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ihc'naib
a parte che sinceramente non credo che il buco economico sia creato dai dipendenti statali all'estero (un numero limitato comunque rispetto ai mill di lavoratori, e anche di dip. pubblici che ci sono in Italia) il fatto e' che e' una questione anche di richiesta/offerta. Di posti di diplomatici all'estero ne hai bisogno, e di gente che e' disposta a prendere baracca e burattini e andare dall'altra parte del globo senz'altro che la tua famiglia non penso che ce ne sia tanta. Che poi sia esentasse o tassato cambia poco.. che i lavoratori all'estero (diplomatici, militari, quel che vuoi) siano pagati di piu' mi pare sacrosanto.
e lo stesso discorso spiega la questione liberi professionisti, che sinceramente non mi aspettavo che Pazzo presentasse in maniera cosi' infantile: l'ingegnere che va in Australia ha come potenziali rivali per quel posto di lavoro prevalentemente degli australiani, per cui dovra' adattarsi alle leggi del mercato e di offerta di lavoro in australia. (peraltro, a quanto mi risulta, tutt'altro che drammatiche come le descrive Pazzo). Un segretario impiegato in un ufficio pubblico che va in Australia ha come potenziali rivali per quel posto di lavoro altri italiani, che in Australia non ci vogliono andare, perche' la mamma rimane lontana, perche' non c'e' piu' il piatto di pasta e la partita di calcetto... ergo il valore del lavoro sale.