Come da titolo.
Chi comincia a lavorare adesso andra' in pensione a 74 anni.
https://www.ansa.it/sito/notizie/eco...7f902e810.html
Significa sostanzialmente che i nostri figli moriranno lavorando, in un mondo con sempre meno risorse.
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Come da titolo.
Chi comincia a lavorare adesso andra' in pensione a 74 anni.
https://www.ansa.it/sito/notizie/eco...7f902e810.html
Significa sostanzialmente che i nostri figli moriranno lavorando, in un mondo con sempre meno risorse.
guarda un po i francesi, poi te stai dove in olanda? resta li non torna qua, a meno che non fai im ioloni seri perchè l'italia sempre piu sarà un ottimo posto per ricchi, un po come quei paesi esotici che si raccontavano nei libri di inzio 900.
Da prof. i milioni non li faccio, ma me la cavo fino alla fine dei miei giorni credo, certro, se cominciano imprevisti potrei vedermela brutta pure io.
Prima cosa che m'arriva al riguardo della Francia, c'ho google news settato su UK oggi:
https://indianexpress.com/article/ex...tests-8392332/
62-64 anni, vabbeh alla lunga vanno nella stessa direzione di tutti.
Ma anche qua, e' uguale.
La questione non e' banale, a 70 anni uno potrebbe aver qualche difficolta' a muoversi (di per se, e poi) nel mondo del lavoro, considerando quanto va veloce adesso e quanto andra' veloce nel futuro.
Non mi pare per niente realistico aspettarsi che uno ce la fa e ce la deve fare, se comincia ad avere problemi cognitivi anche lievi (incidenza alta dai 65 in su).
Ma come cazzo è possibile che pensino che la gente, mediamente, sia in grado di lavorare fino a 70 anni, e soprattutto che le imprese abbiano intenzione di tenersi dei 70enni in forza lavoro.
Nei lavori fisici è fantascienza, in quelli da "colletti bianchi" significa avere dei bei limiti alla produttività. Ioo che di anni ne ho 55 già non mi sento "veloce" quanto 10 anni fa, non oso immaginare tra 10 anni.
Ora se fai un lavoro come il mio ad alto contenuto di responsabilità e con una forte componente decisionale, quello che perdi da un lato lo guadagni dall'altro con l'esperienza, ma credo sia un eccezione. Nel resto dei lavori boh, mi sembra una follia.
Capisco il problema del sostenimento dei sistemi pensionistici e della questione del loro impatto sui conti pubblici, ma allora sarà il caso di rivedere il modello...
è per questo ad esempio che una volta in italia per i lavoro deterioranti ti mandavano in pensioni con 5 anni di anticipo( volendo) che all'epoca delle pensioni a 60/62 anni ci stava pure, tipo l'esempio classico erano le forze armate a 60 anni tutti in pensione e senza sgravi te regalavano in pratica 2 anni( o 4 a seconda delle varie riforme) ora col cazzo per un operaio medio significherebbe non arrivare ai 1000 euro di pesnione, e poi ci merabvigliamo di tutti quegli incidenti che capitano in alcuni settori e come sempre diamo la colpa all'imperizia del lavoratore, ma manco per il cazzo non è solo quello è proprio anche una questione fisica e mentale, ripeto in francia si stanno incazzando di brutto perchè vogliono portare l'eta a 64 in italia ci dicono che non va bene dobbiamo arrivare a 70, fate un po voi 2 conti su come funzona l'eu ( che se supera il 2024 unita è una grande vittoria)
Un paio di considerazioni:
- ad oggi queste età di pensione sono meri trucchi contabili per fare tornare le proiezioni di bilancio. La Fornero non è mai entrata in vigore davvero a causa di tutte le varie quote 100 101 centocazzo e l'età pensionabile REALE media in Italia è attorno ai 62 anni, tra le più basse d'Europa, e ben al di sotto di un auspicabile 65 anni
