Ciao a tutti, volevo chiedervi quali sono le differenze sostanziali sia in ambito didattico sia in quello lavorativo tra queste 2 facoltà...Ingegneria Informatica e Scienze dell'Informatica....Vi ringrazio in anticipo :bow:
Printable View
Ciao a tutti, volevo chiedervi quali sono le differenze sostanziali sia in ambito didattico sia in quello lavorativo tra queste 2 facoltà...Ingegneria Informatica e Scienze dell'Informatica....Vi ringrazio in anticipo :bow:
Scegliendo una delle suddette facoltà, implica la tacita firma del non scopare.... :)
Andrei di ingegneria informatica senza pensarci :)
ho finito l'anno scorso Scienze Informatiche anche se la dicitura finale switchando major con minor é diventata Fine Arts :sneer:... anche se aveva ben poco di scienze... visto
Ah un bel topic dove flammare con Hador, evviva buon anno!.
A parte gli scherzi, io ho la triennale Ing Inf di Pisa, riassumo in: poca programmazione e tanta teoria sul funzionamento del calcolatore, sia HW che SW (driver, sistemi operativi, ecc...). Come linguaggi C++ approfonditamente, un po' di java, bash e MatLab.
Ho un coinquilino che fà Biomedica ( a Pisa ) e li sembra di stare in paradiso D:
In Ing. fai 3 matematiche, 2 fisiche (almeno), 2 elettroniche, 2 controlli automatici, 1 statistica, e 2 TLC, di base.
Un sacco di matematica in piu', perche' alla fine sei un ingegnere e devi essere in grado di progettare sistemi elettromeccanicoinformatici.
In informatica invece studi modelli computazionali, teoria della complessita', ottimizzazione, linguaggi formali, machine learning, con un focus centrato completamente sulla scienza dell'informazione.
Meno matematica, ma un sacco in piu' di logica, logica, logica, linguaggi e logica. Che alla fine porta la complessita' di informatica alla complessita' di ingegneria....
Io ho fatto 5 anni di ingegneria e 3 anni di dottorato in Computer Science. Venendo da entrambi le parti, ti dico che a difficolta' sono la stessa roba.
Per trovare un lavoro, vanno bene entrambe, ma dipende da che lavoro vuoi fare. Se vuoi lavorare in automazione industriale o TLC, magari ingegneria e' meglio. Se vuoi lavorare in informatica e fare sistemi informatici, magari scienze dell'informazione e' meglio.
Purtroppo dipende.
La premessa è che dal punto di vista "giuridico" sono uguali, il titolo di ingegnere lo puoi prendere con entrambe le lauree.
Parlando di milano che è la realtà che conosco, ingegneria al primo anno hai gli esami base di ingegneria, completamente inutili per informatica. Poi i corsi sono simili, al politecnico vengono fatte in maniera più approfondita le cose basso livello e sono trascurati i corsi di informatica teorica, in informatica è più pratico e gli esami che non hai di matematica (comunque ne hai eh, non pochi) li hai su informatica teorica o argomenti paralleli (vengono appronditi meglio i corsi ad esempio su automi, computabilità, programmazione logica e funzionale). Parlando di triennale informatica tutta la vita, quei 3-4 esami da ingegnere inutile li converti in corsi più affini, da noi inoltre è a percorso e nel secondo terzo anno lavori tanto (se vuoi) su progettazione e programmazione.
Specialistiche alla fine sono uguali, dipende da cosa vuoi fare ma si equivalgono.
Come corso di laurea di per se mi sembra meglio strutturato Informatica se uno vuole lavorare almeno ad un alto livello di astrazione (cioè se non vuoi studiare gli 1 e gli 0, i controllori eccetera ma come progettare qualcosa a più alto livello), tra l'altro a me piace molto il background teorico che viene fornito, più utile imo rispetto a quello tecnico sul funzionamento dettagliatissimo di un calcolatore. Poi comunque dipende dalle università :/
Daltro canto mo in specialistica mi sto trovando così così, molti esami obbligatori avrei preferito molto non darli, ma vabbè.
