http://www.repubblica.it/2008/06/sez...a-spoleto.html
è così assurdo da parte di un'azienda richiedere risarcimento?
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http://www.repubblica.it/2008/06/sez...a-spoleto.html
è così assurdo da parte di un'azienda richiedere risarcimento?
la morte è sempre tragica in ogni suo aspetto, in questo caso c'erano delle lacune nella sicurezza (da quanto detto al tg) ma l'azienda ha valutato la negligenza di qst operai, la stessa che li ha portati alla morte (l'uso della fiamma ossidrica nn era richiesto ed anzi era ritenuto "pericoloso").
Ora bisogna mettere sulla bilancia le 2 cose: la scarsa sicurezza dell'impianto e la negligenza degli operai ed è probabile che qst giustifichi la richiesta dell'azienda...
bel dilemma... una morte non ha prezzo.. da un lato direi che se son morti x loro negligenza in fin dei conti la punizione è stata già la massima possibile... rigirare ulteriormente il dito nella piaga mi sembra proprio insulso.
PErò c'è anche da dire che causa la loro negligenza (sempre che tutta sta negligenza sia stata dimostrata oltre ogni dubbio eh), che l'azienda è andata in fumo, i danni estremamente ingenti.. e qualcuno dovrà pur pagare per questo problema.
Boh... non saprei proprio, ma in linea di massima non son d'accordo. Fossero vivi non ci penserei due volte a torchiarli, ma cazzo sono morti. E poi dio bono, un minimo di lucidità e buon senso: 35 milioni di euro ripartiti su 4 famiglie?!?! se arrivano tutte e 4 a darne 1 o 2 è già tanto, ma che cazzo pretendono quei deficienti, che si mettano a stampre soldi giorno e notte?
Penso che serva solo come deterrente finale...
Alla fine si accordano dicendo "Non vi facciamo pagare ma voi rinunciate a fare appelli .. contro giudizi e cavolate varie per dimostrare che i soldi ve li dobbiamo dare noi" :)
E' un po' come fanno le case discografiche quando ti beccano che scarichi musica... ti chiedono dei danni della madonna e poi fanno "dacci 300€ e siamo pari" :D
in linea di massima... si, potrebbe.
Ma qua si parla fin da subito di responsabilità degli operai nell'accaduto.
LE famiglie han ben poco da far causa quando la realtà è questa.
Poi sai i giornalisti han molta fantasia e noi al momento sappiamo ben poco sui fatti reali.
Io starò fra le nuvole ma se in azienda mi dicono di non fare una cosa perchè pericolosa io non la faccio, siamo davvero sicuri chequelli abbiano trasgredito a un divieto tassativo?
PEr scatenare un disastro simile devono aver fatto veramente una porcata colossale, degna di uno che si fuma le sigarette in un impianto petrolifero :D
Magari l'azienda che aveva il subappalto aveva un qualche tipo di assicurazione.
è sbagliato chiedere agli operai il risarcimento.
La ditta danneggiata deve rifarsi sulla danneggiante. Sarà poi questa, se lo ritiene il caso, a rifarsi sui propri operai (o sulle famiglie)
Non ho parole... anzi ne avrei molte ma probabilmente mi prenderei un BAN di dimensioni cosmiche...
io credo non sia umanamente ammissibile, poi è una mia opinione eh, probabilmente bisognerebbe provare a trovarsi sia da un lato che dall'altro, però credo che la possibilità d'errore sia contemplata, evidentemente se con un errore scoppia l'azienda la responsabilità non è di chi commette l'errore, o meglio non è solo sua ma anche del sistema che doveva prevedere tale possibilità.
Lavorando con materiali tossici e pericolosi potrei farvi diversi esempi.
Beh insomma cos'è l'esano lo so fin io e che non è il caso di andarci con la fiamma ossidrica è assolutamente ovvio.
Mettiti nei panni di chi ha fatto un azienda in chissa quanto tempo etc e si vede volare via 35 milionicini di euro perchè qualcuno ha pensato di usare una fiamma ossidrica in modo inopportuno... Così da un giorno all altro 35 milioncini ...
beh calma quei 35 milioni li sono quanto vogliono loro... non è il valore reale degli impianti andato in fumo.
E questo è già sufficiente a rendere del tutto insulsa la richiesta.