- bisogna partire dal presupposto che con una aspettativa di vita intorno agli 80-85 anni, è impensabile pensare che si possa percepire 20-25 anni di pensione pagata interamente dalle tasse degli altri, quindi qualcosa va cambiato tra cui:
- l'idea che la pensione sia simile all'ultimo stipendio è anacronistica, ad oggi l'operaio paga 4k di pensione al mese al professore universitario, il che non ha un cazzo di senso. Il modello contributivo, che sarà effettivo per tutti solo tra x anni, è stato un passo obbligato ma il passaggio è stato troppo graduale. Inoltre io metterei un cap sopra al quale sono cazzi del lavoratore. La pensione copre una parte pubblica base e poi sopra uno si organizza per cazzi sua/datore di lavoro
- l'idea che uno a 65-70 anni debba comunque guadagnare di più di 15 anni prima, e che debba ricoprire una posizione migliore, è pure anacronistica. Se vogliamo impiegare più la gente dobbiamo ripensare le logiche aziendali (e di potere in generare), pensando a carriere a gaussiana che possano comunque valorizzare i più anziani senza uccidere la produttività. Esempio a cazzo uno che è diventato manager, invece che fare il manager tra i 60 e i 70 si mette a fare formazione.
Tutto questo in termini generali. Ma dato che i boomer sono delle merde e che comunque la gente è scema non cambierà un cazzo fino a che finiranno i soldi
Già ora chi va con il contributivo o con il misto becca una pensione che e' circa il 70% circa dell'ultima retribuzione, per chi andrà come me tra una quindicina d'anni la previsione è intorno al 66% o meno, quindi è già così. Non a caso è fortemente incentivato l'uso del TFR per costituire fondi pensione integrativi di settore o privati, e una terza gamba (pensione privata) chi se la può permettere già se è previdente la fa, in modo da compensare il gap tra la pensione INPS e l'ultimo stipendio.
Sono invece d'accordo con le carriere a gaussiana, ma il problema non è la retribuzione, è chi ti fa lavorare dopo i 63-65... specie nel privato ed in ruoli non da colletti bianchi.
Il problema vero, e sono d'accordo, è che va ripensato complessivamente il modello, perchè secondo me non ha senso che se ho versato contributivamente a sufficienza per garantirmi 20-25 anni di pensione io non vada a 65 o meno: aspettativa di vita 84, pensione a 60 mi pare ragionevole, magari con qualche penalizzazione, 65 a pensione piena. Invece già ora siamo sui 67,5, tirarla a 70 significa lavorare 45-50 anni, che sono un'esagerazione... non tanto in termini assoluti che ci potrebbe anche stare se l'aumento della vita media è di anni in buona salute psicofisica (siamo sicuri che sia così? a me non sembra tanto, con il proliferare delle malettie croniche della 3za età...) ma per l'appunto perchè non produci più un output decente e nessuno ha convenienza a tenerti in azienda.
Ci vorrebbero enormi agevolazioni al datore di lavoro per mantenere i lavoratori in azienda nella fascia 63-70, non ho idea quale potrebbe essere il modello ma di certo non può essere di lavorare finchè non sei rincoglionito o malato cronico o improduttivo, a prescindere dall'età anagrafica.
Io non faccio un lavoro usurante fisicamente ma mentalmente e che comunque ad oggi ancora non si sa il reale impatto sul corpo umano... lavorando ad un video terminale 8h al giorno, dovendo fare spesso aggiornamenti per non diventare obsoleto in un mondo del lavoro, quello informatico, in continua evoluzione.
Veniamo pagati una merda, abbiamo un peso a livello sindacale di un rutto in un uragano e le nuove leve non ne vogliono sapere di sindacalizzarsi o di scioperare. Grazie a questo gli stipendi sono fermi dal 2009, le tasse sul lavoro sono a livelli da galera e le pensioni a livelli da fame....