edit: si cmq appoggio alka, in informatica parte di elettrotecnica controlli automatici automazione eccetera non c'è un cazzo di obbligatorio e poco a scelta (da noi c'è un laboratorio di robotica piuttosto attivo, ma i corsi su quella roba li li seguono in 5... ok che nel corso di fuzzy siamo in 3 noi :| ).
ah secondo me informatica è più semplice, almeno da noi. Non per gli argomenti trattati ma per la progressività con la quale vengono introdotti. Il primo anno da noi è il più semplice, ad ingegneria è uno scoglio. I corsi veramente pesanti, matematiche a parte, li vedi al secondo e terzo anno.
eh, newfags can't fuzzy. Il problema è che per la fuzzy ci sono pochi metodi che assicurano l'asintotica stabilità, tutti alla lyapunov e tutti computazionalmente un inferno. Della serie un i7 per controllare un doppio pendolo inverso che con 3 lire di PID sta su che è una meraviglia.
Appoggio anche io il discorso di Alka, pensa a cosa ti piacerebbe fare in ambito lavorativo più che alla formazione in sè
da quanto mi avete detto, credo che Informatica sia la scelta migliore per me...ora resta solo il mio dubbio interiore...e cioè se a 22 anni valga la pena cominciare l'uni....:hm:
no ma sono masochista è un corso sulla teoria, sulle logiche e sulle algebre, lattice eccetera... la ditata nel culo assurda magari avessi visto qualche applicazione :sneer:
ma eravamo in 3 se mollavo chiudevano il corso non me la sono sentita :sneer:se stai in tempo si può fare. Da noi cmq la triennale se ti scegli gli esami apposta ti offre già un ottima impronta lavorativa, con tanto di tesi in azienda.
che fai adesso??lavori??hai appena finito di studiare??
Sarà ma finche sei in tempo io guarderei altre facoltà
Prima che mi saltate alla gola, vi spiego la motivazione:
1 - Il mercato è saturo negli anni 90 fino al 2000 aveva un senso grandi tariffe e stipendi, visto il miraggio dei soldi e anche l'apertura a nastro di società di BodyRental nel mercato ICT si sono riversati cani e porci, creando un abbassamento degli stipendi e in particolare delle tariffe giornaliere, riversando sul mercato una mandria di lobotomizzati e parolai.
2 - I laureati in Informatica ora sono come i diplomati di 10 anni fa, sono pagati un cazzo per il grande culo che ti sei fatto all'università dove ti hanno riempito di grandi concetti ma all'atto pratico non sei per nulla minimamente operativo.
Mi spiace dirvelo ma ormai ICT italiano, ma non solo è riassumibile in questa frase:
"Con uno STAGISTA si fa tutto"
Assolutamente si, abbi fede.
A 22 ho iniziato economia & management in bocconi e sono fermamente convinto che sia stata un'idea furba.
Partecipando a bocconi & jobs TUTTE le aziende che ho sentito (cose serie, non minchiatelle) hanno fatto presente che per loro conta il tempo di laurea (insomma, finire nei 3/4 o 5/6 anni in base a cosa fai); e che avere qualche anno in più (nel nostro caso 2/3) magari con un CV non intonso (perchè personalmente avevo già lavorato un pò) non è affatto un male.
non è vero :)
o meglio, non sono vere le valutazioni sulla formazione universitaria ma è vero che è questo quello che le aziende pensano. L'atto pratico cos'è? Usare visual studio? La formazione universitaria parlando di progettazione/programmazione ti offre molto su buona programmazione, processi di sviluppo, testing, design, strumenti (alcuni). Fare le cose è un conto, fare le cose bene è un altro e fare le cose bene paga.
Benchè sono d'accordo con la tua descrizione della situazione attuale esistono delle eccezioni, conosco chi è già riuscito a centrarle, sicuramente se devo finire a fare il programmatore brainless per una azienducola a caso vado a fare altro, ma di cose interessanti ce ne sono molte in giro.
fermorestando che l'università non è una scuola di formazione per andare a lavorare, l'università offre una base di conoscenza specializzata che non si limita al mero utilizzo dello strumento, altrimenti basterebbe leggersi un bel manuale di java.
Le eccezioni esistono ma sono delle botte di culo o delle ricerche ben specifiche di tipologie di figure con determinate skill o in determinati contesti
Quello che ti ho descritto è l'orientamento generale del mercato ICT italiano.
Leggi bene quello che ti ho scritto che ti da un impronta quindi una tipologia di approcio e visione delle cose, di tecnico praticamente nulla, poi sta alla persona essere "AGILE" e "SMART" per poter emergere.
Il problema è che l'università in particolare quelle Tecnologiche sono ancora troppo svincolate dal mondo del lavoro, se non per quei docenti che hanno le mani in pasta e quindi possono portare la loro esperienza anche durante le lezioni e i corsi.
Non ho voglia di scriverti in pubblico il perchè delle mie affermazioni.
PS: Leggi bene cosa ho scritto ho pesato bene le parole "I laureati in Informatica ora sono come i diplomati di 10 anni fa, sono pagati un cazzo per il grande culo che ti sei fatto all'università dove ti hanno riempito di grandi concetti ma all'atto pratico non sei per nulla minimamente operativo."
Un minimo sarebbe la cosa migliore, quando esci dall'uni per le aziende sei un libro bianco da scrivere e da li si valuta se una persona è facile da scrivere ed è agile nell'applicare le cose, o ti trovi davanti all'arduo tentativo di scolpire una statua a parole...
Se lo devi chiedere, vuol dire che non sei degno di fare ingegneria. :nod:
:love:
secondo me hai una visione un po' chiusa o viziata da qualche esperienza negativa dell'università, in questo caso relativa a informatica, italiana.
Ma è un sentimento diffuso che sicuramente non fa bene ne al mondo del lavoro, che di fatto abbassa gli standard, ne a quello universitario dato che la gente di essere sfruttata non ha sta gran voglia.
Tanto per dire noi l'anno scorso abbiamo fatto un progetto di esame in collaborazione con bticino (e non commento la qualità di design della loro roba, tanto per tornare al discorso uni vs esperienza, metà dell'opera è stato capire come minchia avessero fatto le cose), un mio amico ha fatto un progetto interno all'uni per delle banche e sono finiti anche sul sole 24 ore, altri miei compagni fanno progetti di roba di oracle per non mi ricordo chi eccetera eccetera.
Guarda, i corsi sono per 1 terzo teorici, che io sono veramente felice di aver fatto (complessità, semantica, teoria dei linguaggi, roba veramente interessante)
un altro terzo è roba, almeno nel mio indirizzo, pratica o relativa al buon design e buona programmazione (dal testing ai pattern vari)
l'ultimo terzo è roba specifica ma con grande potenziale applicativo, soft computing, fuzzy, motori a regole, semantica eccetera.
non tutti i corsi sono perfetti ma complessivamente si ottiene una buona formazione, nel mio piano di studi mancano alcune cose, ho trascurato un po' i DB e java EE, ma non è roba che necessiti di studiare all'uni. Il mio coinquilino (mio compagno di uni) mo lavora part time, a imparare c# e visual studio ci ha messo 2 settimane e tra l'altro lavora per una azienda piuttosto grande/in crescita.
io sono il primo ad essere sfiduciato, ma è colpa del mercato del lavoro non dell'università, fare le cose bene purtroppo non paga, è meglio fare le cose a basso costo e velocemente e poi, in caso, pensarci dopo.
ah ps poi sia chiaro, anche in uni è pieno di gente che non capisce un cazzo :sneer:
Non ho mai fatto Università nell'indirizzo informatica, ma ho una discreta esperienza nel giudicare il prodotto finito che ne esce da questa.
Il problema è quello che ti ho descritto prima, altro indizio stiamo andando sempre più verso quello che è l'outsourcing dei settori IT nelle grandi realtà per poi molti finire a Bangalore o nei vari paesi dell'est.
devo essere molto breve: tempo fa io e degli amici facemmo un bel discorso in via assolutamente non ufficiale con uno dei prof piu' importanti di informatica a bologna e le sue affermazioni furono: qui il piano é fare il pieno di soldi con le matricole, segare ALMENO il 60% a programmazione 1, segare un 30 40% a sistemi operativi, e chi rimane ha le palle per andare avanti.
Ora, posto che far programmare jn sistema operativo al secondo anno, per me, é una presa per il culo, devo ammettere che superato quello scoglio uno sa adattarsi a tutto quello che gli viene richiesto.
