Roma ad Angelini

Ma non ha chiesto un prestito, semplicemente hanno scelto Mediobanca come advisor, in pratica si occuperanno loro di ristrutturare il debito gestendo anche le vendite degli assets. Il nome non credo sia casuale visto che UC è uno dei maggiori soci di Mediobanca ed è all'interno del patto di sindacato, poi notate il nome magico ovvero Cesare Geronzi.

Semmai la cosa importante del comunicato è quello che non viene smentito, in pratica la storia di UC incazzata e desiderosa di soldi è vera, per farla breve forse è la volta buone che ci leviamo Porella Sensi dalla palle. :rotfl:

Tra l'altro io spero che la frase riportata da tutti i giornali e attribuita a Rosella Sensi non sia vera, perché una che durante un colloquio con la banca se ne esce con "Non sono abituata alle scandenze" non si commenta...

Quote:

---

Originally Posted by antonybridge

mediobanca fara' da advisor e unicredit ha sempre detto 10 giorni . se entro 10 giorni nn si paga il debito si rischia una roma all asta :(

---

ma scusa eh che centra la questione della roma all'asta?

mi son perso forse qualche passaggio i problmi li ha italpetroli mica l'as roma al limite una svendita al primo che arriva.

Mediobanca = Geronzi
Lo sbrana patrimoni.

Quote:

---

Originally Posted by Estrema

ma scusa eh che centra la questione della roma all'asta?
mi son perso forse qualche passaggio i problmi li ha italpetroli mica l'as roma al limite una svendita al primo che arriva.

---

se entro 10 giorni nn viene ri pagato il debito ( cosa molto difficile ) devono vendere l'asset As Roma , perche è l'asset con cui fanno + soldi
quindi devono vendere per forza e in pratica verra' messa all'asta :nod:
+ che il primo che arriva penso chi offre di + . perche alla fine fioranelli voleva la roma , angelini pure , si parlava di tamraz che voleva italpetroli+asroma (ma nn ci credo manco se me lo dice lui in thailandese ) gheddafi voleva investire in italia ( nn credo manco a lui ) .

Ma no che asta, secondo me il discorso è semplice, i Sensi per la Roma chiedevano una cifra fuori mercato e, se fosse vera la storia di Soros, in passato avrebbero anche giocato sporco nel tentativo di alzare il prezzo, alla fine Unicredit si è rotta il cazzo e ha imposto la nomina di un advisor in modo che il prezzo sia "giusto" e le trattative avvengano in modo lineare.

Quote:

---

Originally Posted by Edeor

Ma no che asta, secondo me il discorso è semplice, i Sensi per la Roma chiedevano una cifra fuori mercato e, se fosse vera la storia di Soros, in passato avrebbero anche giocato sporco nel tentativo di alzare il prezzo, alla fine Unicredit si è rotta il cazzo e ha imposto la nomina di un advisor in modo che il prezzo e le trattative avvengano in modo lineare.

---

sorso è esistito e hanno fatto vedera anche l e-mail con l offerta , ma la sensi ha avuto la brillante idea di giocare a rialzo inventandosi dell arabi .
dopo che hanno saputo che soros aveva lasciato la trattativa la sensi ri offri di cedere la societa a soros con uno "sconto" rispetto all offerta iniziale :nod:

cmq Angelini ha il 6% delle azioni di Mediobanca. se loro devono trovare un compratore ce l hanno in casa :point:

Ma infatti stai sicuro che nel peggiore di caso arriva Angelini che se la compra al minimo sindacale.

Quote:

---

Originally Posted by Edeor

Ma infatti stai sicuro che nel peggiore di caso arriva Angelini che se la compra al minimo sindacale.

---

:drool::drool:
piu soldi per il mercato :drool:
edit: ma se mette lo sponsor Moment sulle magliette è legale :sneer: ?

Beh io a quel punto come sponsor userei un suppostone di tachipirina così tanto per incutere terrore nell'avversario :rotfl:

mi sto chiedendo se gli è mai passato per la mente vendere tutta la rosa e risanare parte del debito :hm: doni cicinho mexes juan de rossi aquilani pizarro brighi perrotta taddei julio menez vucinic :hm: su per giu meno di 200 mln ce li faceva :nod: certo poi risanava una parte del debito ma moriva pero' :nod:


Ps rosella zingara

Non può, per fare una cosa del genere dovrebbe procedere alla divisione degli utili, quindi quei 200 milioni ( secondo me comunque la cifra sarebbe minore ) solo in parte finirebbero nelle tasche della Sensi, insomma non ci sarebbe alcun convenienza perché il depauperamento del patrimionio sociale sarebbe superiore a quanto potrebbe ottenere.

Ma voi siete così sicuri che in tutto questo ci sia del bene per la Roma?

Con questa frenesia di vedere la famiglia Sensi cedere il passo qui si fa un po di confusione sul ruolo della banca.

Mi spiego meglio, interesse di Unicredit è quello di rientrare, nella maggior misura possibile, del debito di ItalPetroli. Quando Unicredit fa delle pressioni a lei interessa che il compratore dia delle garanzie sul pagamento di una cifra x concordata, ma una volta pagata questa cifra, per Unicredit la Roma non esiste più, il che vuol dire che non le interessa se il compratore una volta dati i soldi investe nella squadra o la depaupera ulteriormente.