Va di per se che io dopo 25 anni di lavoro non ho più la voglia e l'elasticità mentale per aggiornarmi regolarmente, per stare dietro a ragazzi giovani appena usciti dall'università e nemmeno di riciclarmi in posizioni differenti, fare reperibilità notturne e massacranti...
Mandare la gente in pensione a 70-75 anni è una presa per il culo.... mandarla in pensione con il 70% della retribuzione una maggiore presa di culo perchè se gli stipendi fanno cacare.. le pensioni diventano ancora più indegne...
Guardandola dal lato del datore di lavoro, io non investirei mai e mai mi vorrei tenere una forza lavoro che sta con me da 30 anni e che ormai passa i 70 non è produttivo e con le leggi attuali se non mi fa un cazzo dalla mattina alla sera non posso manco mandarlo via... e magari non fa un cazzo non per volontà ma perché proprio non ce la fa più
Si gente io in azienda ho gente di 64 o addirittura 66 anni che è più in forma di un ventenne, e programmano tutto il giorno manco a dire che fanno i capi pensatori. Ora non è che uno a 60 anni diventa imbecille.
Il discorso di Shub, che non ha cazzi di lavorare in sostanza, non giustifica il diritto a stare a casa a fare una minchia pagato dallo stato. Non hai voglia di aggiornarti? Cazzi tua.
Il punto della questione è che i contributi, ma anche i soldi accumulati nelle pensioni private, NON coprono il modello pensionistico dei nostri genitori. Quindi o si cresce a 2 cifre, oppure si cambia. Non c'è nessun complotto cattivo, semplicemente non ci sono soldi.
Levam I le tasse sul lavoro e investo in previdenza complementare perché un monoreddito a Firenze non campa se ci metti pure un 200e di pensione integrativa. 60-64 non sono 70-75
Morirò prima, bruciandomi tutto. Non lascio niente, ma nemmeno debiti oh.
Lavorare a 70 anni, ceeeeeeeerto.
Boh Shub se non sbaglio pure tu sei nel settore IT e dire che gli stipendi non siano cresciuti non sono del tutto d'accordo, chiaro se ti aspetti che il tuo stipendio salga da solo magicamente è veramente tosta ma se uno si sbatte un po' credo sia uno dei pochi settori dove ci sta un mercato del lavoro bello attivo.
In questi ultimi due anni credo addirittura che siamo quasi in bolla visto che uno sviluppatore con 2/3 anni di esperienza se non gli dai almeno 40k non ti viene neanche a fare il colloquio se invece se un po' più specializzato ciao proprio quella cifra va quasi raddioppiata e fino a pochi anni fa (giusto o sbagliato che sia) ti davano un 5S o 6 livello metalmeccanico e tanti saluti
pensionchè?
Attachment 11730
cioè ho iniziato a 18 e qualcosa e devo lavorare 50 anni in pratica...
E allora alla faccia del cazzo dei diritti acquisiti, con l'accordo della CC si fa una bella revisione delle pensioni sopra i minimi riconducendole al modello retributivo o nei pressi, magari in maniera proporzionale alla distanza dalle minime (più prendi sopra i minimi più ti tagliano) oppure a livello europeo si inetta una qualtità di denaro importante per saltare l'ostacolo che impedisce al sistema di essere autofinanziante.
Io voglio bene ai miei eh, ma da ottentenni andati in pensione a 58-60 percettori di pensione ultima retribuzione (che probabilmente è il doppio di ciò che dovrebbero prendere se andassero in contributivo) vorrà dire che faranno un po' più di attenzione alle spese negli ultimi anni della loro vita. Non esiste che io devo lavorare fino a 70 perchè loro devono intascarsi una pensione che probabilmente è doppia o tripla di quella che hanno maturato coi contributi... Non parliamo dei loro coetanei che sono andati in pensione con 15 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi. Porco dio, ho una zia 75enne che è in pensione da quando aveva 40 anni e tra lei ed il marito cubano 4500 euro di pensione mensile (grazie a quella del marito)...
Ha più senso piuttosto che condannare ai lavori forzati fino a 70 e oltre le generazioni attuali e future di lavoratori attivi.
