua ad una fascia di contribuenti, con il preciso obiettivo di mancetta elettorale. Nient'altro.
Poi che faccia un sacco di piacere a chi ne beneficia, e che i problemi strutturali siano altri, ci mancherebbe.
This.
si ma che cazzo dite, a un certo punto gira pure a stare a sentire ste stronzate.
Dipendente con 28 lordi:
- aliquota 25% o 28 non ricordo
partita iva, libero professionista solo a parole perche lavora per un altro e non ha spese di studio, altrimenti non si farebbe i minimi perche non conviene:
- aliquota 15%
- aliquota cassa previdenza, varia, porto esempio avvocati visto che ? quel che conosco, 14%
- cassa previdenza contributo minimo, ulteriore alla percentuale, come sopra, 2800
- cassa previdenza, contributo maternit?, come sopra, varia, 800
- quota iscrcizione ordine professionale, come sopra, varia, media 200
fateci i conticini e vedete che la p iva ha meno netto in tasca. Sopra una certa soglia di reddito diventa ingiusto, non ci piove, ma soprattutto perch? viene usato dalle aziende per mettere come collaboratori gente che a tutti gli effetti ? un dipendente per poterli mandare via da un giorno all'altro, perch? ?a p iva vera a quelle soglie di reddito ha uno studio suo, con spese ingenti, e il forfettario non conviene PUNTO
Potevi mettere nell'elenco anche la lista della spesa e il conto del ristorante :nod:
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in relata la previdenza ? di per se una tassa, voi secondo me state confondendo il concetto generale di tasse con la sola irpef, ma onestamnte faccio fatica pure io seguirvi in sta discussione.
1) chissenefrega di quanto ti resta in tasca, qua si parla di equit? della tassazione non di tutto il resto. Lo strumento per agire su questo e' quello delle detrazioni, anche forfettarie, non dell'aliquota fiscale dinamica a seconda della categoria dei lavoratori
2) ma la tassazione, anche forfettaria, non e' al netto dei contributi scusa? Che senso ha tutta la tua lista?
Il punto e', in un sistema normale la aliquota e' fissa (o meglio, proporzionale alla base imponibile), le diverse categorie poi hanno accesso a strumenti pi? o meno omogenei per abbassare la base imponibile, detraendo i contributi, le assicurazioni ed eventualmente le spese.
In un sistema distorto oltre a questo, alla fine ci sono anche aliquote diverse a seconda del tuo contesto lavorativo, segno zodiacale e cazzi e mazzi.
Tra l'altro l'idea della flat tax applicata a tutti era che e' iniqua ma almeno e' semplice. La flat tax agli autonomi invece riesce ad essere iniqua e a complicare ulteriormente il panorama della tassazione
scusa ma questo statement ? contraddittorio, equit? vuol dire esattamente che ti resti in tasca una cifra paragonabile dopo che hai pagato tutto quello che la legge ti impone di pagare, e le casse di previdenza sono obbligatorie per legge tanto quanto le aliquote irpef.
La mia lista ha il senso di farti capire che a un forfettario dopo che paga tutto quello che deve pagare resta in tasca per campare una cifra inferiore o paragonabile al salire del reddito a un dipendente con lo stesso lordo. Tu parli di detrazioni, ma il forfettario esiste esattamente per chi non ha spese da detrarre (di nuovo, perch? lavora per un altro, ? un dipendente a tutti gli effetti ma la legge dice che non puoi esserlo, e le detrazioni di ogni genere come sai sono infatti vietate ai forfettari, spese mediche comprese)
Che il sistema nel complesso sia distorto ? ovvio, e sono d'accordo, ma fin tanto che ai liberi professionisti non sar? consentito essere dipendenti, ci vorr? un doppio binario di tassazione per le partite iva, perch? il regime ordinario ? stato pensato per chi ha un attivit? propria, perch? una volta era cos?, ognuno aveva il suo studio, e spese da detrarre e iva da far girare, non per chi lavora per un altro (che al giorno d'oggi sono la maggior parte).
Questo, tra parentesi, va pure a vantaggio del cliente finale, perch? se il titolare dovesse pagare una partita iva ordinaria una cifra che gli consenta di campare quando il suo collaboratore si deve ciucciare per intero aliquote, iva e casse di previdenza senza avere spese da detrarre le parcelle sarebbero il doppio
Eh no pazzo, la parte contributiva sono soldi tuoi che ti tornano indietro in et? di pensione, con le tasse non c'entrano un cazzo. Infatti le aliquote contributive non sono progressive e la loro deducibilita' e' regolamentata via legge.
