La spiegazione del direttore de L'Unità in merito alla bufala della Raggi:
http://www.ilpost.it/2016/04/17/unita-virginia-raggi/
Bello, fresco, solare, diretto. Deal with it.
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La spiegazione del direttore de L'Unità in merito alla bufala della Raggi:
http://www.ilpost.it/2016/04/17/unita-virginia-raggi/
Bello, fresco, solare, diretto. Deal with it.
il italia il giornalismo non esiste.
"sui siti e social" ...
e poi si domandano come mai la gente non legge più i giornali.
Che schifo di paese.
Quel tizio e` un coglione: sia chiaro, non lo dico io, me l'ha segnalato qualche smanettone... eh, sai, giornalismo 2.0...
Il problema non è che quel tizio è un coglione: ha semplicemente e ingenuamente esplicitato come funziona, senza mezzi termini.
meno male che c'è un ordine dei giornalisti. Oh wait.
Beh, che lo abbia detto ingenuamente senza rendersi conto di cio` che stava dicendo o che lo abbia detto convinto a cazzo diritto, la definizione mi sembrava comunque quella piu` calzante...
Poi si`, il maggiore dei problemi e` quanto confermato dalla sua illuminata risposta.
il 99% delle notizie sui giornali web sono take di agenzie rimaneggiati, ecco il giornalismo.
hai capito la sorpresa :rotfl:
mi fa piacere che a voi faccia tanto ridere, io trovo gravissimo ed inaccettabile che il direttore di una testata a tiratura nazionale ammetta candidamente che il giornalismo funzioni così.
non è questione di novità o di saperlo o meno, è dichiararlo senza mezzi termini.
dov'è la levata di scudi dell'OdG?
specifichiamo, rido per non piangere. Siamo arrivati al punto che è normale ammettere una cosa del genere, nemmeno la decenza di stare zitti si ha più. Che vuoi fare se non ridere?
ma che cazzo senza vergogna
La cosa più grave è che queste testate, che fanno giornalismo in questo modo, sono finanziate con soldi pubblici.
Se uno ha la sua bella testata pagata da sponsor o di tasca propria, e ci scrive su fandonie trovate online, sticazzi, ma dato che siete testate giornalistiche nazionali è gravissimo che il modo di fare informazione sia " girava su twitter"; questo tipo di giornalismo non è differente da quello che può fare un blogger 19enne.
bhe no. E' come dire "i medici pubblici devono lavorare bene, ma se quelli della santa rita operavano gente a caso per far soldi ok che sono privati". Il giornalista ha un codice deontologico che dovrebbe seguire, c'è un ordine apposta, peccato che se lo siano dimenticati tutti da tempo. E ben prima di questo caso che è solo la punta dell'iceberg. Non a caso oggi si vota su un referendum chiamato ovunque "sulle trivelle" quando le trivelle non centrano una sega, e sto nome non glielo ho dato di certo io.
:rotfl:Quote:
... è giornalismo 2.0
questa me la segno per togliermi dalle grane, si sa mai :sneer:
Beh non la metterei sulle stesso piano dei medici, visto che qui si parlava di informazione fatta alla "2.0", cioè quella che corre sulla rete. Se io pizzicarolo apro uno studio medico ed esercito la professione mi ingabbiano, se invece mi apro un blog ed inizio a scrivere articoli e postare video nessuno me lo vieta, al massimo ne rispondo in sede civile se diffamo qualcuno.
Sulla rete tutti fanno informazione, anche chi non è giornalista o portale adibito, e la differenza dovrebbe stare proprio nel fatto che sui portali, quali quelli di giornali nazionali accreditati, te dovresti leggere solo notizie vere e verificate.
In questa intervista invece si dichiara che non c'è differenza tra te che posti un video su FB ed il sito giornalistico finanziato con soldi pubblici, sono sullo stesso piano.
Ma anche no.
Credo che Hador si riferisse al fatto che cambia poco tra testata finanziata con soldi pubblici o meno. Per dire, se Travaglio avesse dichiarato la stessa roba per un articolo pubblicato sul Fatto, che non è finanziato dallo stato, sarebbe cambiato ben poco da un punto di vista deontologico. I finanziamenti pubblici sono un'aggravante, ma la cosa agghiacciante qui è non avere nemmeno timore che ti straccino il tesserino.
La carta stampata ormai è immondizia da anni, quella "telematica" è stata immondizia da subito, per quanto mi concerne uso determinati articoli abbastanza verificati solo per parlarne qua sopra (più per un confronto con voi che per reale interesse) il resto non merita il mio tempo, affermazioni come quelle dell'articolo ribadiscono un concetto ormai assodato. Perchè scandalizzarsi? Realmente avete creduto anche per un momento che i giornali non avessero padroni che decidono quello che deve essere pubblicato? Realmente credete ad una informazione corretta ed imparziale qui da noi? Guardate mi sbilancio e secondo me l'informazione è di merda anche in tante altre splendide democrazie occidentali, si salva molto poco ed anche di quello non mi fido del tutto.
GRAMOROSO SHUBBE C'HA I' CAZZO GROSSO!!!
Subito pronta la smentita... un c'ha nemmeno i' cazzo...
non penso che il problema siano i padroni, il problema è proprio la mancanza di professionalità nel settore. A prescindere dai padroni, il giornalismo in Italia è una merda e i giornalisti in Italia sono degli incompetenti che puntano al sensazionalismo invece che ad informare. E, salvo poche eccezioni, tipo il post, che spesso commenta la cosa, sono tutti così.
Lo scandalo è doppio poi perchè, come ho scritto sopra e come ha interpretato correttamente randa, se la tirano tantissimo con la deontologia e l'ordine quando poi non serve a una minchia.
http://www.ilpost.it/2016/04/19/la-d...agge-italiane/
altro bel caso...
:gha: