Ciao a tutti.
Qualche giorno fa, dopo aver divorato il codice da vinci, parlavo con mia madre chiedendole se per caso avesse qualche libro interessante da passarmi mentre mi mettevo alla ricerca di qualcos'altro. Il libro di Brown infatti lo avevo valutato 10-15 gg ma è resistito per solo 3gg :/ e quindi non avevo un sostituto. Mi sono trovato quindi a scrutare nella libreria di mamma alla ricerca di un qualcosa che mi attirasse. Sotto suo consiglio la mia scelta è caduta su "Nel Bianco" di Follet.
Avevo gia letto un altro libro anni fa di questo autore, era "i pilastri della terra". Un librone stile LOTR, il classico volume che potrebbe essere usato come arma impropria
Quel romanzo mi era piaciuto ma, essendo un po' troppo melenso per me, avevo etichettato l'autore con un bel "da aprirsi tra 20 anni".
Ora invece, dopo essere arrivato a metà di "Nel Bianco" in 2 notti, devo rivalutare quest'autore. Rimane indubbiamente un po' dai toni troppo dolci in molti casi ma questo libro in particolare è veramente interessante e scorrevole.
Vi incollo una trama NON spoilerosa 
Code:
È la vigilia di Natale. In una cittadina non lontana da Glasgow scatta l'allarme rosso in un elegante edificio vittoriano, sede dell'Oxenford Medical. Qualcuno, nonostante i sofisticati sistemi di sorveglianza, è riuscito a sottrarre dall'area protetta due dosi di un farmaco sperimentale, un antidoto del Madoba-2, una pericolosa variante del virus Ebola su cui da tempo si stanno conducendo ricerche. Il dipartimento della Difesa americano, che ha fatto grossi investimenti sul progetto, non nasconde la sua preoccupazione. E così pure Stanley Oxenford, lo scienziato proprietario del laboratorio, e Antonia Gallo, la sua affascinante collaboratrice, responsabile della sicurezza. Nessuno di loro sa che questo è solo l'antefatto...
Un romanzo "thrillerato" accattivante e convolgente. Non è ovviamente un libro indicato a chi cerca qualcosa di impegnato ma sicuramente è una valida lettura per tutti quelli che desiderano un libro facilmente godibile senza rinunciare ad una buona struttura