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So che non si parla di 5 stelle quindi frega un cazzo a nessuno in Italia, però in questi giorni in USA hanno cominciato a togliere qualche coperchio sulle attività di monitoraggio dei cittadini, prima solo per quanto rigarda la telefonia, ora sembra anche l'accesso ai server delle maggiori aziende informatiche fosse prassi.
Qua l'articolo :
http://www.corriere.it/esteri/13_giu...8a004866.shtml
Yes we can proprio
Credo sia tutto il risultato di quella famosa legge antiterrorismo voluta dal precedente presidente USA dopo il crollo delle torri gemelle, atta a scongiurare un attacco da ogni dove, sia informatico sia materiale.
L'amministrazione Obama ha enormi responsabilità in termini di anti-terrorismo, nel senso che è moooolto meno left di quel che pensiate. Basti pensare che sono i principali responsabili della politica di assassinii con i droni portata avanti dagli stati uniti in questi anni.
Detto ciò, sta roba si sapeva abbastanza relativamente alle telefonate, rispetto ai dati è tutto da dimostrare perchè le aziende negano.
E' una non-news alla fine. E' una problematica che salta fuori e si ripete ciclicamente dagli anni '60... praticamente tutti i presidenti USA sono stati additati di spionaggio verso i propri cittadini
la privacy è un diritto sopravvalutato
direi che non fa quasi più notizia....
Oltretutto, almeno per Apple, era già stato reso noto diversi mesi fà che possono accedere in qualsiasi momento al telefono, ascoltare telefonate e controllare tutto quello che si fa con il proprio iPhone e che avevano già aperto i loro server alle autorità in passato. Stesso discorso per RIM (blackberry) e immagino per qualsiasi smartphone in giro per il mondo
BAsta che vi googlate USA PATRIOT act e avrete le risposte. Legge necessario dopo l'attacco dell 9/11 anche se molto criticata.
che sia necessario imprigionare cittadini stranieri senza processo in territorio extra nato mi pare opinabile sinceramente
Necessaria. :dumbnod:Quote:
Originally Posted by Zi Piè
Controattacco.
app opensource senza backdoor che cripta le chiamate su traffico dati come fanno la maggiorparte dei reporter in zone "hot" :nod:
Eh si, credo che Cia e NSA abbiano difficolta' ad appropriarsi del sorgente di una app o a farne il reverse engeneering e decriptare il traffico in diretta, anzi prima che tu parliQuote:
Originally Posted by dariuz
eh si
studiate :(Quote:
Originally Posted by MnfPna
agree.Quote:
Originally Posted by Hador
Funzioni non invertibili ftw, puoi analizzare tutto il codice che vuoi :D
Quote:
Originally Posted by Hador
Beh scusa ma la materia la mastico un po e se dico che NSA e CIA non hanno problemi a decrittarle e' perche' intendo non hanno problemi
ad appropriarsi degli algoritmi che stanno dentro queste favolose app.
Gli algoritmi asimmetrici che stanno alla base della crittazione a 128 bit unidirezionale so benissimo che sono difficilissimi (ma non impossibili) da reversare
(richiede solo una quantita di tempo e forza calcolo che non vale la pena affrontare, anche perche nel frattempo l'algoritmo puo' essere modificato nel sorgente)
molto piu' semplice arrivare direttamente ad avere l'algoritmo in uso quanod serve, sapendo da chi andare per averlo :P
P.s. glòi agoritmi piu' semplici e di facile conoscenza comune UNIDIREZIONALI SONO esponenziale e il logaritmo appunto.
ti sfugge che la parte strong della crittografia non è la segretezza dell'algoritmo, ma la segretezza delle chiavi. In genere gli algoritmi sono noti (e facili da dedurre), ma senza chiavi ti ci pulisci il culo.Quote:
Originally Posted by MnfPna
Poi tutto può essere, succedere e (quasi) tutto si può fare, ma una conversazione criptata, contrariamente a quanto insegnano i vari 007 o CSI, è tendenzialmente molto sicura. La conoscenza dell'algoritmo usato per criptare il messaggio non influenza affatto la sicurezza del messaggio stesso, a meno che l'algoritmo usato non abbia dei difetti di progettazione, come quello del WEP, ma li è un discorso diverso. Nota che proprio partendo dall'esperienza WEP, molti algoritmi sono rilasciati pubblicamente di proposito, in modo tale che ricercatori e hacker possano provare a cercare fault nella logica degli algoritmi. La stragrande maggioranza degli algoritmi più utilizzati attualmente sono noti...