L'ha detto il nano, quindi non è vero
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Non c'è un esperto di scuola che non abbia parlato male di questa ipotetica riforma..
Nei fatti agli studenti è molto chiaro che si tratta di una serie di provvedimenti (la legge 133 e gli articoli della finanziaria sul finanziamento all'università) che con sembrano proporre tagli alla spesa "neutrali", ma che in realtà rispondono a un modello ideologico molto chiaro, che è quello di un sistema formativo depauperato e incapace di rappresentare un elemento di equità sociale in questo paese..
Ergo non capisco dove sia la strumentalizzazione.
a memoria mia si è parlato male di qualsiasi riforma scolastica, di qualsiasi governo.
la realtà è che la scuola in generale e l'università in particolar modo sono un pozzo nero di sperperi, è ora di chiudere i rubinetti.
Ti ricordi male sinceramente..
Sulla riforma Ruberti (90, pantera) il fronte dei docenti era spaccato... Le riforme fatte da Berlinguer avevano l'appoggio sella maggior parte delel componenti del mondo della scuola e della pedagogia scientifica...
Il 3+2 all'univesità era osteggiato da alcune componenti ma altre componenti accademiche lo vedevano come una soluzione ottima per l'università.
Che scuola è università siano un un pozzo nero di sprechi è tutto da dimostrare (i dati OCSE dicono il contrario). Ma anche fosse così che sarebbe necessaria una politica di tagli mirati, non può tagliare indifferentemente.
Faccio un esempio, che senso ha il discorso del ricambio del 20?
Come dai propsettive a questo paese se non c'è ricambio della classe docente universitaria.
Ne hanno prese di botte finalmente. :)
Hai visto bambini delle elementari in corteo con i maestri ed i genitori?
Maestri che in una certa misura pensano "solo" al numero dei posti di lavoro (nulla di male, ma interesse personale <> bene per l'istituzione scolastica), genitori che in larga parte sono assidui del "grande fratello" (per dire la cultura media) e che ben poco sanno della riforma stessa (a parte quanto riportato dal tam tam mediatico) e bambini che, in quanto tali, non sono in dovere di sapere perchè stanno facendo una passeggiata con la mamma.
Guarda Rob, personalmente ho contatti costanti con uno dei corsi di scienze dell'educazione di roma per amicizia e contiguità professionale.. Ho diversi amici che lavorano nelel scuole a contatto con i docenti nell'aggiornamento e nella ricerca, alcuni lavorano anche a contatto con i genitori, e in realtà in molti geniotori c'è molta più consapevolezza del significato dei tagli rispetto a quanto si possa credere.
Molti genitori pensano al tempo pieno e ai moduli didattici non solo da un punto di vista utilitaristico, ma anche perché credono in quella tipologia di scuola.
Ti credo,
ma tu credimi quando ti dico che un mio parente strettissimissimo è collega di Rubbia e conosco da lui alcune cose vomitevoli dell'università (di cui fa parte): oltre ad aver visto cose indicibili dell'UNI italiana, ho come moglie un'insegnante delle elementari la quale mi riporta cosa la dirigente scolastica "comanda" alle insegnanti (del tipo: tale giorno compatte per la manifestazione, dobbiamo scioperare) e cosa la CGIL SCUOLA va a riportare nelle scuole stesse.
Detto quanto sopra, io nell'italia non confido affatto ma sono contento che qualcuno, FINALMENTE, abbia il coraggio di prendere delle decisioni anche quando impopolari.
Come già detto, di questa riforma Gelmini non entro nel merito del contenuto ma contesto certamente il fatto di averla proposta per decreto.
Lo schifo dellUNI è indiscutibile, è uno dei motivi per cui finito il dottorato ne sono uscito..
Baronie e clientele la fanno da padrone.
Ma questo non vuol dire che vada mandata ulteriormente a puttane.
Quando si aprla degli studenti che si oppongono alal riforma si pensa erroneamente che difendano lo status quo. In realtà non è assolutamente così.