Coi contributi paghi la tua pensione. Con le tasse paghi tutto il resto e a tutti. Capisci che c'? una differenza sostanziale.
E dici bene. Le parcelle dovrebbero essere il doppio. E' tutto l? in punto della questione. Ma invece e' stato istituzionalizzato un meccanismo perverso per sfruttare la gente e renderlo conveniente per tutti (anche per loro).
allora riesci anche tu a capire, visto che hai del potenziale, che io non ho confrontato i minimi della gestione separata a Inarcassa o cassa Nanimalefici.
mi pare che unisci i puntini a piacere per ottenere il risultato desiderato...
ho fatto 2 affermazioni
1) i primi 5 anni non paghi zero
2) 14% < 27% quindi avrai una pensione minore
dai, ci puoi riuscire anche tu a cogliere la differenza tra fare affermazioni e confronti
top. Domani dico ai miei clienti che le parcelle gliele aumento di un 40 per cento perch? per hador sull'internet ? per l'equit?. Grazie per l'illuminazione.
solita conversazione inutile con sordi scollegati dalla realt?, che noia. Saluti.
1) vero, paghi il 7% vs il 27% della gestione separata, che per il discorso che si stava facendo cambia una sega
2) falso, dato che la cassa dell'ordine offre rendimenti superiori e quindi la differenza la recuperi con gli interessi (oltre al poter fare pensione integrativa dalla rendita superiore e che abbatte anch'essa l'imponibile).
Sull'uno ci siamo, sul due ti vedo ancora moooolto confuso.
vedi che non capisci un cazzo :rotfl:
NON POSSO ASSUMERE GLI SCHIAVI CHE LAVORANO IN STUDIO PER LEGGE non so pi? come dirtelo, NON POSSONO ESSERE DIPENDENTI, sono PER LEGGE PARTITE IVA
la tua autoconferita superiorit? morale basata su questa stupida bovina caparbia ignoranza ? davvero troppo patetica per continuare a prenderti sul serio e discutere, e saluto invitandoti a ficcarti su per il culo frasette del cazzo tipo "Ma e' una cosa cosi aliena che manco ti passa per l'anticamera del cervello.", che la mia onest? sul lavoro e rispetto delle norme e dei diritti non vieni certo te a metterla in dubbio dall'alto del tuo non avere manco le cazzo di basi necessarie alla conversazione.
Oh santiddio Pazzo facciamocela, si parla di riforme. R I F O R M E. Tutto il tuo discorso parte dal presupposto che la normalit? siano le finte partite iva e che, dato che devono esistere, debbano pagare di meno di tutti gli altri per poter rendere il sistema sostenibile.
Per me il sistema non e' sostenibile, il sistema e' una merda, e non servono norme per abbassare i contributi alle finte partite iva ma norme per poterli assumere e farli pagare come tutti gli altri. Qualsiasi norma nella direzione di rendere la vita pi? facile alle finte partite iva e' una merda per definizione, perch? alimenta un sistema che e' sbagliato.
Ma siete fossilizzati. Se dico che non ti passa neanche per l'anticamera del cervello e' per dire che siete immersi in sta merda e ne siete assuefatti. Tutti sti discorsi convergono SEMPRE, SEMPRE nel giustificare lo status quo per una ragione o per l'altra.
E nel frignare, quello e' una costante universale
no hador non rigirare la frittate per de-pestare la merda, rileggi il mio post precedente, ho testualmente scritto "Che il sistema nel complesso sia distorto ? ovvio, e sono d'accordo, ma fin tanto che ai liberi professionisti non sar? consentito essere dipendenti, ci vorr? un doppio binario di tassazione per le partite iva, perch? il regime ordinario ? stato pensato per chi ha un attivit? propria, perch? una volta era cos?, ognuno aveva il suo studio, e spese da detrarre e iva da far girare, non per chi lavora per un altro (che al giorno d'oggi sono la maggior parte)."
quindi la mia posizione ? ovvia, e il tuo uscirtene con la frasetta di prima ? sintomo del fatto che non capisci nulla, o non ti interessa capire nulla, o che fai finta di non capire per scrivere stronzate che ti fanno pensare di "vincere" una discussione su internet.
Che ripeto, in tutti i casi ? patetico.
