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Originally Posted by ihc'naib
Ok. quello che ti sto dicendo allora significa: supporre che la logica sia un linguaggio migliore (o piu' intrinsecamente giusto) del misticismo per spiegare (non "descrivere") gli eventi si basa sull'idea che il mondo sia logico.
uhm... la logica è l'unico formalismo che non si contraddice mai. Non hai casi inconsistenti. Appena cerchi di aumentarne l'espressività però, arrivi a situazioni che non sai affrontare: vedi la divisione per zero nell'insieme dei numeri reali. Ora, io non sono un matematico, non so come si amplia un formalismo, bisogna piazzare dei nuovi assiomi... ah ecco sfrutti il formalismo precedente creando dei nuovi assiomi per esprimere dati più complessi, però per goedel quanto più rendi complicato il formalismo, tanto meno sei in grado di analizzarlo senza incappare in contraddizioni.
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Questa idea e' una scelta - che io condivido - dovuta al rasoio di occam (credo.. cmq tu mi hai capito), che e' una legge logica. Dunque, un cane che si morde la coda. La mia opposizione - puramente argomentativa, che non rispecchia le mie posizioni - e' la stessa che genera questa risposta a un credente:
"cosa rende piu' probabile la verita' di cio' in cui credi della magia, o dei tarocchi?"
Vedi, il problema è che non bisogna avere la pretesa che un formalismo o un modello spieghi tutto, spiegherà solo un certo sotto insieme di casi. Il misticismo pretende di essere universale, è illogico metterla in sti termini. E' anche vero che la fede è intoccabile.
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Io conosco la legge di gravitazione universale, ma non goedel :)
Quando lo fai ti piacerà
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Cmq, se ti riferisci all'infinito nel senso di infinitezza delle domande (il gioco dei perche') e' a quello che mi riferivo. Ma ho l'impressione che goedel - da quel poco che ne so -abbia un approccio troppo astratto alla realta', con la teoria degli infiniti.. che poi si' ha un'applicazione reale, ma e' un po' distante da quello di cui parlo. provo a essere piu' sintetico.
Goedel parla solo di formalismi e di espressività. Io ho fatto una associazione con il fatto che il nostro limite più grande, come esseri umani finiti, è non comprendere con esattezza che cosa significa "infinito".
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Perche' due corpi nello spazio vuoto si attraggono?
Non si puo' rispondere "per la legge di gravitazione".. perche' quello non e' un motivo, e' un modo.
Si, ma lo vedi, ne estrai le variabili, crei una legge. Arrivi a un limite: non sai che diavolo è la massa. Però lo stanno studiando. Non è fede, non c'è praticamente nulla a cui credere in modo incondizionato.
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Perche' due corpi nello spazio si attrarranno per sempre?
Non si puo' rispondere "per la legge di gravitazione" per il motivo di cui sopra, e allora si arriva, in conclusione, a una spiegazione statistica: perche' hanno sempre fatto cosi' e perche' fino a che ho controllato continuavano a farlo (questo e' il succo di una legge realizzata sperimentalmente).. ma non potrai mai sapere con certezza che la statistica ci azzecca, e non sia invece qualcos'altro di trascendentale che ha sistemato le cose come voleva, o il caso, e fra dieci giorni le cose cominciano a respingersi, invece che ad attrarsi.
Questo perchè si cerca ancora erroneamente di spiegare tutto con un solo unico gigantesco formalismo. Riprendo un aforisma odioso di pascal e lo estendo all'ingegneria: dal nostro punto di vista noi siamo a metà tra l'immenso e l'infinitamente piccolo. Ora fai una quantizzazione da un certo punto, molto molto piccolo (approssimabile a infinitamente piccolo) e piazzaci una scienza diversa per ogni ordine di grandezza di interesse. Ecco ottieni quello che è il mondo attuale. Un frame per ogni problema.
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Per questo parlo di atto di fede: nella logicita' dell'universo.
ihc'
Se fosse completamente logico, si potrebbe fare alla Cartesio e sarebbe un atto di fede davvero. Il problema principale dell'universo è che tra noi e lui ci sono ben 52 zeri di differenza.