Essendo in malattia (ho 4 ore di reperibilità al giorno essendo nel privato) e abitando a 5 minuti dalla sede di lingue e filosofia che ha uno splendido parco, ci vado praticamente tutti i giorni e sto seguendo le assemblee che fanno gli studenti (c'è stato anche un consiglio di facoltà allargato) e tutto si può dire tranne che vogliano lasciare inalterata l'università.
Poi possono essere utopistici o velleitari in alcune rivendicazioni, ma senz'altro chiedono giustamente di intervenire sull'Università italiana per renderla migliore.
perchè lo scorso governo con le privatizzazioni e il risanamento delle casse dello stato cercava l'acclamazione popolare :point:
al di la di questo che senso ha discutere del "che bello il pungo duro del premier" o "si ma a me i manifestanti stanno sul cazzo"? Parliamo della manovra il discorso è li.
siete d'accordo perchè
non siete d'accordo perchè
poi uno può sposare le proteste come non sposarle o può apprezzare il menefreghismo totale verso l'opinione degli altri del premier ma è indifferente.
E piantiamola di portare racconti di "mio cuggino", le considerazioni sul "marcio" dell'università le abbiamo già discusse nelle scorse pagine (leggetevi almeno le ultime 5) - "marcio" tra virgolette perchè ancora un po' e pare che qua l'italia faccia cagare per colpa delle università che rubano soldi ai poferi italiani.
Beh il 3+2 fu fatto per ritoccare in alto i dati dei laureati questa è cosa nota, certo in se il 3+2 poteva essere una buona idea se ben realizzato ma a conti fatti l'attuazione è stata una tragedia, perché le famose lauree specialistiche di specialistico in molti casi avevano solo il nome e per non farsi mancare niente la doppia laurea era imposta anche a chi voleva fare l'intero percoso di studio ( il senso di questa cosa mi è sempre sfuggito ), tra l'altro non sto qui a farti il discorso sui programmi didattici perché ovviamente i professori, nella maggior parte dei casi, col cavolo che ritoccarano i programmi per adattarli al nuovo sistema.
Quanto alle protesta per strada degli studenti universitari posso solo mandarli a quel paese, perché quando il consiglio di facoltà taglia le sessioni di esame a 5 l'anno ( N.B. nei tempi pre riforma le sessioni erano 9 ) i famosi rappresentati degli studenti non alzano un dito quando c'è protestare contro la Gelmini eccoli in prima linea. Per il resto un mio caro amico fa parte del C.N.S.U. e mi racconta cose sia sulla gestione universitaria sia sul modus operandi dei rappresentanti degli studenti che fanno paura, in tutto questo la riforma è il meno ma nessuno ha le palle o meglio ha l'interesse a toccare gli argomenti veramente importanti.
per me la riforma non va bene, dovrebbero tagliare di piu :nod:
cmq quello che mi chiedo io è questo.... ma se restare dentro all'università è una merda, fare ricerca è una merda perchè non ci sono soldi e gli stipendi sono da fame e blablabla come cazzo è possibile che siamo murati di ricercatori/assistenti/parassiti assortiti?
In realtà fare ricerca non è una merda, è una cosa splendida.
Tendenzialmente è spesso una merda l'ambiente che hai intorno e/o è frustrante la condizione di dover "dipendere" dalla benevolenza del barone di turno per arrivare a fine mese (e per questo non a caso arriva a insegnare all'università chi non ha problemi di sussistenza in quanto benestante).
MA fare ricerca, se ovviamente hai la passione, è una cosa esaltante.
Non entro in merito dello scontro di piazza in cui, dai video proposti ieri su Matrix, si vede chiaramente che non sono stati i Fascisti ad attaccare ma i pezzenti dei centri sociali che sono venuti armati di spranghe, caschi, cinte e bottiglie. Solo allora i Fascisti han preso i loro armamenti per difendersi.
Questo traspariva dalle immagini, se poi voi eravate la e mi potete mostrare prove concrete sul contrario allora possiamo tornare sul discorso.