Io faccio l infermiere e vedo colleghi già sopra i 50 che fisicamente sono da buttare, l'idea di dover lavorare fino a 65+ mi terrorizza perché facile che con il tipo di lavoro che faccio nemmeno ci arrivo.
Spero qualcuno riconsideri seriamente le categorie usuranti con sgravi all'età pensionabile altrimenti la vedo proprio male male.
io a 60 vado in pensione non sento cazzi riscatto i 5 anni che mi deve lo stato per aver servito la patria e me ne vo a fa il vecchio di merda che paga le ventenni per farsi massaggiare le palle con buona pace di hador e di non fare un cazo a spese dello stato :D
Non sono specializzato come un programmatore senior o altro, il mondo IT è immenso... lavoro su piattaforme come Nagios e altre per monitoraggio servizi, sviluppo controlli e altra roba, ora sto lavorando per Findomestic ma sempre nella mia azienda, un colosso da 14k di dipendenti in tutto il mondo... e gli stipendi sono fermi dal 2009. Non so forse nel mondo della P.IVA giustamente ti rivendi al meglio e cerchi il meglio se vali... non sviluppo io, ma anche chi sviluppa da noi non prende quelle cifre.
Non superi i 35k in azienda da noi se non sei un dirigente.... azienda che lasciamo perdere quanto fattura, st'anno abbiamo la revisione del contratto... si prospettano barricate.
Sul lavorare over 65 mi viene da ridere.... mio padre ha lavorato dai 21 anni fino ai 58 mandato con scivolo alla pensione... sfortunatamente per lui a 75 anni ci ha lasciato ma in teoria se tu hai lavorato 34 anni mi aspetto di prendere una pensione per altrettanti anni di contributi versati. Così non fosse andare in pensione come me a 71 6 mesi e 1 giorno è impensabile.
Sicuramente uno spera di restar lucido fino alla morte e morire da un momento all'altro senza sentirlo nememno, ma la verita' e' che per 40-50% delle persone i problemi seri cominciano a 55-56 anni di eta'. Diabete, problemi cardiaci, cancro, tutta roba che al minimo al minimo e' stressante, fastidiosa e rompe la routine.
Anche secondo me sarebbe meglio ripensare la carriera in modo che sia sostenibile.
Anche andare in pensione in maniera parziale (i.e. ti pagano x% della pensione, per cui riduci un giorno, due giorni, tre giorni... e poi sei in pensione a 70)
invece che fare un tutto o niente.
Comunque i Boomer prima o poi crepano pddio.
ah con me sfondi una porta aperta, peccato che i giudici della corte costituzionale hanno tipo 8k di pensione retributiva che li aspetta e col cazzo che ti fanno passare qualsiasi cazzata.
Devono morire, ma servono altri 20 anni minimo. Mio padre prende praticamente il 100% dello stipendio (dato che non ci paghi sopra i contributi il netto è più alto), andando in pensione a 62 anni - anche giusto - ma maturati con 5 anni di riscatto laurea pagato all'epoca tipo 2 milioni di lire aka un suo stipendio mensile dell'epoca.
Anche io ho vicina di casa insegnante andata in pensione a 42 anni (bastavano 20 anni di contributi). Ora ne ha 75.
Tutto intoccabile.
Però sia chiaro, l'aspettativa di vita è più alta, è impensabile andare in pensione a 60 anni con l'ultimo stipendio o simile, non sta proprio ne in cielo ne in terra. Il modello mentale deve cambiare, uno deve entrare nell'ottica che il tenore di vita da pensionato sarà inferiore, non - come ora per molti - una seconda giovinezza per farsi i viaggi e il cazzo che si vuole. E che occorrerà risparmiare e organizzarsi durante gli anni lavorativi per essere pronti per il dopo.
