Ci sono su questo forum oltre a me ? E quanti,oltre a me, debellerebbero la chiesa cattolica, l'islam, l'induismo e religioni affini ??
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Ci sono su questo forum oltre a me ? E quanti,oltre a me, debellerebbero la chiesa cattolica, l'islam, l'induismo e religioni affini ??
non sono particolarmente credente e tantomeno praticante..pero' un minimo di tolleranza verso le altre religioni ci vuole :nod:
islam apparte :>
Essere ateo = voler "debellare" la chiesa cattolica e tutte le altre principali religioni?
Naaaah :)
wayne il 2 settembre esce il 6° giochino di yetisports :D
lo metti? :D
uppo in toto.Quote:
Originally Posted by Gate
ok, riformulo : quanti atei tra di voi hanno i maroni completamente pieni a causa delle pataccate che si fanno in nome della religione e a causa delle pataccate sessofobiche/progressofobiche proprie della religione sia cattolica che mussulmana (l'induismo lo tollero meglio...) ?
Bestemmio troppo per potermi definire ateo.
Pataccate di che tipo?
mah : iniziamo dalla politica italiana tutta inesorabilmente dipendente dalla chiesa, dalla istruzione italiana in cui si passano in giro gli opuscoli della moratti in cui si consiglia di rimanere "casti" fino al matrimonio (che inutile ministro), dal catechismo fatto in classe dalla prima elementare fino almeno alla terza media... dal papa che si "indigna" eticamente per la sperimentazione sugli ovuli fecondati e fa in modo che la legge segua un certo corso bloccando il progresso... e poi le statuette che piangono ? datemene una che la prendo a martellate subito, vedrete che poi la smette di piangere...
l'islam parla da solo alla tv : guardate che fanno quegli imbecilli kamikaze in nome di una religione in cui le donne sono state messe nell'ultimo anello della societa' come delle bestie, dove se bestemmi vieni condannato a morte, dove la donna non va nemmeno toccata perche' e' un atto "impuro" prima del matrimonio(non la sapevate questa vero ? ). Mi ricordo di una vicenda orribile al riguardo : un iracheno in italia che picchiava la moglie a sangue e rivendicava il suo diritto di farlo in nome di allah perche' lui era il suo padrone, e i suoi vicini che pensavano fosse una cosa giusta... puah...
io la penso cosi' : posso tollerare chi ha la fede e sente in cuor suo che c'e' un dio, ma non tollero la religione in se e per se, la ritengo inutile.
vabbe' e a me sta sul cazzo che c'e' gente che prende 10 milioni di euro per giocare un partita di calcio la domenica, eppure mica vado a protestare.
Il fatto di non tollerare certe cose va ben oltre l'essere ateo.
Per il resto, alla fin fine se fanno cosi' vuol dire che a qualcuno va bene
Secondo me c'è un errore di fondo, essere atei dipende dal fatto di credere in Dio o meno, non dal fatto di non tollerare le varie religioni esistenti...
La prova è che io posso benissimo credere in un Dio (non necessariamente il Dio cristiano) ed essere contro quello che fa la Chiesa o l'Islam perchè lo ritengo obsoleto / amorale / bigotto / eticamente sbagliato (per me) e così via, il che per certi versi è anche vero per quanto mi riguarda, però appunto non mi ritengo ateo perchè credo nell'esistenza di una "intelligenza superiore creatrice" che purtroppo non riesco a definire meglio ^^;
Quote:
Originally Posted by Defender
http://digilander.libero.it/serialworld/archnw.jpg
loro sanno :sneer:
THE TRUTH IS OUT THERE
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Originally Posted by Defender
la domanda che ho posto all'inizio del post e' : quanti atei ci sono qua in sto forum e quanti atei tra questi vorrebbero debellare le religioni, o meglio non proprio le religioni, ma le istituzioni religiose che ci marciano sopra ?
Non c'e' nessun errore di fondo, sto solo chiedendo quanti come me sono giunti a ZERO TOLLERANCE per certe cose. Scusa la precisazione.