Inoltre sono più che certo che ci sia un'assicurazione che copra sugli incidenti in tali impianti... cazzo mica stiamo parlando di un reattore nucleare!
sai perchè nelle presse ci sono due tasti? per evitare che la stenchezza, o un errore di distrazione ti permettano di azionare la pressa mentre hai il braccio sotto, eppure pur sapendo che se lasci il braccio sotto la pressa sicuramente lo perderai molti lo facevano ugualmente. Quindi per evitare che un gesto stupido dovuto a distrazione ,stanchezza o stupidità potesse creare gravi incidenti hanno pensato a come rendere la macchina inoffensiva a prova di stupido.
Spesso si danno per scontate cose perchè le sappiamo, ma non si ha un vero e proprio regolamento da rispettare per situazioni particolari.
Qundi bisogna rendere un ambiente il più sicuro possibile , perchè l'errore umano dev'essere sempre contemplato, solo facendo così riduci al minimo i rischi per i lavoratori e di conseguenza anche per l'azienda.
Ovviamente a tutto c'è un limite, non devo mettere per regolamento che è vietato investire i colleghi con il muletto, mi pare abbastanza evidente, però posso mettere per regolamento quello di andar piano con il muletto, e anzi aggiungo l'obbligo di suonare il clacson ogni volta che si gira un angolo, per ridurre al minimo il rischio.
Quell'ambiente non era evidentemente sicuro, e nessuno di competente si è preoccupato di seguire i lavori.
Respira un attimo e prova ad attivare 2 sinapsi...
Secondo te è anche lontanamente credibile che se qualcuno dice ad un operaio che è in una zona in cui ci sono gas infiammabili e c'è rischio di esplosione quest'operaio accenda una fiamma ossidrica?
Non ti chiedo di sforzare troppo le tue meningi.. respira con calma, rilassati e poi pensa...
Non stiamo discutendo di un caso in cui un edile cade da una impalcatura senza casco e muore, in cui ci possono essere dubbi sulla responsabilità....
Stiamo discutendo dell'accendere una fiamma ossidrica in un ambiente in cui ci sono gas infiammabili...
dubito che 4 operai decidano bellamente di suicidarsi, la gente va informata sulla sicurezza, sui pericoli ecc, e chi non lo fa dovrebbe essere accusato di omicidio colposo, non chiedere i danni...
Ma poi scusate, non vengono risarciti dall'assicurazione?
spesso vedo operai aggirare i sistemi di sicurezza, lo so, è assurdo, ma lo fanno.
e sono sicuro al 100% che gli è stato più volte detto di non farlo.
attenzione taro, c'è caso e caso, io fornisco ai magazzinieri tutto il materiale anti acidi e antigas per la sicurezza, il regolamento prevede che indossino tutto l'occorrente a seconda dei lavori, e se non lo fanno prendono la cazziata, se poi in una situazione non indossano il teriale di sicurezza e rimangono invalidi allora in quel momento posso darti ragione.
Nel momento in cui io prendo un prodotto altamente infiammabile, e non informo il magazziniere che quello dev'essere maneggiato in un certo modo e sto qua lo mette nel piazzale al sole e salta per aria la responsabilità è anche mia.
io ti parlo di macchine come le presse, che hanno 10mila controlli di sicurezza, dove spesso capita di vedere l'operaio che li aggira (anche in modi fantasiosi) per stare più "comodo".
parlando anche di altro, l'altro giorno in un cantiere parlavo con un vecchio muratore di sicurezza e mi ha detto che una volta, anche se praticamente non c'erano misure di sicurezza, in percentuale c'erano meno morti, secondo lui perchè una volta il muratore andava a dormire alle 9 e si svegliava alle 5, mo vede i ragazzetti che lavorano con lui svegliarsi sempre alle 5, ma che escono la sera, lavorando assonnati e con i postumi di sbronza della sera prima.
oh, quella è l'opinione di uno che fa il muratore da quando parla in pratica, sigaretta sempre accesa, birra sempre a portata di mano, diciamo bello verace.
no ma su questo siamo d'accordo, però non facciamo di tutta l'erba un fascio, quella della pressa m'è venuta in mente perchè io stesso ho visto persone che bloccavano uno dei due tasti con il nastro isolante, così potevano fumarsi la sigaretta facilmente mentre pressavano.