Eh Alka non è che se non sei al 100% allora tutta la comunità ti deve pagare lo stipendio. Ci sono assicurazioni per quello, la pensione non è lo strumento adatto. E ad ogni modo uno può sempre fare qualcosa d'altro. (E vale anche per Suli). Il nocciolo è che se si vuole continuare a lavorare più a lungo le carriere devono cambiare e anche le persone devono pensare di cambiare lavoro in tarda età per fare qualcosa di meno stancante, provante o con meno responsabilità.
Mentre ora nessuno la pensa così. O lavori come quando hai 50 anni, o devi stare a casa e ti devono dare dei soldi.
Cioè guarda la tua realtà, peggio di come funziona in università penso non ci sia da nessuna parte, dove più i professori invecchiano più sono pagati e hanno privilegi e più si sentono in diritto di fare meno.
A fine carriera ad esempio non mi sembrerebbe assurdo che ad un ordinario venisse ridotto lo stipendio e gli si chiedesse di fare solo didattica, se vuole. Meno stress, meno responsabilità, e un ruolo comunque adatto all'età.
Mentre in italia è pieno di professori che dopo una certa età (anche relativamente giovane) non fanno più un cazzo. (e anzi tirano a ritardare la pensione, dato che hanno delle regole speciali che gli consentono di farlo, per poter massimizzare l'importo dell'assegno)
@hador sul fare altro la vedo dura, soprattutto per le professioni come la mia. Non è che dopo 40 anni di servizio in corsia ti reinventi web dev e fai un lavoro da ufficio.
Per questo per la mia categoria (e per quelle davvero usuranti) andrebbero considerati sgravi all'età perchè dopo che ti sei incollato (fisicamente) i pazienti per 30 anni la tua schiena è da buttare.
Calcola che già io dopo quasi 12 anni di servizio ho delle ernie (dovute al lavoro) e ho 36 anni, figurati a 60 come ci posso arrivare.
Per il resto dipendesse da me tutta la generazione dei nostri genitori avrebbe un bel hard cap alle pensioni, ma si parla di fantascienza, finchè i boomer saranno la maggioranza nessun politico toccherà mai una virgola a discapito di tutti quelli che vengono dopo ovviamente.
bho formazione, insegnamento, lavoro amministrativo, lavoro di cura fuori dall'ospedale (domicilio, case di riposo) etc, consulenza medica telefonica, sparo a caso eh.
Mi sembra sbagliato pensare che o lavori in corsia ammazzandoti o devi stare a casa non far nulla.
Certo può essere che il "nuovo" lavoro sia peggio di quello di prima, più semplice, meno retribuito e/o di minor prestigio. Per questo dico occorre un ripensamento delle nostre logiche e di quelle aziendali.
Poi oh io non è che smani dall'idea di lavorare fino alla morte, però noi paghiamo gli agi dei nostri genitori, vorrei evitare di fare lo stesso con i miei figli
In realta' dipende dal posto, in Germania hanno il massimo dei privilegi, da ste parti sono molto...competitivi...tipo fino alla morte, ed oltre...
Non capisco la questione dell'assicurazione, ritirarsi parzialmente e' una formula qua di gia', solo che penso sia possibile solo al 50% e non in maniera graduale.
Alka la competizione con una tenure non esiste, se domani smettessi di fare qualsiasi cosa nessuno potrebbe farti un cazzo. È sofferenza 100% auto inflitta , li la soluzione è lo psicologo non la pensione :D
Ciò detto, laddove uno non possa lavorare a causa di una malattia, anche in maniera parziale, lo strumento adatto è quello assicurativo. Non è che se sei diabetico devi andare in pensione.
Il problema è per esempio che nella mia cassa c'è gente che è andata in pensione con 60 anni e 20 di contributi.
ora io vado in pensione "regolare" con 49 anni e rotti di contributi... che sistema demente può sostenere una cosa del genere.
la cosa giusta sarebbe, vai in pensione ad anni X. prendi in base ai contributi versati.
invece siccome dobbiamo mantenere le pensioni date random, lo prendono in quel posto quelli che vengono dopo (solita boomer mentality)
Mmm, tu vivi molto di leggende che avrai sentito da studente, ma se davvero facessi come dici tu, domani 5 o 6 persone sarebbero senza salario e il mio lavoro sarebbe il primo che se ne va alla prossima riorganizzazione. Tipo ogni 3-4 anni/crisi economica. Devo garantire un budget altro che.