E mi stanno sulle palle anche i giocatori di calcio che prendono 10 milioni di euro per giocare a calcio, che immensa stronzata, non fanno un CAZZO di utile/costruttivo e prendono piu' soldi di chiunque altro... e poi hanno anche il coraggio di lamentarsi tipo quel --------- (parolaccia a scelta) di VIERI(che viene a rompere i coglioni qua a milano marittima)
Queste sono cose che mi fanno chiedere : o quanta gente se ne accorge, a che punto siamo di "svegliezza" al mondo, quando si arrivera' a non vedere piu' ste pataccate. Con i soldi del calcio si potrebbero finanziare tante ricerche per tanti anni, si potrebbe trovare la cura per qualunque malattia esistente.... pensateci un po' voi se e' giusto... anche per sta roba cmq ZERO TOLLERANCE -.- .
si ma essere ateo e' molto diverso dall'essere NON TOLLERANTE
e' questo che non capisci :>
I credo in dio, ma non pratico. Ammiro tutti coloro che sentono la vera fede, e rispetto qualsiasi religione, dalla cattolica, alla buddista, dal grande serpente che regge il mondo all'islam (si, anche gl'islamici, che non sono quegli assassini/terroristi che adesso fa comodo dipingere per creare un nuovo nemico comune da odiare per l'occidente...). Tutte le strutture accessorie al puro e semplice culto, piene di strusciapanche, ciellini e affini servono solo per indottrinare e fare politica spicciola basandosi sul senso di colpa, quindi da cancellare.Quote:
Originally Posted by Alkabar
Alla prossima
Io non so se sono ateo. Non mi sono mai posto il problema di definirmi in questo senso. Perchè essere ateo significa avere una posizione rispetto all'esistenza di Dio. E io proprio non so se esiste un dio o no. E nemmeno posso saperlo.
Ma non ho alcun problema con le religioni. E trovo un po' ottuso credere di risolvere i problemi del mondo eliminandole.
Cio non toglie che le statuette che piangono hanno rotto i maroni.
Tutto il resto e giusto cmq ^^ .
Imho la tua malattia mentale, la stupidità, non è guaribileQuote:
Originally Posted by Alkabar
tornando al tema del thread, spero che dio esista.. quando schiatto voglio riempirlo di legnate
Io facevo l'ora "alternativa" a scuola..quindi non saprei :D
Tornando serio....la religione è il rifugio dell'uomo ottuso o del disperato.
Lo insegna la storia, l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa più grande di lui. Io sono il primo a non credere, anche se ho preso tutti i sacramenti, ma poi quando sto male o un mio caro sta male secondo voi che faccio?
:)
A parte la scarsa conoscenza generale della materia trattata, me compreso sia chiaro, credo che l'ostilità di base sia più rivolta verso le religioni istituzionalizzate che verso le fedi che esse dicono di rappresentare, tutte, dal puro punto di vista filosofico, archetipi escatologici positivi difficilmente non condivisibili.
Shub, sono d'accordo che spesso la "religiosità" viene usata ad arte da papocci e zipre di ogni colore e latitudine per sfruttare la gente disperata o incredula di fronte alle domande angosciose che la vita porta, però quella che fai mi sembra un generalizzazione eccessiva. Ecco l'unica cosa in cui ho "fede" e' proprio evitare di fare di tutta l'erba un fascio, e di proporre "ismi" ideologici che schiacciano il dubbio, unica vera garanzia di libertà nell'uomo.
Ciao.
Esiste un Dio/dio ?, cito Woody, se mai esiste un Dio è un disadattato.
Il massimo che sai fare e' scrivere delle offese su un forum, per questo motivo non sei maturo e sei un perdente.Quote:
Originally Posted by Erfico
E non mi tirare fuori la storiella di daoc e bla bla bla e io c'ho la gilda competitiva e bla bla bla, qua siamo in una parte di forum in cui si mettono le proprie opinioni personali e si parla.
Non ho mai visto nessuno a parte te, in questa area di forum, scrivere delle offese verso un altro utente a meno che non si siano scornati su due modi di pensare opposti per un problema che sentono loro, il che presuppone un ragionamento da tutte e due le parti.
Analizziamo il tuo messaggio di risposta : un offesa e una battuta poco divertente. Quello che dimostra la propria stupidita' non sono io quanto meno.
Ti sfido,se ne hai le palle, a fare un ragionamento senza offendere qualcuno, un ragionamento serio su come tu la pensi sul mondo, su quello che succede tutti i giorni, sui tuoi ragionamenti quotidiani.