Saluti, i 5 minuti che ti ho dedicato sono anche troppi, gli ottusi, i frignoni, e i parolai mi annoiano in fretta, e te hai fatto tripletta.
se io ti do 14 ? o 27?, quale dei due fa montante contributivo maggiore?
di quello sto parlano. tu continui a voler mettere cassa Ingegneri e architetti con gestione separata inps, confronto che non ho MAI fatto
riguardo al punto 1) se dici 0% = 7% allora ok, smettiamola di discutere pure del punto 1
se dici 0% != 27% allora non capisci quello che ti si scrive
a me non interessa vincere un cazzo, ma il tuo discorso ha un buco grosso come una casa.
Se un domani tu potessi assumere i collaboratori di studio come dipendenti, secondo te per farli avere lo stesso netto di oggi, ti costerebbe uguale o di piu'?
Se li pagassi ora quanto pagheresti un dipendente DI COSTO AZIENDALE, non guadagnerebbero abbastanza anche senza regine speciale agevolato?
Ma non si pu? o devi aumentare le parcelle! Lo hai scritto te.
E quindi devono pagare meno tasse degli altri. Eh pazzo eh
@black Santiddio ma la laurea la hai presa al Cepu? Il caso in cui tu dia il 26 obbligatorio a Inarcassa non esiste, ma che stracazzo stai blaterando.
Mettete insieme tassazione con spese per la previdenza. Non mettete insieme le pere con le mele...
Perch? le mele le paga "formalmente" in parte il dipendente ed in parte il datore di lavoro (e sono una componente del costo del lavoro, ovvero della "parcella di pazzo" che il dipendente dovrebbe mettersi in tasca come RAL, ma che invece manco vede... fanno partita di giro, e se vogliamo considerare, sbagliando, assieme previdenza e tassazione, andrebbero conteggiate come "spese previdenziali" del dipendente (sono una parte del costo del lavoro (della parcella) che non viene corrisposta al dipendente, ma direttamente versata dal datore al fondo previdenziale.) Idem con patate per il TFR, un PAC/previdenziale forzoso del quale farei volentieri a meno, e che abbatte ulteriormente il mio netto in busta a parit? di output prestazionale/costo per il cliente in confronto ad un autonomo, e che mi sar? poi erogato pure tassato in "agevolata" al 23% (per fortuna al 15 se su fondo pensione).
Quindi no, per avere equit? non dovrebbero esserci imponibili irpef cos? diversi nello scaglione over 50k di reddito, dove il dipendente paga il 43 e l'autonomo a regime dei minimi 15... un terzo, dio cane.
Vogliamo poi parlare di un tema di attualit?, ovvero la capacit? del reddito dell'autonomo di governare l'inflazione? con l'inflazione al 10% di oggi il dipendente perde il 10% secco di potere d'acquisto della propria retribuzione. Praticamente irrecuperabile contrattualmente, se non dopo anni ed in minima parte grazie agli aumenti dei minimi contrattuali. L'autonomo ha margini di manovra per difendere il proprio reddito enormemente pi? efficaci (aumenta il tariffario).
Appunto. CVD. Il dipendente ? gravato da una "tassazione previdenziale occulta" che non considerate... Semplicemente perch? la versa il datore di lavoro e non entra nel computo della RAL. Ma se si ragiona di equit? della componente tasse tirando in ballo le componenti previdenziali (errore a mio avviso) allora va considerata nell' "elenco della spesa" di Pazzo... nel quale manca oltre a questa parte, anche la parte che il dipendente versa di suo nelle casse della previdenza eh... separatamente rispetto all'IRPEF.
Comunque in massima sintesi mi fa molto ridere pensare alla valanga di dipendenti pubblici e privati, operai ecc che avr? votato la melonera abbindolata dallo specchietto per le allodole della "flat tax" sperando di pagare meno tasse ed ora si accorge (in realt? poco perch? distratta dai negri) che era solo per gli amici autonomi :)
va che sei tu che stai confrontando la cassa Ing con la previdenza degli altri.
io sono sempre e solo intervenuto in prima battuta sulla stupidaggine dei contributi a zero.
poi hai iniziato a delirare coi confronti ecc ecc.
la laurea l'ho presa dove me l'hanno data. non ? il dove la prendi che ti qualifica, mica ? il bollino Ciquita!
delle volte mi chiedo se ci pensate prima di fare affermazioni qualunquiste del genere
Intento il Melonimpero continua con le piccole manovre per tenersi buono l'elettorato e rendere la vita quotidiana pi? difficile a tutti. Ora fino a 60 euro il negoziante pu? rifiutarsi di far pagare elettronicamente.
Ora, parlando seriamente, chi faceva pagare prima con il pos non far? retromarcia. Non si indispettisce la clientela per fare quelli duri e puri del contante, a meno di non volerne perdere una fetta.