Comunque sono favorevole al decreto Gelmini e sono contento dell'operato che per ora sta attuando il governo.
Maestro prevalente e libri di testo da 5 anni sono tra le migliori proposte fatte in ambito scolastico.
Ora bisognerà vedere il decreto sull'università allora si che si potrà parlare dell'università visto che ora ancora non è stato toccato nulla.
I tagli verranno fatti ma non vedo perchè non calmierare queste spese inutili.
Ecco, come diceva Hador, spero solo si faccia attenzione a quelle realtà universitarie che con i soldi statali creano dei servizi allo studente.
Il video di Matrix è quello del blocco studentesco che casualmente "si scorda una parte, quella in cui caschi e cinghie alla mano i simparici amici del blocco studentesco picchiano i medi per posizionarsi in nella via che da piazza navona porta davanti a palazzo Madama..
Succesivamente la polizia li fa spostare e dopo ancora arriva la carica degli universitari.
Ergo la dinamica è stata:
1) blocco studentesco picchia glis tudenti medi
2) la polizia li fa spostare
3) arriva il corteo universitario che carica il blocco studentesco.
VA poi aggiunto che già al corteo precedente il blocco studentesco ha creato casini cercando di prendere la testa del corteo e picchiano alcuni studenti medi..
Le immagini mostrano con chiarezza che mentre il blocco stidentesco è sceso in piazza preparato allo scontro (furbi con le mazze tricolori...) gli universitari caricano yusanfdo quello che trovano in piazza (detto in altri termini non scendono in piazza per menare ma reagiscono a una serie di provocazioni).
Chi semina vento raccoglie tempesta.
I fasci sono entrati a far casino con spranghe e manganelli colorati (perchè?) e han fatto i pifferai di montagna, peccato per i ragazzi dei centri sociali che han perso l'ennesima occasione per massacrarli, un vero peccato perchè la pula sicuramente in accordo coi facinorosi è arrivata in ritarlo, guardacaso, che gusto sarebbe stato se arrivando trovavano i fasci impalati vecchia maniera...
La riferoma Gelmini è una merda vera e propria maestro prevalente ha creato solo futuri disoccupati, han tagliato solo per fare cassa, lo si sa inutile inventarsi scuse, stessa cosa lo sarà anche per l'università, riforme in cantiere per far lievitare le rette e per peggiorare i servizi tagliando senza criterio lasciando realtà che funzionano a doversi arrangiare per il futuro, ops scusa ti sono andato contro, purtroppo è così...
Come si suol dire a casa mia:
"accidenti a quelle che son andate di fori"
Abbiamo tanti ricercatori ?
Ne dubito, considerato il pessimo livello quantitativo e qualitativo (con eccezioni !) della ricerca italiana.
Ad ogni modo: non ti aspettare che i tuoi soldi vadano a qualcuno di diverso che a dei parassiti se continuate a votare per della gente che favorisce la corruzione ad ogni livello pubblico.
Cerchiamo di non trasformare il discorso,che fino ad ora mi è sembrato proseguire in maniera civile ed intelligente,in un Fascio Vs Comunisti. Perchè nel caso uno qualunque di voi fa scattare un minimo flame vi fate tutti 4 giorni senza forum.
La mini-riforma della Gelmini ha alcuni punti ridicoli o dannosi (le classi di inserimento per stranieri, per esempio), ma a dare particolarmente fastidio sono il metodo e i tempi con cui è stata imposta.
Gli studenti, poi, fanno tenerezza. La maggior parte dei giovani fra i 18 e i 30 anni non sa parlare o scrivere un italiano riconoscibile, ma questi si preoccupano di garantire i baronati e le lauree facili. I neolaureati che mi capita di conoscere sono la peggiore vergogna del sistema scolastico italiano. E io mi arrabbio, perchè siamo in Italia e cresciamo in mezzo alla storia: serve un certo impegno per essere così ignoranti.