Non esistono i posti sicuri, rischiano tutti.
Riguardando il 40% della popolazione a partire dai 50-55 anni di eta', con incidenza crescente ad avanzare dell'eta' lavorativa, non penso l'assicurazione riuscirebbe a sostenere il peso di un problema strutturale di questo tipo.Quote:
Ciò detto, laddove uno non possa lavorare a causa di una malattia, anche in maniera parziale, lo strumento adatto è quello assicurativo. Non è che se sei diabetico devi andare in pensione.
Macché leggende, se hai una tenute sei illicenziabile, è la definizione stessa di tenure. Non è MAI successo che in seguito ad una crisi economica licenziassero un professore universitario. Ma mai proprio. Devi fare didattica e non fare nulla di illegale, per il resto nessuno può dirti nulla. E non hai nessun budget da rendere conto, se non ovviamente quello per pagare la gente sui tuoi progetti, che non sei obbligato a fare.
Se hai la tenure.
Se non la hai allora mi spiace, ma si spera che entro i 60 uno la prenda :D
Ma non mi viene in mente nessun lavoro più sicuro e con più privilegi invecchiando del professore universitario sinceramente. Infatti era (aimé) uno dei motivi per cui molta gente rimaneva in accademia.
L'assicurazione è un mero modello matematico, anche piuttosto scemo, sostiene sempre il peso di qualsiasi cosa per definizione. Al massimo diventa troppo costosa da non valerne la pena
Parte 1. Nah. 1) Senza portare budget diventa un lavoro orrendo. Qualita' della vita zero, tanto vale cambiare. 2) E ti buttano fuori in una maniera o in un'altra.
Sono calvinisti qui, lavorano mentre dormono. E tutto il nord europa e' un po' cosi'.
Parte 2. Ma e' anche un "cazzi tuoi" universale.
Piuttosto andrei a riguardare nelle tasche dei super ultra billionari, che non mi pare poi giusto che una volta accumulata tutta quella ricchezza, non venga mai, mai, mai redistribuita nemmeno in percentuali infime.
Adesso, noi altri ce la caviamo ancora, ma io direi che a un certo punto i boomer crepano ed e' il nostro turno e
magari ai nostri ragazzini proviamo a mettere un paio di cose a posto, va.
Bhe oddio lavoro orrendo, dillo a tipo tutti gli ordinari in Italia :sneer:
Ad ogni modo accantonando fai tra il 10 e il 20% di contributi all'anno per 35-40 anni di contributi (tempo realistico visto quanto tardi si inizia a lavorare ultimamente), pensare di avere abbastanza soldi da parte per campare altri 20 anni a stipendio simile a quanto si prendeva lavorando è semplicemente sbagliato. Non funziona.
Una volta si usava la crescita economica e della popolazione per bilanciare. Ora che non funziona più (sia per motivi strutturali che di saturazione, direi che nessuno vorrebbe un'Italia a 120 milioni di abitanti), occorre ripensare il tutto.
E in questo modello economico l'unica è tirare la cinghia. Tassare di più i ricchi a me fa sempre piacere ma ad oggi lo vedo improbabile.
In Svizzera di recente hanno alzato di mezzo punto l'iva per finanziare una riforma pensionistica, ad esempio. Da qualche parte i soldi van presi.
Ho la tenure comunque, sono associato.
Stavo guardando la questione della rottamazione, che mi dirai "cazzo c'entra?" dove 18 milioni di Italiani non riescono a pagare le cartelle arretrate.
Secondo me quello e' un dato preoccupante, anche concernente alla pensione, perche' crei un sacco di popolazione fragile che non puo' reagire di fatto.