Tento di cambiare un po' discorso, ma temo che continuerete/remo a scannarci sulla tassazione. Il fatto ? che il sistema italiano ? un casino allucinante e non so se sar? mai possibile renderlo equo visto il calibro dei nostri governanti (indipendentemente dalla fazione).
Ricordatevi che per la Salerno - Reggio Calabria avevano stanziato X per circa 30 anni di lavori e dopo 6 anni avevano gi? finito tutti i soldi. Un giornalista fece il conto totale basandosi su quelle spese e usc? fuori un budget pi? alto di quello che la NASA ha stanziato per la missione dell'uomo su Marte.
Immaginatevi la spesa per il ponte sullo stretto...
Per quanto mi faccia strano dare ragione a Hador, ha ragione lui: tu stai parlando di equit? in termini di quanti soldi ti restano in tasca, lui sta parlando di equit? fiscale: sono due cose distinte. Se si parla di TASSAZIONE, ? come ha detto Hador e lo ha anche descritto bene: se continuate a fare storie per avere l'ultima parola state facendo la figura dei fessi. Si sta parlando di tasse, non di contributi pensionistici o di netto in saccoccia.
Scusami ma un dipendente ha uno stipendio e una sicurezza di incasso, un libero professionista specie in Italia no oltre a tutti quei fattori che vanno di fatto a rappresentare il "rischio di impresa". Ora di fronte a una realt? dove la tassazione ? pi? che assurda in qualsiasi ambito la si vada a prendere in considerazione, ? lapalissiano che un libero professionista dovr? dirottare parte della sua "ricchezza" verso un sistema cuscinetto che lo possa di fatto mettere nelle condizioni di affrontare determinati momenti difficili dal momento che in quanto libero professionista non pu? contare su ammortizzatori sociali che invece possono essere utilizzati dai lavoratori dipendenti. Questo tralasciando aliquote, costi e tutto il resto che sta dietro una piccola impresa che alla fine ? il lavoratore autonomo che ? chiamato comunque a sostenere costi per poter mandare avanti la sua azienda che negli anni sono sempre meno detraibili o deducibili. Piccola postilla: come lavoratore autonomo non esistono solamente gli informatici ma una miriade di altri lavori che di fatto devono creare fatturati enormi per poter avere un reddito utile decente e che usano di fatto il regime forfettario tanto preso in causa non tanto per non pagare tasse, quanto per il fatto che se dovessero farlo a stento ne uscirebbe lo stipendio di un dipendente.
Ragazzi, continuate a guardare il dito invece che la Luna: sono pagine che si ? detto che il sistema di tassazione e trattamento non ? giusto, n? equo.
Sono d'accordo anche io che un professionista a partita iva deve farsi pagare di pi? per ammortizzare i periodi di non lavoro, ma in una realt? normale una cosa del genere noon dovrebbe accadere: ogni lavoratore dovrebbe essere tutelato nello stesso modo, o avere accesso agli stessi servizi in maniera equa, e le tassazioni a parit? di guadagno dovrebbero essere identiche.
In una situazione normale, uno sarebbe davvero libero di scegliere se lavorare in proprio e decidere per se stesso, con vantaggi e svantaggi, o farsi assumere e deviare parte delle responsabilit? sul datore di lavoro.
Personalmente, non potete immaginare quante volte ho tentato di prendere un mese aggiuntivo di ferie o assenze non retribuite.... per me il potermi rilassare in spiaggia vale molto di pi? di quel che mi pagano. Da professionista in proprio potrei farlo, da assunto no. Amen per?...
Ed e' giusto cos?, il costo lordo complessivo di un autonomo e' da paragonarsi al costo aziendale di un dipendente, non al lordo in busta paga. Cos? facendo i conti tornano. Inoltre la parte contributiva anche sovra-obbligatoria abbassa l'imponibile, quindi tutte le spese per la contribuzione abbassano quanto paghi di tasse.
La stortura deriva da due punti:
- si vuole pagare la gente meno di quanto si dovrebbe, paragonando un dipendente da 40k lordi ad una finta partita iva da 40k lordi, quando come detto il confronto e' impari in quanto il dipendente ne costa 60k all'azienda
- si continua a menarla sul diritto di un autonomo ad avere aliquote vantaggiose per compensare l'incertezza lavorativa, cosa che non sta in cielo n? in terra. Per ottenere quello che dici due esiste uno strumento apposta, che non so se ci sia e in che misura in Italia ma eventualmente e' su questo che bisogna parlare, che si chiama assicurazione di disoccupazione, in detrazione al 100%.