Mi dà fastidio anche sentire giovani che pensano di valere e vagheggiano l'espatrio. Troppo facile protestare, pestare i piedi, lamentarsi, succhiare il succhiabile e poi andarsene. Se le cose non vanno bene, serve impegno e serve proprio dai giovani. Sono i giovani che devono impegnarsi a scalzare i vecchi, non i vecchi che devono gentilmente farsi da parte. E invece i giovani scappano.
Io trovo buone letture questi due articoli:
http://archiviostorico.corriere.it/2...81028022.shtml
http://www.corriere.it/editoriali/08...4f02aabc.shtml
Ti hanno informato male, perchè le classi riceveranno un accorpamento già si mensionato le aule saranno sopra i 30 alunni, compresi quelli delle scuole delle comunità "piccole" che saranno accorpate a classi di istituti più grandi ma distanti, quindi il numero delle classi diminuirà o al max rimane invariato, se prima 3 professori si occupavano di una classe ora se ne occupa uno solo, che al contempo dovrà fare lezione la mattina, tempo pieno e sostegno, se la matematica non è un opinione i restanti due professori saranno messi ad altre classi (se ve ne sono disponibili o altrimenti finiscono in mobilità), ora viene il punto è già stimato che la riforma lascia a casa sugli 85.000 maestri che han vinto i concorsi (quindi non licenziabili ma possono essere messi fermi in mobilità), mentre quelli assunti come precari già dal primo gennaio se ne staranno a casa, se consideriamo che per ogni 10 prof che vanno in pensione ne assumono 2, in quanto tempo assorbiremo questa situazione? Il discorso disoccupati è in divenire la scuola diventerà un posto blindato dove (già le stime ci dicono) nei prossimi 5 anni porterà sulle 200.000 persone che han studiato e si sono preparati per la scuola a non avere lavoro, almeno non in quell'ambito...
Il fatto è che l'informazione ti informa solo sul risparmio che ci ottieni e quindi il risibile guadagno, nell'ambito scuola invece i conti sono già stati fatti e non sono così rosei come dicono al tg...
Cambiare la societa' si fa solo col pane sotto ai denti. Magari per te che sei clamorosamente ricco fare di sti discorsi e' facile. Chi invece non ha soldi in banca e tra lavorare per 6 mesi a rimborso spese per 60 ore a settimana, o lavorare 20 ore per 1300 da subito, viaggiare e tutti gli altri benefici, forse forse scelgono la seconda, che dici ? :hm:. Poi magari lavoro di piu' e meglio perche' mi piace il lavoro... ma sono altri discorsi.
La storia della gavetta di 6 mesi, 1 anno, 2 anni (come alcuni miei amici) e' una stronzata. Mettetevelo in testa: nessuno dovrebbe lavorare 6 mesi, 1 anno, 2 anni, senza essere pagato nel modo adeguato. Non e' mica la cina. E se provate a ribadirmelo adesso, vi dico che non imparate proprio mai e che siete destinati ad affondare in un botto clamoroso. Voi continuate sulla linea del "ah devi contribuire alla patria" e la gente se ne va.
Chi e' benestante puo' stare in Italia e probabilmente vorra' anche mantenere lo status quo, sono quelli che non hanno soldi e hanno qualche parvenza di talento, che prendono e fanno bagagli. Il talento ha un prezzo e va pagato, in america l'hanno capito, forse dovreste capirlo anche voi invece che puntarvi su queste idee gerontiche.
Boh, se puoi presentarmi delle fonti attendibili (quindi non di sinistra) allora possiamo parlarne.
Inoltre consideriamo anche il fatto che non deve essere la sovrabbondanza di una classe particoalre a orientare le leggi eh. I maestri sono tanti, forse troppi, non ne servono così tanti. Perchè ce ne sono così tanti allora?
Boh, io non sono benestante pero' credo che devo rimanere in Italia e contribuire al suo cambiamento. Scappare è facile, fin troppo facile. Anche se devo sukare tutta la vita lo faro' e cerchero' di contribuire al massimo per far tornare il mio paese tra i primi nel mondo. Chiamami stupido ma il patriottismo per me è anche questo.