Quello che voglio dire e che capita altrettanto spesso che gli ambienti di lavoro sono pericolosi , pericoli che vanno oltre le norme antifortunistiche "normali", questo succede spesso perchè i responsabili della sicurezza aziendale sopravvalutano le conoscenze degli operatori.
Si, succede. Esci dal mondo dei bei libri sul lavoratore ideale nel paradiso del lavoro.
Non hai idea evidentemente, di quanti operai ignorino volutamente i sistemi di sicurezza perché "Eh ma sono scomodi, poi con quella roba addosso c'ho caldo e mi muovo male".
Poi volano giu' da un tetto, o gli sbatte in capo una trave, e tutti a gridare PEEEEEH LE AZIENDE SFRUTTANO SENZA SICUREZZA PEEEH...
Di fronte a me stan costruendo un grattacielo, sarà over 30 piani. Ci sono i cartelli di sicurezza OVUNQUE. E non c'è un operaio, e non è un modo di dire, non ce n'è fisicamente UNO che porti il cazzo di caschetto protettivo o l'imbragatura per lavorare a 40 metri d'altezza.
Quindi, prima di dare per scontato che questi operai non abbiano fatto una cazzata, vacci cauto, fidati. Perché purtroppo è documentato che la maggior parte degli incidenti sul lavoro avviene perché il lavoratore ignora volutamente le misure di protezione... un po' come chi non mette la cintura in auto perché fa troppo caldo e si sente costringere sul sedile (chi di voi non ha mai sentito sta scusa alzi la mano).
son d'accordo jarsil, però sai meglio di me che accade anche il contrario...
faccio un esempio accaduto non molto tempo fa in italia, omettendo nomi e cazzi e mazzi...
un magazziniere ha inforcato sbadatamente un fusto di persolfato nel magazzino, è scoppiato per aria lui , il magazzino e tutto quello che c'era dentro.
L'errore tecnicamente lo ha fatto lui, ma quello a differenza di altri prodotti chimici è particolarmente pericoloso, all'acquisto di quel prodotto un responsabile avrebbe dovuto assicurarsi che i magazzinieri lo maneggiassero con cura e non come un fustino di cloridrico o di solforico.
Ci dovrebbe essere un'organizzazione tale per cui solo personale specializzato e ben informato maneggi certi prodotti, oppure basterebbe l'interesse di una persona a seguire questo genere di situazioni, per ridurre al minimo l'eventualità d'incidenti.
il problema è il solito, in Italia per qualche strana ragione si è in grado di ragionare solo per assoluti.
Per cui si fa male un dipendente ed automaticamente tutti i datori di lavoro sono criminali. La volta dopo il dipendente fa una cazzata e tutti i dipendenti sono dei minchioni.
Le norme ci sono, come sempre, ma invece di applicarle si aspetta l'incidente per tirare in piedi un polverone e scrivere norme ancora più assurde e chi ne fa le spese è solo chi già applicava le precedenti che si ritrova a fare i conti con requisiti ancora più stringenti.
girando un po' per aziende si vede di tutto, da quello che se ne fotte a quello che si fa un mazzo tanto per garantire sicurezza mettendo in piedi impianti a norma, corsi precorsi e ricorsi storici. Poi nell'azienda virtuosa vedi il tizio che si diverte a fare le corse sul muletto su due ruote, quello che tira i pezzi da una parte all'altra del capannone, l'altro che si inventa altre stronzate per finire prima e fare pausa. Chiaro questa gente va sanzionata ma anche qui dipende dal rappresentante sindacale e a volte tra i piedi si hanno i duri e puri. poi succede il disastro e l'amministratore si trova davanti ad un giudice a rendere conto e che gli deve raccontare secondo voi?
ora davanti a vicende come questa nessuno è in grado di mettere la mano sul fuoco sulla responsabilità, ci sono giudici, periti e avvocati che per venirne a capo ci mettono il loro tempo. L'unica cosa sbagliata da fare è prendere le parti al buio, perchè? si torna al modo di ragionare per assoluti che impedisce di appendere per i piedi chi se ne fotte, di premiare chi si comporta in modo corretto e soprattutto di responsabilizzare dal vertice alla base l'organizzazione aziendale.
Mi sembra di aver detto con chiarezza che questo è un caso diverso...
Non mettere le attrezzature di protesione è un conto, perchè:
1) è un fatto individuale
2) è una scelta (sbagliata) che fa affidamento sulla propria perizia.