Non ho il tempo di mettere giu' bene sta cosa, giusto uno spunto di discussione.
Intanto mezzo milione di persone a Parigi in piazza e almeno altrettante nel resto della Francia per protestare contro la riforma pensionistica di Macron. Tra le misure principali, l'innalzamento dell'età pensionistica da 62 a 64 anni.
Siamo dei poveretti.
Sono loro dei poveretti, come si può pensare di andare avanti a smettere di lavorare a 62 anni coi sistemi attuali? Vuol dire farsi pagare dai giovani per non fare un cazzo
hador certo che ne dici di stronzate eh ultimamnte, ma te se avesti lavorato 40 anni in fonderia vedi come ti ritrovi a 62 anni, poi magari ti rendi conto che non tutti fanno lavori che al massimo pososno portareti alla prostatie perchèp satai dseduto 10 ore in una sedia :sneer:
E' il discorso che facevo io qualche pagina, da una parte ha ragione hador perchè qualcosa nel sistema pensionistico va toccato perchè la nostra gen (millenials) FORSE FORSE si salva ancora e vedrà una pensione, ma quelli dopo di noi proprio no, dall'altra hai ragione te perchè vanno inquadrate determinate categorie di lavori usuranti ma usuranti davvero eh che possono IN CASO godere di sgravi all'età pensionistica.
Parlo dei sanitari, ma medici e infermieri dopo una certà età DEVONO andarsene perchè diventano pericolosi, si è FISIOLOGICAMENTE meno lucidi e meno reattivi e non sempre puoi compensare questa cosa con l'esperienza acquisita, per non parlare del fisico che ti abbandona proprio dopo decenni di questi lavori qui.
Non vedo per quale ragione in un sistema pensionistico di tipo contributivo 100% io non possa/debba andare in pensione quando i miei versamenti rivalutati non coprano la pensione per gli anni di vita residua calcolati prendendo a riferimento l'aspettativa di vita media per la mia età (non quella per i nati oggi eh, che è ben diversa) della pensione, visto che dati alla mano me la sarei profumatamente pagata.
Se individualmente sono in grado di sostenermi con quanto versato rivalutato, costringermi a lavorare altri 2-5-10 anni semplicemente perchè altrimenti non ci sono i soldi per pagare le pensioni di chi è andato eoni fa con il retributivo o con il misto è leggermente iniquo.
Se faccio la mia personale simulazione INPS con il contributivo, a 62 anni (2030) avrò un montante contributivo di 1.400k€. Tu dimmi perchè cazzo devo aspettare il 2036 (che probabilmente diventerà addirittura il 37 o 38) per andare in pensione. Senza fare conti complicati, semplicemente dividendo il montante per i 22 anni di vita media residua calcolati con l'aspettativa di vita attuale, solo coi miei versamenti copro un assegno annuale lordo di 63.600€.
Trovino delle soluzioni alternative per risolvere la questione che non siano far lavorare la gente fino a quando non è rincoglionita, ripeto, sempre ammesso che qualcuno li tenga a lavorare, perchè io tutte ste aziende private che vogliono tenersi i lavoratori quando hanno 65+ anni non le vedo. Per i lavori che non siano tenere il culo su una sedia il cutoff è ancora più basso, me li vedo gli impresari edili far lavorare la manovalanza di cantiere a 60 anni... ti tocca pagare 2 sessantenni per fare la quantità di lavoro che farebbe un ventenne.
