Originally Posted by jamino
In questa valutazione a mio parere sbagli di grosso.
Innanzitutto non poniamo il problema nei termini di "sta sulle palle o meno". I motivi di licenziamento (anche senza giusta causa) possono essere i più vari, alcuni dei quali anche molto sensati dal punto di vista dell'imprenditore.
In alcune circostanze, ad esempio, può essere estremamente conveniente dare 15 mensilità a un lavoratore piuttosto che tenrelo in servizio. Non per nulla spesso a lavoratori vengono proposti scivoli o buoneuscite pur di levarsi dalle palle...
Il punto è che l'articolo 18 dice che è il lavoratore che può scegliere il risarcimento o il reintegro, ossia la legge tutela il più debole dando a lui la facoltà di scegliere. Sinceramente questo mi pare un principo di civiltà. L'abolizione dell'articolo 18 porterebbe la discrezionalità dalla parte del datore di lavoro, ossia dalla parte del più forte.
Edito solo per dire che già ora il datore di lavoro ha un forte potere discrezionale. Ad esempio a me, che lavoro in un grande gruppo, qualora decidessero di mandarmi a casa potrebbero iniziare a trasferirmi in giro per l'italia rendendomi di fatto "sconveniente lavorare" (essendo sposato e avendo una moglie che lavora dovremmo vivere separati raddoppiando le spese) e facendomi presentare le dimisisioni...