Ricapitolando, PER TUTTI, l'aliquota fiscale di calcola su costo aziendale totale - spese - contributi. Un dipendente vede parte di questi numeri in quanto parte dei contributi sono a carico del datore di lavoro. Mentre un autonomo dovr? versareseli da solo, detraendo dalla base imponibile pi? di un dipendente, dato che versa pi? contributi direttamente.
Ma alla fine della fiera tutti e due rimangono in mano con, sparo, 20k puliti e non c'? ragione logica per la quale su questi 20k tu debba applicare percentuali di tassazione diverse.
Per bilanciare ancora meglio il sistema bisognerebbe fare l'esatto opposto della flat tax, cio? aumentare la progressione della tassazione, fissando % crescenti ogni 2-3k.
Cos? facendo se un autonomo andasse a pagare pi? contributi, rimanendo con diciamo 15k netti invece di 20k netti, pagherebbe meno tasse perch? l'aliquota per i 15k sarebbe meno alta di quella dei 20k.
Sta roba non me la sto inventando, e' esattamente come funziona in Svizzera. Se detrai di pi?, perch? spendi di pi? in contribuzione e assicurazioni, la base imponibile si abbassa e anche l'aliquota fiscale.
In Italia col meccanismo dei 3 scaglioni dell'IRPEF la mettono come sempre nel culo a tutti
Tutto bellissimo e condivisibile, ma non ha nulla a che fare con l'equit? fiscale.
Qui si vuole compensare un meccanismo distorto che rende difficile la sopravvivenza di una parte (e si badi bene di una parte sola) del lavoro autonomo, che ? un enorme limite strutturale di sistema, introducendo una ulteriore distorsione, ovvero l'aumento del divario della tassazione media tra lavoro autonomo e dipendente, innalzando le soglie della cd tassazione piatta, o regime dei minimi.
Che possono essere consderati "minimi" per l'appunto quando lo sono. non quando sono tre volte la RAL media Italia.
Niente pi? di una prebenda
Vorrei far notare anche come la favoletta della sicurezza del lavoro fisso per il dipendente ormai non esista pi? grazie al Bomba. Gli assunti da dopo il 2015 non ricadono sotto il regime dell'art. 18
Sono ben lungi dall'essere un esperto in materia, percui mi limito ad una osservazione basata sulla sensata esperienza.
Trovo piuttosto indicativo che a fronte di tale assoluta imparit? e convenienza fiscale, in un paese di furbetti e arraffoni come pare sia il nostro, non vi sia una sfacciata predominanza delle pIVA fino nei redditi da 65K almeno.
Questo mi porta a sospettare che contrapposta a suddetta convenienza economica vi sia comunque qualcosa che bilanci cospicuamente nell'altro senso.
Poi magari ? solo necessit? di POSTOFISSO checcozaloniano, magari pigrizia, illusione di sicurezza, tradizione. Ma non credo.
Pertanto ritengo che alla molto probabilmente corretta analisi fiscale fin qui fatta manchi un qualcosa di rilevante ma che al momento sfugge. E che questo parametro sfuggente, per fare un parallelo, pesi quanto l'energia oscura nel modello Lambda-CDM ...
Ad integrazione:
Non ho trovato dati aggregati pi? recenti (non mi sono sbattuto troppo, lo ammetto)
https://www.das.it/i-numeri-delle-az...alia-nel-2020/
Si chiama Fattore StaSenzaPenzier'.
Busta a San Paganino e 730 precompilato, fine.
C'? gente che non ha nemmeno cazzi nel cervello per pagare degli F24, figurarsi spingersi pi? in l?.
Poi: oh e se mi ammalo? e se rimango incinta? e poi mi devo procurare dei clienti??? IOOOO??? And so on.
Ti giro il discorso: perche' se e' appurato da tutti, ripetuto fino allo sfinimento, che fare la finta partita iva a reddito medio-basso sia una merda totale, soprattutto in quei settori dove hai scelta (vedi Suli), comunque la gente lo fa? A tal punto che c'e' stato un periodo in cui diversi governi hanno cercato di arginare il fenomeno (a tutela dei lavoratori, e TROPPO timidamente)?
Ci sono N fattori che pesano su queste dinamiche.
Se lo chiedi a me, trovo inconcepibile lavorare in italia se e' per questo, eppure lo fanno in 20 milioni di italiani. Ai miei occhi non me lo rende comunque piu' conveniente :sneer: