http://www.corriere.it/cronache/08_l...4f02aabc.shtml
poverina era ora che decidessero di staccare tutto
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http://www.corriere.it/cronache/08_l...4f02aabc.shtml
poverina era ora che decidessero di staccare tutto
scelte non facili queste qui.
più che per lei sarà una liberazione per i parenti, è terribile vedere una persona cara ridotta in quel modo, è degradante.
urge veramente tirare fuori una linea di condotta chiara in questi casi, che non permetta queste umilianti situazioni.
era ora.
sono d'accordo, decisione tardiva
come tortura, per lei e per i parenti, credo fosse durata abbastanza
Era ora, mo mi aspetto i soliti strusciapanche a urlare il diritto alla vitaaaaahh...
Era ora.
Metterei sto post tra quelli che se non s'apriva era meglo, assieme a tanti altri di gente che è morta-uccisa.
sarebbe utile creare un testamento biologico al 18° anno di eta in cui tu dai disposizioni su cosa fare in questi casi.
se nn lo fai allora c'è il sielzio-assenso di continuare a "vivere" con l'aiuto delle macchine.
bè piu' semplicemente bisognerebbe fare chiarezza sull'accanimento medico.
malattia non curabile e degenerativa? stato vegetale del soggetto? uso indispensabile di apparecchiature mediche per tenerla in uno stato di emivita?
questo è accanimento terapeutico. Da debellare in tronco.
Va contro la dignità umana stessa forzare un individuo a "sopravvivere" in tale stato.
ho specificato con la preposizione "e" [and] x i nerd qui presenti :D che devono essere verificate entrambe le condizioni.
Una malattia non curabile e degenerativa nn solo non lascia scampo, ma ti obbliga ad un progressivo ed inarrestabile deterioramente del fisico e della psiche.
Da un tunnel cosi non ci esci...
E poi devono valere anche tutte le altre opzioni assieme. ;)
Credo che più che mettere dei paletti, bisognerebbe lasciare ad ognuno la possibilità di decidere liberamente.
vedere morire "nuovamente" il corpo della propria figlia per fame non deve essere il massimo...
se non erro una persona è cosiderata "morta" quando le macchine sono indispensabili per respirare e far battere il cuore; qui, correggetemi se sbaglio, le macchine servivao solo a nutrirla, quindi il caso è un po' diverso.
l'unica paura che ho è che se "liberalizziamo" troppo questo tipo di morte assistita rischiamo di cadere in un vortice dove si "uccide" un paziente per poterne espiantare gli organi (o peggio).
è un filo sottilissimo quello su cui si cammina, non c'è una soluzione troppo semplice (casi come questo cmq sono scandalosi)
quando la scienza arriverà ad un livello tale da capire cosa è veramente vivo e cosa è morto di sicuro questi problemi non si presenteranno più; purtroppo ad oggi ancora non ci siamo, e le conseguenze le pagano i casi più "eclatanti" tipo questo
purtroppo è un argomento che mi tocca abbastanza, ho avuto un nonno (non a questi livelli) che ha sofferto molto prima dell'inevitabile fine, e complice la mia ex-tenera età ci ripenso sempre. Se si capisse bene fin dove si può arrivare si risparmierebbero sofferenze enormi come questa, ed egoisticamente si sarebbe risparmiata anche la sua/mia...
Ho usato il post 9000 per dire che la scienza soccombera' in breve.....sob....
Uso il 9001 per spiegare perche':
Non ci sono fondi, i beni primari costano troppo, pensa te se ci preoccupiamo della ricerca.
La ricerca sulle fonti di energia, toh, giusto quella fiorira', in un tentativo di invertire la rotta folle che sta prendendo il pianeta intero.
La medicina...eh mah.... anche tutti sti problemi etici, quando non ci sara' da mangiare, il problema etico sara': sto nutrimento lo do a un gruppo di bambini per 3 mesi o a un praticamente morto per 4 anni ?
Anche lo stile di vita a cui abbiamo vissuto, Malthus la diceva giusta, consumiamo troppo, siamo delle cavallette.... ma le cavallette dopo aver causato la carestia... poi crepano....
finchè c'è petrolio dell'energia se ne fregano, per il resto son d'accordo
EDIT: e poi sei troppo pessimista, basta che colonizziamo un altro mondo e poi un'altro e così via, sui film funziona...
E ovviamente giù dalla rupe...
Decisione tardiva...
Per la malattia...se dovessi essere ridotto ad una specie di vegetale in grado di muovere solo gli occhi e fermo in un letto preferirei morire.
su questo hai ragione Faramir
mio zio finchè stava bene diceva sempre che se gli fosse successo qualcosa di brutto e di irrecuperabile avrebbe preferito morire subito
poi purtroppo gli venne un tumore non operabile, aveva la morfina costantemente in corpo, non poteva più mangiare nè bere e quindi veniva alimentato con una sacca che collegava a un tubo che usciva dallo stomaco..
i medici gli dicevano che non sarebbe campato a lungo eppure lui continuava a fare con me progetti a lunga scadenza :cry:
questo per dire che quando ti trovi in certe situazioni la tua visione cambia completamente
i casi invece come quello della ragazza del thread sono molto diversi: 16 anni di stato vegetativo mi sembrano veramente un'eresia
io son daccordo cmq con una sorta di testamento biologico, che ovviamente si può cambiare quando si vuole
Avessi un qualcosa per chiamarla vita si...ma tipo welby...bè...non penso potrei rimanere a guardare un soffitto per 20 anni...prima o poi ti viene voglia di morire secondo me.
Del resto fara, è lo stesso principio per cui uno decide di non essere tenuto in vita in america. Uno lo decide prima di essere in quella condizione.
beh penso che quando poi ti trovi in quella condizione l istinto di sopravvivenza e il resto ti facciano cambiare quasi per forza la tua visione distorcendo la realtà magari, per quello il testamento si fa prima quando si è in pieno possesso delle facoltà mentali e senza nessun vincolo..
A me basterebbe lasciassero la liberta' di scelta, il modo nn conta ma avere almeno la possibilita' di scegliere cosa fare in un caso simile, e che la mia scelta sia tutelata dalla legge da medici con improvvise "crisi di coscienza".
Io sono perfettamente favorevole ma nn x questo obbligherei mai qualcun altro a pensarla come me, ecco perche' preferirei che anche gli altri riconoscessero a me la stessa possibilita'.
L'idea non è condivisa dalla religione cattolica quindi non ci sarà mai in Italia...
Hai la liberà di fare come vogliono loro...
Sono d'accordo con questa decisione, per quanto sia difficile scegliere in situazioni delicate come queste..... e comunque credo che Eluana sia "morta" già 16 anni fa dopo l'incidente, il dopo è semplicemente un esistere, non un vivere
Sarebbe interessante che si sviluppasse una cultura del "capita anche di morire".
E' un punto di vista assolutamente ridicolo, oltraggioso, insensato, immotivato e discriminatorio oltre ogni limite. Ma ti rendi conto? Distorcendo la realtà? Aho! Se ti viene voglia di vivere dopo che ti sei rotto il collo e sei paralizzato dalla testa in giù vuol dire che non sei in grado di intendere e di volere? Ma falla finita.