Accendere una fiamma ossidrica in un posto dove ci sono gas esplosivi è cosa completamente diversa, perché non c'entra nulla con la perizia individuale, c'entra solo con la chimica.
E' nessuno è così folle da ritenere di essere al di sopra delle leggi della chimica.
Quindi poche storie in un caso così è evidente che i lavoratori sono stati quantomeno informati male, o dall'azienda proprietaria degli impiaanti, o dall'azienda che aveva il sub appalto dei lavori.
Poi se vogliamo entrare nel merito anche di incidenti più normali ci sarebbe da chiedersi quanto spesso determinati incidenti sono quantomeno favoriti dai ritmi di lavoro imposti in certi contesti, perché è ovvio che se ti viene richiesto di fare 10, e con gli strumenti di protezione fai fatica a farlo, poi è più facile che non li usi...
Quindi in questo caso direi che non sono io che ho inmente il lavoratore ideale, lo splendido proletario che si erge come vittima dell padrone, ma è chi assimila questo incidente con altri chiaramente causati da forme di incuria che muore dalla voglia di scaricare sugli operai le responsabilità degli imprenditori..
Poche storie per favore...
detta breve se ci fosse stato un blocco di sicurezza che impedisse al cannolo della fiamma ossidrica di accendersi quando questo opera in quel particolare ambiente, l'esplosione non sarebbe avvenuta.
é già stato detto bene da wolfo, servono congegni di sicurezza a prova di scemo.
Si sa che ci sono spesso e volentieri operai che aggirano le norme per migliorare la loro produttività (a detta loro). Per questo a mio avviso, un impianto veramente sicuro, (non al 100% ma quasi) dovrebbe essere attrezzato con tutta una serie di dispositivi, che vanno oltre alla volontà umana.
LAvori in atmosfera altamente infiammabile? niete cavi elettrici scoperti, niente sistemi infiammabili funzionanti.
Estirpi ancora prima che possa capitare, il problema. Alla radice.
MEtti sensori anticendio ovunque, cosi se qualcuno entra "sbadatamente" cn la sigaretta accesa suonano 85 allarmi e al furbastro gli passa subito la voglia.
Questo in soldoni è secondo me il vero concetto di sicurezza, piazzare il cartello con le norme scritte e disegnate pure x gli analfabeti, non è più sufficiente. Sono regole e le regole (che sono fatte per essere infrante :p) vengono aggirate, ignorate... e perchè? Perchè ci sono tanti stupidi in giro, perchè sanno che nessuno li controllerà mai... perchè il cervello è un organo strano...
Si deve andare oltre a queste limitazioni perciò.
ci vogliono controlli severi e multe x tutti i trasgressori sia azienda sia operai... ci sono gia e nn si applicano? Allora è la solita storia italiana a parte il fatto che qua si paga con la vita umana
Ma scusate... i quattro operai morti non erano facenti parte di una ditta esterna? Perchè se così fosse allora il discorso è un pochino diverso, in quanto il rapporto di lavoro è totalmente diverso rispetto a come se fossero stati dipendenti diretti dell'azienda.
Non ho voglia di stare a scrivere tanto ma è come se venisse a casa mia un caldaista a sistemarmi la caldaia e per sua incompetenza causa un incendio e ci rimane stecchito, la colpa è mia perchè avevo la caldaia difettosa?
Un discorso sarebbe diverso se chiedessi al maggiordomo o alla badante di turno di "lavorare in condizioni di pericolo"....
Scusate il paragone stupido ma come dicevo non ho voglia di stare a scrivere....
non è esattamente vero, perchè quando i lavori vengono appaltati ad una ditta esterna dovrebbe comunque essere presente durante i lavori l'addetto alla sicurezza dell'azienda che appalta, però non lo fa nessuno, ora io stesso so benissimo quanto possa essere assurdo lasciare un dipendente fermo a guardare per ore e ore, però quantomeno dovevano essere ben informati su cosa fare e cosa non fare, perchè se ho un'azienda in cui potrebbero essere presenti nell'ambiente gas infiammabili e devo far fare un lavoro a delle cisterne in metallo la prima cosa che dico è proprio quella di non usare fiamme e non generare scintille, se poi lo fanno ugualmente allora il discorso cambia.
La stupidità non ha confini. No davvero, io ho personalmente visto le peggio follie nella azienda dei miei, con i cartelli in rosso e cubitale che dicevano NON METTERE LA MANINA DENTRO AL MACCHINARIO IN FUNZIONE, e il coglione che diceva "ma tanto non succede nulla".
