http://www.repubblica.it/2006/06/sez...lo-savoia.html
Claudio Petruccioli
ROMA - "Ora servono misure di cautela". Claudio Petruccioli annuncia che la Rai aprirà un'indagine interna per capire se lo scambio sessuale era la regola dalle parti dell'ufficio contratti per le artiste. "Il presidente di una grande azienda - aggiunge - non prende iniziative affrettate solo per aver letto i giornali. Ma non può neanche infilare la testa nella sabbia. Oggi pomeriggio ne parleremo in consiglio di amministrazione. Seguirà comunicato". Il consigliere Nino Rizzo Nervo (uomo della Margherita) è d'accordo: "Temo che dopo Calciopoli possa ora aprirsi Raiopoli. Con Berlusconi, la tv di Stato ha conosciuto un vertice ballerino. Mentre tre direttori generali, quattro presidenti e decine di consiglieri si alternavano al comando in pochi anni, nell'ombra si moltiplicavano centri di potere occulti, liberi da ogni controllo. È tempo di fermarli". Rizzo Nervo, però, è scettico sulla serietà delle indagini interne e fa un esempio: "A ottobre chiesi che fosse fatta luce su un'assunzione per chiamata diretta a RaiUno. La Prima Rete aveva appena ingaggiato il figlio della segretaria di Gelli. A distanza di nove mesi, non sono ancora riuscito a conoscere i risultati di quell'indagine, nonostante abbia fatto una richiesta scritta al direttore generale uscente Meocci".
Soprattutto Rizzo Nervo pretende che il consiglio si occupi, oltre che delle veline votate allo scambio sessuale, anche di "Porta a Porta": "Le intercettazioni su Vespa non hanno alcun rilievo penale", premette, "ma presentano un quadro desolante sul piano deontologico. Vespa che offre trasmissioni ritagliate su misura al potente di turno; Vespa che chiede al portavoce di un politico quale avversario gradisca in studio: se questo era l'andazzo, "Porta a Porta" si fondava su un metodo giornalisticamente miserevole. La sceneggiata di Berlusconi che firma il contratto con gli italiani nel 2001: anche quello - chiedo a Vespa - era stato concordato a tavolino? Io sono stato direttore di telegiornali Rai per tanti anni. Raramente qualche leader nazionale osava chiamare, mentre i portavoce non erano nemmeno ricevuti".
Roberto Natale, segretario del sindacato dei giornalisti della Rai, sottoscrive: "Il giornalismo è giornalismo. La sartoria è tutt'altro mestiere". Il democristiano Rotondi, infine, invita Vespa a passare il testimone a "gente come Ferrara, Santoro, Minoli, Socci, Floris. Serve aria fresca". Ma lui, il conduttore di "Porta a Porta", non ha alcuna voglia di lasciare: "Con il portavoce di Fini, Sottile, abbiamo avuto un rapporto di proficua collaborazione. Quando le intercettazioni saranno pubblicate nella loro interezza, verranno fuori anche i profondi dissensi con lui, però, e con gli altri portavoce. Tipici di chi difende interessi diversi". In tarda serata, proprio durante il suo "Porta a Porta", il giornalista si difende dagli schermi: "Sai che notizia è che il capo ufficio stampa di un partito parla con un conduttore televisivo - dice Vespa - e con chi deve parlare?!...". Poi si rivolge ai suoi ospiti: "Quante volte ho chiesto all'onorevole Rutelli chi preferiva incontrare?..." Il vicepremer gli replica: "Ho sempre detto che preferivo incontrare Fini". Si lamenta Enrico Boselli: "Sono l'unico a cui non l'avete mai chiesto...".
Rula Jebreal è la giornalista de "La7" che Sottile non gradiva a "Porta a Porta" quando c'era anche Fini, perché troppo autonoma e ingestibile ("una scassap..."). Lei racconta: "Non mi sono mai confrontata a "Porta a Porta" con Fini, nel senso che non mi hanno mai chiamata quando era presente l'ex ministro degli Esteri". E la cosa fa pensare che il veto di Sottile sul suo nome abbia avuto successo. La Jebreal, però, precisa anche di essere stata ripetutamente ospite di Vespa, "e nessuno mi ha mai suggerito che cosa avrei dovuto dire o magari di essere più buona. L'avessero fatto, l'avrei subito denunciato, ma non ce n'è stato bisogno".
(19 giugno 2006)
Piroso dice che il telecomando è strumento di democrazia, ma se tutte le reti trasmettono programmi squallidi, è democrazia non guardare niente anche ? :>