Più che altro ha fatto i più fedeli, ma anche i più infantili, il punto di forza dei primi due è sicuramente Richard Harris che aveva afferrato perfettamente la natura di Silente, al contrario di Michael Gambon che lo interpreta come se fosse un ultra novantenne in preda a frequenti crisi di nervi.
Per me il problema in ogni caso resta sempre la sceneggiatura, vengono date per scontate cose che potrebbero essere spiegate con due battute, cose essenziali per me.
Ad ogni modo se stiamo a cercare altre pecche l'Harry scelto recita con la credibilità di un mazzo di sedani.