Sempre gente italiana. Gli extracomunitari sembrano avere una sensibilità diversa rispetto al problema di perdere un paio di dita....
Lo ripeto Alka, differenza tra rischio individuale e malintesa fiducia nella propria perizia, è diverso infilare una mano in un macchinario crdendo di riuscire a trarla fuori che accendere una fiamma ossidirica in presenza di vapori infiammabili.
Non si tratta neanche di stupidità, vai al di là..
Mi vuoi raccontare di non aver mai visto un benzinaio fumare accanto alla pompa o peggio con la pompa in mano mentre fa il pieno a una vettura?
Beh, a me è capitato. E naturalmente non mi sono fermato lì a fare benzina mai piu'...
L'eccessiva sicurezza del "tanto a me non succede" , purtroppo miete vittime ogni anno in ogni settore, non solo come incidenti sul lavoro, ma anche in auto, in moto, in barca, ecc.
Scusate ma qui si parla che dovevano praticamente collegare due silos tramite una passerella ora , come diavolo fai a fare un'intervento del genere senza utilizzare un saldatore ? Dubito che il ponte tibetano possa andare bene .
Personalmente penso bisogni anche guardare a quello che veniva richiesto a questi operai , magari l'intervento al posto d'esigere di non usare una fiamma ossidrica avrebbe in primis necessitato che l'esano veinsse fatto uscire dai silos per poter lavorare in tutta sicurezza .
penso che tra te , jarsil e alka abbiate fatto la scorta degli imbecilli per il resto della vostra vita . Tu che vedi gente che prova a darsi fuoco ,Jarsil che vede il benzinaio suicida , Alka che vede l'operaio amante della roulette russa ... manca solo Hudlock che se ne esce col paziente che si mette i punti con un ago usato ed abbiam fatto tombola .
Scusate ripeto il conetto "fiamma ossidirica"... Non stiamo parlando di sigaretta... Stiamo parlando di una cosa che brucia a una temperatura tale da fondere i metalli...
Nessuno sano di mente accende una fiamma ossidrica se gli è stato spiegato che nella zona in cui deve operare ci sono vapori infiammabili.
Considerato anche quanto dice Darkmind sulla natura del lavoro richiesto agli operai in questione, mi pare evidente che semplicemente qualche genio (non so se nell'azienda appaltatrice o nell'azienda appaltante) ha considerato che in quella zona si potesse tranquillamente saldare, mostrando una totale incoscienza e sprezzo del valore delle vite delle persone.
abbiamo 2 possibilità:
1) possibilità 1 esiste una persona talmente incoscente cnsapevolemnte che accetta un lavoro di saldatura in una zona con vapori infiammabili e che consapevolmente accende una fiamma ossidrica in tale situazione di rischio
2) possibilità 2 esiste qualcuno che avendo potere decisionale non valuta a rischio una determinata zona di uno stabilitmento e manda delle persone a saldare in tale zona. Questa persona fa un'errore di valutazione e conseguentemente rassicura chi deve svolgere il lavoro che la zona non è a rischio...
Ditemi voi quale delle 2 versione non dico è vera, ma semplicemente verosimile ;)
da quando serve una fiamma fortissima per far esplodere una pompa di benzina?
hai presente il divieto di parlare al cell quando metti la benza? ecco, non è proprio idiota, ci sono video su youtube dove la gente prende fuoco a causa di scintille elettrostatiche.
Non entro nel caso specifico, non ho elementi per giudicare.
Purtroppo Don in giro ci sono persone stupide oltre ogni immaginazione:
"GINEVRA - Un giovane è precipitato dal balcone di un albergo ed è morto mentre partecipava ad una gara di sputi con un amico. L'episodio risale a venerdì notte, riferisce la stampa svizzera. Il giovane di 29 anni, residente nel canton Zurigo, è caduto dal balcone di una stanza del primo piano di un albergo di Lamone-Cadempino (canton Ticino), mentre stava facendo una gara di sputi con uno dei due amici con cui si accompagnava. Non avrebbe controllato la rincorsa presa per sputare più lontano ed è caduto di sotto. Il giovane è deceduto all'ospedale."
