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Rob
Perchè, cosa farebbe di diverso dal solito?
Più semplicemente prevederei che la sottoscrizione di tali patti avvenisse di fronte al sindaco o ad un ufficiale di stato civile, parimenti ad un matrimonio civile: ci sono i prerequisiti = ok, non ci sono = puppa!
Sono d'accordo, ma le scelte individuali devono necessariamente essere regolamentate in una società in quanto tale.
Non capisco questo punto.. probabilmente mi sono spiegato male prima
1) Chi non può contrarre matrimonio civile può sottoscrivere dei patti "simil-matrimoniali" (DICO)
2) Se l'impossibilità a contrarre matrimonio civile venisse meno, il patto sottoscritto verrebbe annullato entro tot tempo (e pure retroattivamente)
Cosa comporterebbe un concetto così, facciamo qualche caso:
A) Coppie in attesa di divorzio di uno dei componenti della coppia stessa: rientrerebbero in toto nel punto 1) ed otterrebbero totale copertura legale quindi della "coppia di fatto".. nel momento in cui avvenisse il divorzio, il patto sottoscritto "per mancanza di possibilità a contrarre matrimonio" decadrebbe automaticamente, la coppia può mantenere la "copertura legale" passando al matrimonio civile
B) omosex: rientrano a pieno titolo nel punto 1) , quindi ecco tutelata la coppia di fatto in questo specifico caso. Se un domani cambiassero le leggi e l'intendimento di "famiglia", gli omosessuali potendo sposarsi civilmente si troverebbero nella stessa identica situazione di coloro che ottengono il divorzio, in quanto verrebbe meno il motivo per il quale i DICO (quelli di mia intenzione) avevano senso di esistere.
Per tutti gli altri esiste il matrimonio, se vuoi impegnarti ed ottenere tutela della coppia e dei suoi elementi quella è la formula, se invece i DICO devono diventare semplicemente una forma "diversa" di matrimonio, a seconda di come girano le palle quello no.. per me vanno dove puoi ben intendere.
Spero di essere stato più chiaro
Rob