E lascia stare daoc, qua si parla faccia a faccia, i giocattoli lasciali a casa grazie.
io non voglio risolvere i problemi nel mondo asd. Voglio solo che prima o poi tutte quelle inutili istituzioni di raccordo tra l'uomo e dio, vengano eliminate. Ripeto, d'accordo la fede, d'accordo il dio immenso, onniscente e onnipotente, ma non sono d'accordo con la roba di mezzo, tutto qua, niente di legato ai problemi del mondo.Quote:
Originally Posted by ghs
Magari bastasse buttar giu la chiesa cattolica. Pero' e' vero che in italia la chiesa cattolica pone dei veti etici alla ricerca, e' vero che a causa della chiesa cattolica rimaniamo indietro, perche' chi guida l'italia non ha il coraggio di fare una serie di cose a causa della forte presenza della chiesa.
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Originally Posted by Gate
quello che non capisci tu e' che io sto chiedendo : quanti altri atei come me sono anche con i maroni pieni delle istituzioni religiose ? o meglio quanti altri atei come me sono anche arrivati a un punto di non tolleranza verso le istituzioni ? Faccio notare la parola "istituzioni" non "fedi", verso la fede sono tollerante, qualunque sia il tipo di fede (un mio amico crede alla fave volanti, non gli dico mica nulla sai :rotfl: )
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Originally Posted by Erfico
A me pare che l'unica cosa stupida in questo 3d sia il tuo reply, spero che non valga per la persona che ci sta dietro, dato che non ti conosco.
X alka : mah io penso sia una generalizzazione quella che fai.
Io sono ateo come te, però non faccio di tutta l'erba un fascio, non tutte le istituzioni religiose di "raccordo" tra l'uomo e dio sono negative.
Sono piene di contraddizioni, questo è vero, però, se prendi almeno le istituzioni cattoliche (per le altre non lo so), queste si impegnano ad aiutare la comunità. Capisco che potrebbe esserci un organo sostitutivo dello stato, ma non è tempo ancora.
Penso che il tuo messaggio nasca sopratutto dalla questione del "velo" in Francia : affermare la completa laicità dello stato non può essere fatto in modo immediato, buttando giù tutto, orchescamente.
Ci vuole il suo tempo per ogni cosa, e allora si arriverà davvero a vedere quello che tu vorresti ora :
uno stato non legato alla religione nelle sue scelte politiche, improntato alla ricerca e al progresso. Solo che questo non accadrà ne tra 10 ne tra 50 anni.
x i calciatori sono completamente d'accordo. :swear: :swear: :swear:
eddaie con la storia delle generalizzazioni, e' un mio punto di vista e chiedo chi oltre a me c'ha sta avversione per le istituzioni religiose, oltre ad essere ateo tutto qua.Quote:
Originally Posted by ArrotadeBastard
Va beh nel resto si siamo abbastanza d'accordo. La causa scatenante di questo post e' proprio la questione del "velo" in Francia. Proprio a tal proposito voglio dire che secondo me e' una mossa azzardata, ma giusta, e' ora che lo stato prenda le distanze dalla chiesa. Anche se spero ci metta meno di 50 anni a prenderle completamente :).
O più probabilmente, è l'etica stessa che pone dei veti alla scienza. L'etica degli scienziati o delle istituzioni permette di non spingerci troppo oltre. E' sicuramente influenzata dalla "religione ufficiale", ma come componente culturale.Quote:
Originally Posted by Alkabar
Se hai qualche esempio di veto etico introdotto direttamente dalla Chiesa cattolica postalo: conta che in Italia il problema nella ricerca non è certamente la Chiesa...
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Originally Posted by Alkabar
ateo e' colui che non crede in nessun dio, quindi tu non tollerando gli "eventi" di altre religioni dimostri solamente che ci credi ma non appoggi :> altrimenti te ne sbatti.