(10 Marzo 2007, Scozia) James, operaio di 26 anni, stava lavorando ad una nuova casa quando inaspettatamente si trovo di fronte ad un malfunzionamento del contenitore con la schiuma isolante (poliuretano, ndr). “L’operaio ha preso uno dei contenitori e lo ha agitato come previsto. E’ però avvenuta un’esplosione dovuta alla pressione quando il barattolo è bruciato, e la sezione superiore lo ha colpito al torace. L’impatto è stato così forte che la parte superiore si è rotta in mille pezzi risultandogli fatale”. Un avviso di sicurezza avvertiva che i contenitori della Evo-Stik Expanding Foam devono essere decompressi. Ma l’avviso è stato ritirato quando si scoprì che James, per ragioni ignote, aveva usato una fiamma ossidrica per pressurizzare il contenitore da 500 ml.
(10 gennaio 2007, Germania orientale) Lo sforzo straordinario di un uomo di 63 anni di sradicare una talpa dalla sua proprietà ha prodotto una “vittoria probabile” per la talpa. L’uomo aveva installato parecchi coni di metallo sul suo terreno, per poi collegarli ad una linea elettrica ad alta tensione, con l’intenzione di rendere il sottosuolo inabitabile per la talpa. Purtroppo, la manovra di elettrificare il terreno si è rivelata fatale per il suo ideatore, che è stato ritrovato morto per folgorazione nella sua proprietà sul mar Baltico. La polizia ha dovuto staccare l’interruttore principale prima di avventurarsi sulla proprietà. La data precisa del tragico evento non è stata accertata, anche se la lettura della fattura elettrica può certamente fornire un indizio.
(Canada) Un giovane uomo canadese, cercando di ubriacarsi con pochi
soldi, dato che non aveva di che comprare alcool, ha mischiato benzina
e latte. Come è facile immaginare, la miscela lo ha fatto star male e
vomitare nel caminetto di casa... ACCESO!!! L'esplosione risultante ed il fuoco
hanno incendiato e distrutto la casa, uccidendo sia lui sia sua
sorella.
"un ventiduenne di Glade Drive, Reston (VA) è stato trovato morto
dopo che aveva provato ad usare delle cinghie per i bagagli per fare
bungee jumping dal cavalcavia di una ferrovia alto una ventina di
metri. La polizia della contea di Fairfax ha riferito che Eric Barcia,
impiegato di un Fast-Food, ha attaccato assieme col nastro adesivo, un
mazzo di cinghie, se ne è legata un'estremità ad un piede, ha
fissato l'altra al cavalcavia di Lake Accotin Park, è saltato…colpendo
il suolo. Warren Carmichael, il portavoce della polizia, ha
detto che gli investigatori pensano che Barcia fosse da solo perché la
sua auto è stata trovata poco lontano. "La lunghezza della corda che
ha assemblato, era più lunga della distanza tra il cavalcavia e la
terra" ha riferito Carmichael. La Polizia afferma che la causa
apparente della morte sia un "Trauma importante"."
"Gli impiegati di un magazzino di medie dimensioni nel Texas
dell'ovest anno notato l'odore di una perdita di gas. Sensatamente la
direzione ha fatto sgomberare l'edificio, facendo spegnere tutte le
possibili cause di accensione; luci, corrente, ecc. Dopo che
l'edificio è stato svuotato, due tecnici della compagnia del gas, sono
stati fatti entrare. Ma questi, dopo essere entrati si sono accorti di
avere difficoltà a vagare al buio. Con rammarico si sono accorti che
nessuna delle luci funzionava. Dei testimoni hanno riferito in seguito
di aver visto uno dei tecnici mettere una mano in tasca estraendone un
accendino per sigarette. E, dopo che l'oggetto a forma di accendino
era stato fatto funzionare, il gas nel magazzino è esploso, scagliando
frammenti fino a cinque chilometri di distanza. Dei tecnici non è
stata trovata traccia ma, l'esplosione non ha praticamente toccato
l'accendino. Il tecnico sospettando di aver causato il botto non era mai
stato considerato 'brillante' dai colleghi."
io ho visto una marea di mani/dita perse e piedi schiacciati (guanti, stivaletti ed attenzione? naaaa)
anche un tizio infilzato da un muletto guidato dal collega "corridore"
la colpa è andata al proprietario della ditta, non c'erano prove che avesse avvisato il "mulettista" di andare a velocità ridotta e con le forche basse e soprattutto non andare in mezzo ai colleghi