Ma a parte la campagna elettorale sfegatata che stanno facendo Barack Obama e la Clinton, esistono dei programmi di governo? O almeno dichiarazioni di uno dei due sulla politica ambientale, estera o interna?
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Ma a parte la campagna elettorale sfegatata che stanno facendo Barack Obama e la Clinton, esistono dei programmi di governo? O almeno dichiarazioni di uno dei due sulla politica ambientale, estera o interna?
Per adesso è inutile (o quasi) parlare di programmi di governo. Per adesso le loro campagne si concetreranno sull'acquisizione di consensi in seno al bacino di elettori democratico (si devono svolgere le primarie). Subito dopo verranno svelati possibili programmi di governo.
Per adesso i singoli candidati fanno comizi su comizi o fanno semplice presenza a eventi organizzati da membri dello stesso partito (letto su un articolo dell'Economist che c'è un deputato di colore della Carolina del Sud che ha notevole importanza e un suo appoggio ufficiale ad un determinato candidato può permettergli una vincita schiacciante all'interno del suo distretto o persino dello stato stesso). Onestamente ci capisco poco anche io (e ciò è grave considerato che mi dovrebbe arrivare tra un pò la lettera per votare alle presidenziali :/).
vincerà Obama come Palmer in "24" :metal:
Dal poco che sapevo il finanziamento ai "partiti" è privato, il tra virgolette è perchè sempre dal poco che ricordo il partito, repubblicano o democratico che sia, in 2 parole nn esiste, e quindi i finanziamenti sono direttamente rivolti ai candidati.
Quì termina la mia cultura sul sistema americano
Allora a detta di mio padre:
Negli USA i candidati vanno "in piazza" a chiedere fondi. Lo Stato non finanzia in alcun modo i vari candidati. Il discorso in sè è alquanto grande perchè i candidati (come detto da Warbarbie) sono finanziati da privati o più precisamente dalle Lobby, cioè i gruppi di interesse. Le lobby spesso e volentieri finanziano entrambi gli schieramenti (Democratici e Repubblicani), esempio eclatante è l'NRA (National Rifle Association, per maggiori chiarimenti vedersi "Bowling for Columbine"), la lobby dei petrolieri e così via. Poi vabbè c'è Soros (magnate che finanzia un imprecisato numero di candidati liberal, mi sembra sui 700 o roba simile).
Crepa. :rolleyes:
Vabbè non è che sia proprio fuggito, ma dopo essersi laureato in architettura a Yale ha vinto una borsa di studio per l'Italia (Roma per la precisione) e da lì non è più voluto tornare indietro. Gli USA da viaggiare e visitare sono un bellissimo paese, molto vario, ma se vuoi andarci a vivere devi considerare il sistema USA un sistema molto "duro" e poco ospitale. Poi vabbè questa è l'impressione che mi ha trasmesso mio padre :).
Vabbè ciò è successo sulla 50ina di anni fa :), mio padre lavorava ovunque (tutto il globo, per intenderci) ma la sua residenza non era New York, ma Roma. La realtà americana è dura, non è tutta rosa e fiori. Solo se miri a livelli elevati (ricerca o posti dirigenziali, manageriali) puoi trovare un ambiente più o meno ospitale.
Mio padre mi ha suggerito di finire gli studi qua in Italia e tentare la carriera o in Australia o negli USA (con eventuali agganci in famiglia).
Il discorso sugli Stati Uniti è un discorso ampio, ampissimo, ci vorrebbero pagine e pagine per discorrere sui vari aspetti (positivi e non) che la caratterizzano.