beh.. niente di piu' facile pastorius, l'ho anche scritto su : ricerca sulle cellule staminali prodotte negli ovuli fecondati. Li la chiesa ci si è messa con tutte le forze,e ha convinto i politici che hanno limitato le possibilità di ricerca in questo campo. Negli altri paesi europei sono più liberali al riguardo.Quote:
Originally Posted by Pastorius
Certo è vero che tanto anche senza il veto, in italia siamo al terzo mondo nella ricerca, quindi non si sarebbe combinato nulla... ma secondo me a un certo punto etica o non etica si deve andare avanti(fondi per la ricerca permettendo). Penso che tu lo sappia : l'etica dipende fortemente dal constesto in cui ci si trova (concetto foierbacchense per gli appassionati di filosofia) , dalle tendenze della società, ma sopratutto dai suoi bisogni. Spesso sembra che però (parlo dell'istituzione cattolica) la chiesa cerchi di porsi come una diga per contenere il progresso nonostante i bisogni della società: la clonazione dell'uomo fa discutere e farà discutere molto a lungo nei prossimi anni, in quanto è una nuova frontiera che prima o poi verrà raggiunta, così come i problemi etici inerenti alla emergente e sempre più fondamentale robotica.
Metti per esempio(parlando di etica) che puoi automatizzare un'intero settore dell'industria, mossa che ti permette, da imprenditore, di poter licenziare 20.000 dipendenti : pensi che l'imprenditore si faccia degli scrupoli ? pensi che sia poco etico fare il salto tecnologico, pensi che l'ingegnere che ha progettato l'impianto se ne preoccupi ?
Secondo me no, il cambiamento va fatto comunque, non si puo' stare fermi fissi in un punto con una pietra di 600 kg al piede, prima o poi qualcun altro decidera' di fare il passo prima di noi.
Le regole di comportamento che rientrano sotto il minimo comun denominatore del termine "etica" andrebbero utilizzate solo di fronte alla creazione di una possibile arma (esempio celebre : Fermi di fronte al suo lavoro che decide di bruciarlo perche' ha compreso di aver creato uno strumento di distruzione di massa molto efficiente), o quando si puo' nuocere alla salute di un essere vivente. Del resto dove non ce n'è bisogno e' inutile (controproducente) infilarcela per forza.
no non forzare, ora stai facendo un salto logico.Quote:
Originally Posted by Gate
Non tollero perche' a causa di una serie di eventi sono arrivato all'intolleranza, non ho alcuna fede, sono ingegnere informatico (permettetemi di definirmi cosi', tra un mese e mezzo ho la tesi quindi ho gia' praticamente finito) e vedo l'universo in modo assolutissimamente causale e matematico. Non credo in nessuna entità superiore.
Ti ripeto gate : non ho nulla contro la fede, sto solo chiedendo chi oltre a essere ateo, ha anche raggiunto una posizione radicale in cui non tollera più il vecchiume delle istituzioni religiose. Questo perche' nel mio gruppo di amici in real piu' o meno nessuno tollera piu' le istituzioni religiose, e in luce di quanto sta avvenendo ora in Europa (Francia sopratutto), mi stavo chiedendo quanti altri in giro vorrebbero che le cose cambiassero radicalmente.
Per radicalmente intendo : stato non dipendente dalla religione dominante, istruzione non dipendente dalla religione dominante, ricerca e sviluppo non dipendente dalla religione dominante. Secondo me si potrebbero fare significativi passi da gigante se lo stato agisse solo in base alla razionalità e alla convenienza delle scelte.
p.s. a quanti di voi nelle ore di religione a scuola hanno fatto catechismo, piuttosto che informarvi sulle altre religioni ??
Non voglio introdurre argomenti forse troppo grossi da discutere qui, ma c'è da attenersi alla realtà.
Sinteticamente, saltando molti punti interessanti: è vero che le maggioranze religiose influenzano gli indirizzi politici degli stati, ma gli stati non nascono oggi. Uno stato nazionale particolare è il lungo prodotto di un'identità culturale. In ciò che definisce e determina una cultura trovi anche la religione. E non puoi cancellarla. Non si può (purtroppo o per fortuna) considerare la mente umana (e ciò che costruisce) come "tabula rasa", come il buon John Locke voleva fossero i bambini.
Non sei il primo che spera nella fine delle religioni e molti dei tuoi predecessori avevano buoni motivi per farlo, ma ogni volta ci si è confrontati con la Storia e col modo in cui le cose procedono. Non è possibile impiantare un nuovo tipo di stato, perfetto, ovunque, per tanti motivi che (sempre per non perturbare la quiete di chi scrive qui) non affronto e che sarebbe meglio approfondire appena ci si avvicini a questi problemi.