Dai laureati in informatica ci si aspetta che imparino in temoi brevissimi ad applicare quello che sanno fare, chi se ne frega se non abbiamo esperienza diretta con le questoni aziendali.
Se volete fare i soldi comunque e' meglio che vi date al business o, se proprio fate ing. o scienze dell'informazione, aspettatevi di dover fare i quadrupli salti mortali come li sto facendo io ultimamente. Il mondo e' bello duro e la flessibilita' totale della vostra testa e' l'unica cosa che aiuta.
In tutto cio' ricordate che NON esistono dilemmi morali, se avete una opportunita', non importa come l'avete ottenuta, agguantatela di cattiveria.
ora lavoro...in tutt'altro settore...ho fatto un ITIS...e ne sono uscito perito chimico...ma ora come ora ho capito di aver sbagliato indirizzo...a me è sempre interessata l'informatica etc. xò non ho potuto frequentare tale indirizzo per motivi che nn sto qui a elencare.....in pratica ora mi ritrovo con un lavoro dove mi rompo il culo e la schiena 9 ore al giorno ma soprattutto che non mi soddisfa affatto...:fffuuu:
ah comunque andrei all'uni di padova.....
Vero.
Triennio vero, specialistica ancora no, ma andante. Dottorato == 1% della popolazione mondiale, per fortuna ancora no. Dottorato == 8 anni di universita'... :gha::gha::gha:.Quote:
2 - I laureati in Informatica ora sono come i diplomati di 10 anni fa, sono pagati un cazzo per il grande culo che ti sei fatto all'università dove ti hanno riempito di grandi concetti ma all'atto pratico non sei per nulla minimamente operativo.
Vero.Quote:
Mi spiace dirvelo ma ormai ICT italiano, ma non solo è riassumibile in questa frase:
"Con uno STAGISTA si fa tutto"
ho cominciato a 26, in un'altro paese, in un'altra lingua e l'ho finita... fai un po te :dumbnod:
Uppo Zainder.
nel mio caso se fai l'uni tasse universitarie e IVA su libri, materiale didattico, PC ecc.. ti ritornano a fine anno con l'incometax, quindi potenzialmente l'UNi é gratuita.
tranquillo abbiamo già risposto noi :sneer:
non dirmi così che ci sto pensando ._.
Se non lo fai all'estero o ti pagano bene, lascia stare. Trova un lavoro e metti via del denaro.
Ma se proprio vuoi farlo, accetta di farlo SOLO se hai 3 anni di borsa di studio. Non pigliare niente tipo contrattino a progetto, perche' e' solo una maniera di fotterti. (e non ne vale la pena.).
vabbè la condizione necessaria è che ci siano dei soldi che girano. Per questo ci sto pensando, se avessi la certezza di vedere i soldi lo farei subito :sneer:
atm in italia comunque l'assegno di ricerca da più della borsa di dottorato... per il resto ho parlucchiato un po' in giro e non mi risultano casi di inculate tipo la tua qua (parlando di milano), anche se i soldi che girano, soprattutto dopo, sono abbastanza pochi. Nel senso dottorato e post doc ok, ma se poi vieni preso come ricercatore il tuo stipendio vince una bella sfoltita... in ogni caso mi sono ripromesso di rimandare il più possibile le paranoie sul dopo quindi la chiudo qua, mi cerco qualcosa di fico per la tesi e poi improvviso :nod:
Direi meglio, se devi spendere tempo nello studio quello che realmente servono in + dopo Laurea, sono le certificazioni personali le cosidette coccarde da allegare al CV.
Sia Chiaro a queste deve corrispondere una comprovata esperienza sul pezzo.
Quindi prima di lanciarvi in Master da K. di Euro pensateci bene cosa volete fare da grandi...ICT ha molte varianti.
E poi non so voi ma per far carriera nel mondo accademico all'inizio non mi sembra una passeggiata che pensate che vi retribuiscono tanto da riuscirvi a mantenere nel lusso....:scratch: da quanto so i ricercatori e gli assistenti prendono sui 18-20K RAL massimo annui che sono 1000-1100 Euro Netti in base alle mensilità se va MOLTO BENE.
http://www.repubblica.it/2007/01/sez...cercatori.html