Detto in altri termini mentre la famiglia Sensi per il rapporto emotivo che la lega alla Roma si pone anche il problema del futuro sportivo della AS Roma, a Unicredit questo non interessa assolutamente. Per cui, paradossalmente, potrebbe pretendere la cessione della società a un gruppo che paga ma poi per rientrare depaupera ulteriormente gli asset societari...

Io ci andrei cauto nel valutare positivamente l'intervento di Unicredit fossi un romanista.

È ovvio che ci auguriamo che chi subentra sia davvero convinto di investire nella squadra...altrimenti è solo un businnes per far soldi.

Quote:

---

Originally Posted by jamino

Ma voi siete così sicuri che in tutto questo ci sia del bene per la Roma?

Con questa frenesia di vedere la famiglia Sensi cedere il passo qui si fa un po di confusione sul ruolo della banca.

Mi spiego meglio, interesse di Unicredit è quello di rientrare, nella maggior misura possibile, del debito di ItalPetroli. Quando Unicredit fa delle pressioni a lei interessa che il compratore dia delle garanzie sul pagamento di una cifra x concordata, ma una volta pagata questa cifra, per Unicredit la Roma non esiste più, il che vuol dire che non le interessa se il compratore una volta dati i soldi investe nella squadra o la depaupera ulteriormente.

Detto in altri termini mentre la famiglia Sensi per il rapporto emotivo che la lega alla Roma si pone anche il problema del futuro sportivo della AS Roma, a Unicredit questo non interessa assolutamente. Per cui, paradossalmente, potrebbe pretendere la cessione della società a un gruppo che paga ma poi per rientrare depaupera ulteriormente gli asset societari...

Io ci andrei cauto nel valutare positivamente l'intervento di Unicredit fossi un romanista.

---

Scusa ma avanzo più di un dubbio perché a me sembra che l'idea principale di Rosella Sensi sia di usare la Roma come uno scudo dietro cui pararsi. In realtà chi nella famiglia ha sempre tenuto alla Roma è stato Franco, tant'è che al momento di comprarla lui decise contro il parere della famiglia, per come la vedo io per le sorelline la Roma è solo un peso, che sicuramente ha inciso sul debito di Italpetroli, ma molto meno di quanto vogliono far credere, e allo stesso tempo è il paravento politico dietro cui pararsi per andare avanti.

Non vedo poi il senso di comprare un bene a 300 milioni salvo poi depauperarlo per rientrare, caso mai avrebbe più senso fare l'opposto, ma anche ammesso che ci sia questa strampalata idea cosa depauperi? Vendi Trigoria? L'ha già fatto la Sensi, vendi il marchio? L'ha già fatto la Sensi. Al massimo puoi vendere il culo? Anche quello a dire il vero l'ha già dato via nel momento in cui è diventata pappa e ciccia con il pelato che augurò la morte a suo padre. Insomma c'è poco da depauperare perché qualcuno c'ha già pensato, guarda mancano giusto le posate e a quel punto si può fare Ciarrapico 2 la vendetta, perché tanto i debiti seppur nascosti a livello contabile ci sono.


Il discorso è molto semplice allo stato attuale ci possono essere due tipi di acquirenti, chi vuole comprare la Roma, rivalutarla anche mediante lo stadio e poi rivenderla guadagnandoci sopra, chi vuole comprare la Roma perché se la vuole tenere. La famiglia Sensi si porrà anche il problema del futuro della Roma, ma come ho detto sopra sarà poi vero?, ma a conti fatti se non investi niente, i beni patrimoniali li vendi, la gestione commerciale non la curi, si vede che al problema non hai trovato risposta. :nod:

Quote:

---

Originally Posted by jamino

Ma voi siete così sicuri che in tutto questo ci sia del bene per la Roma?

Con questa frenesia di vedere la famiglia Sensi cedere il passo qui si fa un po di confusione sul ruolo della banca.

Mi spiego meglio, interesse di Unicredit è quello di rientrare, nella maggior misura possibile, del debito di ItalPetroli. Quando Unicredit fa delle pressioni a lei interessa che il compratore dia delle garanzie sul pagamento di una cifra x concordata, ma una volta pagata questa cifra, per Unicredit la Roma non esiste più, il che vuol dire che non le interessa se il compratore una volta dati i soldi investe nella squadra o la depaupera ulteriormente.

Detto in altri termini mentre la famiglia Sensi per il rapporto emotivo che la lega alla Roma si pone anche il problema del futuro sportivo della AS Roma, a Unicredit questo non interessa assolutamente. Per cui, paradossalmente, potrebbe pretendere la cessione della società a un gruppo che paga ma poi per rientrare depaupera ulteriormente gli asset societari...

Io ci andrei cauto nel valutare positivamente l'intervento di Unicredit fossi un romanista.

---

per chi non ha venduto a soros e pararsi il culo e farci diventare grandi io auguro solamente la bancarotta . e poi io non capisco il perche a unicredit non piace fioranelli :hm: se quelli danno i soldi a unicredit che ceppa gli frega chi sono qsti :shrug:


PS ROSELLA SENSI BLA BLA BLA BLA BLA BLA