Da ultimo, la cosa francese: in uno stato moderno, liberale e democratico, preferisco vedere che ognuno professa la propria fede nei modi che ritiene opportuni, fino a quando non trasgredisce leggi o non lede diritti altrui.
Lo stesso John Locke di prima, quello della tabula rasa, ha scritto "Lettera sulla Tolleranza". Non è una cattiva lettura.
Quote:
Originally Posted by ghs
il punto e' che avendo frequentato il liceo scientifico prima di ingegneria, io ho questa tua stessa formazione e so anche di cosa stai parlando, lettera sulla tolleranza compresa. Oltretutto al liceo scientifico il progetto in cui fummo coinvolti riguardava nel biennio proprio la tolleranza.
La storia di una nazione va sempre considerata (tema della memoria) e' chiaramente giusto.
Non si parla di dimenticare, si parla di non tollerare gli inquinamenti tra fede e razionalità : applichiamo il rasoio di ockham (esiste da 1000 anni questa teoria) la teoria migliore in una scienza (sia essa la politica,la matematica, la medicina o quant'altro) è la teoria minima che serve per spiegarla, tutte le ridondanze vanno eliminate. Sono queste ridondanze che come ingegnere informatico (nel futuro immediatamente prossimo per i pignoloni) non riesco a tollerare. La religione resti religione e che le istituzioni religiose tengano il loro posto dico io.
Posso tollerarle come umanista, ma come razionale non ce la faccio più, capisco l'ispirazione che puo' dare la fede e l'ispirazione che ha dato a ogni stato, ma ora si sta affermando con forza estrema la razionalita' umana ed è il sentimento a ispirare l'uomo, il sentimento che nasce dalla "conoscenza". Mettere un freno alla conoscenza e' come mettere un tappo a un vulcano che sta per esplodere (krakatoa).
finisco parlandoti di foierbach, che sono sicuro avrai presente (volevi parlare della teoria dello stato di hegel prima ?) : foierbach riteneva che dio e di conseguenza le religioni altro non fossero che l'espressione delle speranze umane e della paura umana, nel senso che nel concetto di Dio si ripone la speranza di continuare la vita dopo la morte, nel concetto di Dio si pone la speranza di essere protetti dalle incognite della vita.
A mio parere Dio altro non e' che una meta a cui l'uomo sta cercando di tendere, una speranza arcaica insomma, e lo stesso foierbach non la pensava diversamente (fondatore dell'antropologia moderna, piu' o meno se mi ricordo bene).
Oddio, sono appena tornato a casa e mi fai parlare di Feuerbach...Quote:
Originally Posted by Alkabar
Non è all'idealismo tedesco che mi riferivo, nè nella sua forma Hegeliana, nè prendendone la sinistra di quel mangiapreti di Feuerbach, che, sì, più o meno sosteneva quello che dici tu: ciò che noi diciamo di Dio (i suoi predicati) è ciò che il nostro desiderio produce. Questo significa mettere Dio nel trascendente e assoggettargli l'uomo (e lì sta un'idea di religione abbastanza simile alla tua), ma lo stesso Dio non è altro che "estraneazione" (termine hegeliano) dello spirito dell'uomo. In parole molto spicciole è infinito contro finito. Infinito nel finito. Solo in questo senso Feuerbach intende la teologia come antropologia; non è che lui sia il padre dell'antropologia moderna.
Però è lo stesso Feuerbach a fondare un certo nuovo umanesimo (che poi molti chiamano Umanismo, solo perchè in filosofia ci si diverte a giochicchiare con le parole) rinnovato quando fa dell'uomo, nella sua interezza e carnalità, il centro dell'indagine filosofica e fa del cristianesimo non più una religione fideistica, ma un ambiente etico e moralizzante. Per Feuerbach, ogni religione è fondata sull'errore, ma è presente e del tutto umana, nel senso che "appartiene" all'uomo, è cosa sua e ne governa il rapporto con l'infinito.
Non è a questo pastrocchio di farneticazioni tedesce intorno allo spirito che mi riferivo, ma, visto che ci siamo, non sarebbe male rileggere, confrontandole sulla religione, "lettera sulla tolleranza" di Locke e "l'essenza del cristianesimo" di Feuerbach: da subito, si può dire che Locke si occupa delle conseguenze civiche e sociali di discriminazione e fanatismo religioso, l'altro teorizza sulla natura di Dio e della religione.