Ah per inciso, già ora e sempre più via via che passano gli anni il cosiddetto tasso di sostituzione (% dell'ultima retribuzione percepita vs pensione) è ben lontano dal 100%, il mio calcolo fornisce un tasso di sostituzione del 55,7%. Quindi già adesso e ancora di più nei prossimi anni chi andrà in pensione non ha e non avrà l'assegno vicino agli importi dell'ultima retribuzione, e non di poco.
si ma non è perchè in italia l'inps è il pignattino dell'acqua santa dove tutti attingono soldi significa che in francia ( che magari so messi uguale eh non so stato li a guardare) devono stare a lavorare per tutta la vita come italia, anche sta storia di stare a fare il aprassita deve finire che è un discorso stupido, te fai l'infermiere parla un po con i tuoi coleghi di 60 anni che stanno ancora in corsia oppure fai na cosa va fermatri al rpimo cantiere che vedi e senti come stanno i manavoli a 60 anni che te lo dicon loro dopo 40 anni che sia alzano tutte le mattinme alle 5 coem so ridotti. ovvio come diceva incoma se fai un lavoro di tipo dirigenziale hai altri problemi che magari puoi sopperire con l'esperienza ma se devi alzare i fusti di cemento da 20kg oh non c'è esperienza che tiene il fisico raggiunge un limite eh.
io se non cambiano la legge ( ma non avro sto culo) nel 2033 penso di andare in poensione con buona pace di hador a 60 anni ,casa in roamnia ce l'ho se vedo le brutte che qui la pensione non mi basta :D( sempre se ancora esiste la romania e l'italia vedi mai )
Perché il contributivo non funziona come pensate che funzioni.
Col contributivo tu accumuli un capitale, che viene in qualche modo rivalutato nel tempo. Ma fai anche che viene investito bene, è abbastanza intuitivo capire come accantonando il 20%-30% dello stipendio per 40 anni tu non possa darti uno stipendio del bho 70% dell'ultimo stipendio per altri 30 anni. I soldi non bastano.
Quindi dove prendono i soldi? Dai morti. E più morti hai, più il sistema regge. :)
Diciamo che tu arrivi in età di pensione con 300k, a questi 300k viene applicato un tasso di conversione che determina il tuo importo annuale, fai il 5%. 5% di 300k sono 15k all'anno, che ti bastano per 20 anni (fai 21 o 22 se conti che comunque il resto resta investito).
Ora vedi dove va a parare sto discorso? Se tu vivi più di 20 anni la pensione te la pagano comunque non è che i soldi finiscono. Ma il fondo pensione va in perdita. Se invece muori prima, il fondo pensione ha un attivo che può usare per coprire le perdite di quelli che vivono di più.
Il 5% è calcolato dal sistema pensionistico in base all'aspettativa di vita media per mantenere l'equilibrio. Più l'aspettativa di vita sale (a meno di non aumentare l'età pensionabile) più il tasso deve diminuire. Ma diminuendo troppo poi prendi una pensione da fame.
Quindi a prescindere dal discorso dei retributivi che rendono il tutto ancora più costoso, il sistema DEVE essere un sistema collettivo per essere efficiente, e se l'obiettivo è ottenere almeno un tot di pensione all'anno, o si aumentano ulteriormente i contributi, o si aumenta l'età pensionabile, o si immettono soldi da fuori, o tutte e 3 le cose.
Ma non è che tu accantoni i tuoi soldi che sono tuoi e ci fai quello che vuoi, dato che ripeto se svuoti il tuo tesoretto la pensione te la pagano uguale
il problema non è quello che dici te hador il sistema pensionistico era stato pensato in un periodo in cui ( oltre a campa meno a quasi parati di eta pensione)gli occupati erano di piu dei pensinati, è questo uno dei problemi del nostro sistema pensionistico che non riusciamo con gli occupati a coprire in maniera adeguata le pensioni( o meglio ci riusciamo ma i soldi li usiamo anche per altro) tutto qui è per questo che mandiamo in pensione piu tardi, perchè mancano i soldi.
Il problema è che se dessero una pensione degna ha senso trattenere il 40% dello stipendio, non dandolo leva sta tassazione della merda e dai possibilità alla gente di avere uno stipendio degno e farsi un sistema pensionistico alternativo anche per chi ha uno stipendio di merda o è un monoreddito.
Tanto se il sistema pensionistico attuale non regge è inutile continuare a prendere per il culo la gente.