Purtroppo cause di forza maggiore mi hanno impedito di intervenire in questo thread prolifico di cazzate pazzesche. Se mi mettesi a quotare ognuna di queste perderei un mucchio di tempo, ma può darsi che lo faccia :sneer:, intanto vi propongo quanto segue.
"Il più giovane leader dei contestatori universitari ha ventisette anni ed è quindi al terzo fuoricorso (a Lettere alla Sapienza). Gli altri hanno circa trent’anni e manifestano “contro i tagli finanziari previsti da un governo che vuole colpire la libera università, la scuola pubblica e la ricerca” (Francesco Raparelli, portavoce di “Rete per l’autoinformazione”, iscritto alla libera facoltà di Filosofia, 30 anni, da un’intervista alla Stampa). Ma anche Francesco Pasquali, capo del movimento nazionale dei giovani di Forza Italia, non scherza: ha trent’anni ed è ultrafuoricorso in un’università privata. Quelli che manifestano, sfilano, occupano, protestano, bloccano, hanno un nobile scopo: non farsi rubare il futuro da una riforma scellerata, e gli slogan infatti sono pieni di “futuro”.
Però, signori (ché a trent’anni non si è più ragazzi, e infatti noi femmine cominciamo a calarci gli anni intorno ai ventotto), quale futuro? Quello che avete dietro le spalle, quello di una laurea presa da vecchi? A trent’anni non si può stare ancora all’università (e per giunta occupare, come se ci fosse ancora un sacco di tempo per dare gli esami, come se non costasse niente stare lì a bersi una birra e a discutere della mediocrità degli altri). A trent’anni si è più che grandi, e lo studente arrabbiato plurifuoricorso è ridicolo, tristissimo, non ci può essere alcuna energia in quello che dice, fa persino rabbia. “Ma io faccio il pony express per mantenermi” è una scusa penosa: tutti abbiamo fatto le cameriere, le hostess alle fiere, i baristi, i cazzeggiatori euforici, poi prima di un’esame clausura totale e via, un voto in più sul libretto, un passo verso la libertà, e parecchio altro spazio per il cazzeggio o l’impegno civile. Trent’anni sono troppi (e anche ventisette).
Datevi una mossa, per pietà. Un occupatore di università non può essere stempiato, con la pancia, non può stare lì da dieci anni a lamentarsi, rimandare l’appello alla prossima volta perché non ha avuto tempo e il professore ce l’ha con lui perché è uno scomodo leader. Un occupatore di università deve avere vent’anni e i capelli al vento (meglio se si mantiene senza lagne e senza i pianti dei genitori che temono prenda freddo: non serve l’appartamento in centro, basta una stanzetta da dividere ed è anche molto divertente). Il trentenne ancora all’università, con un minimo di senso estetico e di orgoglio, eviterà di occupare e di lamentarsi, soprattutto non si definirà mai più studente (né tantomeno laureando che non ci crede nessuno) ma, almeno, minatore.
di Annalena Benini"
ma ragiona dicta, se piazzi un maestro unico per il quinquennio delle elementari, mentre prima non era cosi, è ovvio che ci saranno esuberi...
Comunque andrò controcorrente ma sono d'accordo con il provvedimento del maestro unico alle elementari. Secondo me a cambiare troppi insegnanti in un periodo cosi delicato per l'apprendimento e lo sviluppo del bambino (che approccia la scuola proprio in quel periodo per la prima volta), la qualità dell'insegnamento ne risulterebbe compromessa.
Certo, invece di segare le gambe all'eventuale surplus di insegnanti, non potevano costruire qualche cazzo di scuola in più? Tutti ci avrebbero guadagnato, il numero medio di bambini x classe sarebbe diminuito, si sarebbe creata occupazione, la qualità non avrebbe potuto che aumentare... invece no.
Dio quanto aveva ragione NAsh... ma siamo governati da gente troppo stupida per capirlo. MEglio fare i propri comodi che quelli di tutti assieme.