Sicuramente noti anche tu una differenza di interesse per il mondo contemporaneo.
A proposito di "l'essenza del cristianesimo", con lo stesso titolo esiste un libro di Adolf Von Harnack che, nonostante non sia stato scritto ieri (1900...), può essere utile a chi voglia farsi un'idea di cosa realmente sia e sia stato il cristianesimo.
Sarebbe anche divertente (almeno per me...) parlare del "rasoio di Ockham", ma sto scrivendo decisamente troppo e troppe cose poco interessanti e ho parecchio sonno ora.
Comunque, visto che pare tu tenga molto a stare tutto nella tua ingegnerinformaticità, prova, da buon giovane scienzista (è inventato, ma calza), a mettere in discussione ciò che credi sia corretto. Questo fa la scienza; non si limita a escludere ciò che non è spiegabile (come fa Ockham, che non fa altro che fondare una buona prassi metodologica).
Buonanotte.
Ottimo il consiglio finale. E ottimo il reply in generale. Che studi di bello ?Quote:
Originally Posted by ghs
p.s. ingegneria informatica e filosofia vanno di pari passo ultimamente, piu' recupero quello che ho dimenticato e meglio è eheheh.
Ti sbagli.Quote:
Originally Posted by ghs
La religione è stato il perno per la stragrande maggioranza degli eventi passati.
Guarda le guerre, i massacri che si sono fatti nei "secoli bui", tanto per citare 1 momento storico.
Specialmente in Italia il regno pontificio era una presenza costante e non solo sotto il profilo spirituale ma anche militare e politico.
La religione muove le masse, cambia le menti e plasma il futuro di uno stato.
Guarda i paesi islamici di oggi, dove i pochi ricchi e "moderni" mussulmani convivono con l'ottusità di un islam imparato a memoria. Letto in un modo assurdo, a detta di chi l'Islam studia, distorcendone i suoi dettami, una religione che dice "uccidi chi non crede, tortura gli infedeli" è una religione che non ha diritto di esistere in un mondo "moderno".
Ma loro non stanno facendo ne più ne meno di quello che "noi" cristiani abbiamo fatto circa 1000 anni fa in Europa.
La religione è stato, è e sarà il perno degli eventi mondiali ancora per molti anni. Le società più "moderne" stanno sempre più spostandosi su posizioni "ateiste", ma chi ancora si trova nelle stesse condizioni nostre di 100-200 anni fa, sta semplicemente ricalcando le nostre orme.
Saluti a tutti.
Vero.Quote:
Originally Posted by Shub
Probabilmente per motivi contingenti, non per natura della religione stessa, ma, visto che non abbiamo altra storia, è ragionevole dire così.
Ma si possono fare alcune precisazioni.
Le religioni a cui ci riferiamo di solito sono tre: cristianesimo, islam, ebraismo. Tre modulazioni dello stesso corpo di tradizioni, una con una forte caratterizzazione di chiusura etnica (l'ebraismo), le altre due dedite alla conquista. La nostra storia, la storia europea, è il campo di gioco di queste tre grandi religioni, ma ne esistono altre. Allora conviene chiedersi non tanto cosa sia "religione", quanto piuttosto quale sia il reale rapporto fra religione e potere e se in tutti i casi si è manifestato nello stesso modo. E quale sia la radice di questo rapporto.
Cioè: se si deve o si vuole essere intolleranti, se si deve o si vuole opporsi a qualcosa, lo si faccia con ciò che ci da fastidio nello specifico, non con un concetto generale come "la religione". Essere contrari a qualcosa di così diffuso, così diverso e così interno alle storie dell'uomo è essere contrari a nulla.
Allora può avere un senso, per esempio, un rancore non verso la religione cristiana, ma verso la politica cristiana, recente o passata, che è altra cosa.
E se è vero che la religione (per i soliti motivi di cui sarebbe troppo lungo parlare qui) penetra le menti e indirizza le volontà, in quale momento della storia, anche prima dell'avvento delle religioni forti o lontano da esse, il movimento delle masse è stato privo di condizionamenti e imposizioni?
Non c'è nulla, nella storia delle religioni, che sia diverso da ciò che si trova nella storia delle masse, semplicemente perchè i grandi movimenti (religiosi e non: si pensi al facile esempio della rivoluzione francese) si comportano più o meno tutti secondo le stesse inevitabili logiche.
Quindi: si consideri pure l'assurdità di certe posizioni delle chiese, si manifesti un dissenso, si discuta, si verifichi. Ma perchè chiudersi nell'intolleranza?
Alkabar, studiavo filosofia.
L'ignoranza delle masse ha facilitato lo strapotere delle religioni. Dalla cristiana, alla mussulmana e si anche ad altre religioni meno "conosciute" o vicine a noi, come l'induismo e il buddismo.
In India la gente è suddivisa in caste, il Nirvana lo si raggiunge comportandosi in un certo modo in più vite, ma intanto la gente muore perchè patisce la fame e non può uccidere le vacche, in quanto animali sacri. Ci sono gli intoccabili persone che non esistono.
Ricordatevi poi cosa è successo in Nepal, l'invasione e il sistematico sterminio di quel popolo. Tutto il mondo è paese, la religione è la molla o la scusante per scatenare guerre o persecuzioni.
L'intolleranza verso certe religioni è la normale reazione agli eventi degli ultimi 20 anni.
Palestina//Israele, Libano, ex Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Algeria, Sudan, Ruanda, Cecenia, Russia e Usa sono tutti paesi toccati da guerre, atti terroristici e genocidi perpetrati in nome della religione.
Caso strano la religione principale in questi stati è l'Islam quindi è normale che vi sia timore, paura, rabbia, odio e intolleranza verso coloro che sono mussulmani.
Com'è normale che il Papa abbia chiesto scusa per i massacri che la chiesa cristiana ha sistematicamente fatto per secoli.
Non scopriamo niente di nuovo, non sta succedendo niente di nuovo. La storia è una serie di flussi e riflussi, adesso sta capitando quello che successe circa 1000 anni fa, solo che il mondo è diverso, adesso tutti sanno tutto grazie alle informazioni TV, radio e via internet.
Io poi ho le mie personalissime idee e intolleranze, non credo siano di pubblico interesse ma sono molto come dire...da legge del taglione. Se ci si scandalizza bhè...posso dire solo una cosa.
L'ignoranza e la stupidità dei secoli passati dovrebbe aver insegnato all'umanità come evitare di ripetere gli stessi errori, invece stanno rifacendo lo stesso, quindi non do a coloro che li fanno alcuna scusante.
Saluti
La discussione e' interessante, volevo solo che vi aggiungeste una componente piu' "illusa", forse, sulla oltremondanita' della religione:
Concedendo ai prelati il beneficio del dubbio, dobbio ricordarci che quando chi crede nei "diritti umani sulla terra" si oppone alla religione perche' fa "soffrire" i corpi per ottant'anni, i religiosi si oppongono alla scienza perche' fara' "soffrire" le anime fino alla fine del mondo.
..ihc'
Un ti ho capito, sarà che sono incasinato a lavoro. Puoi articolare meglio il discorso plz?
osservate tutti la religione dal punto di vista del terreno. Quello che rende impraticabile un ragionamento logico-scolastico con chi argomenta religiosamente e' la fede e quel che ne consegue, ovvero l'ultraterreno.
Chi non crede da' la priorita' alla liberta', all'uguaglianza, a diritti umani che nascono e finiscono su questa terra. Il suo "nocciolo" di giusto e sbagliato ha a che fare con il giusto e sbagliato _qui e ora_ ... e lui vuole che tutti i suoi simili godano dei diritti che crede giusti.
Ammettendo la buona fede, lo stesso fa il religioso, che pero' da' la priorita' al giusto e sbagliato ultraterreni.
Ecco il vero problema del rapporto fra religione e società: il rischio di impoverimento critico che fa capolino ogni volta che ci si trova a fare i conti con la fede. Il che non è necessariamente negativo, ma è ciò che rende difficilmente comprensibile a una parte il comportamento dell'altra.Quote:
Originally Posted by ihc'naib
Esatto.. pero' ha poco senso, pensando quello che dico io e quello che dici tu, arrabbiarsi perche' i religiosi fanno quello che fanno. Sarebbe come se un cane si ritenesse offeso perche' un gatto gli parla miagolando...
ihc'