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Chief Petty Officer
"Corto" studentesco: "Occhiali da sole"
Vorrei porre alla vostra attenzione un breve corto girato da alcuni studenti delle ex classi quinte del mio istituto dello scorso anno per un concorso locale.
I mezzi a nostra disposizione ovviamente sono stati molto limitati economicamente, avendo dovuto auto-finanziarci, per cui mi scuso in anticipo con gli amanti del vero cinema per le varie imprecisioni (del resto era la prima volta che ci apprestavamo ad una tale "impresa").
http://video.google.it/videoplay?doc...01076457&hl=it
vi chiedo solo la cortesia di guardarlo per intero -dura circa 7 minuti esclusi i titoli di coda- e di non saltare le varie parti.
p.s. alla fine del cortometraggio capirete perchè ho voluto postare questo filmato in "life" e non in "cinema e tv".
grazie.
Luca
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Lieutenant Commander
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Lieutenant Commander
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Warrant Officer
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Lieutenant Commander
Carino,molto carino....
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Bello
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Lieutenant Commander
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l'idea è davvero carina, e anche la realizzazione.
più che altro qualche consiglietto.
di solito nei video che monto evito SEMPRE (a meno di specifica richiesta) di mettere canzoni straconosciute o strafamose. il pubblico si concentra su quello e perde l'attenzione. il sottofondo sonoro (dipendentemente dai casi, ma in questo direi di si) deve essere un bel quadro appeso al muro: se c'è lo si nota poco, ma se non c'è il tutto sembra spoglio. l'attenzione di chi guarda è sempre appesa ad un filo. se tu stesso la fai divergere dalle immagini e la butti sulla musica lo spettatore perde il filo.
un'altra cosetta (poi siccome sono un saccente del cazzo ci penso e scrivo qualche altra cosa
) per quanto riguarda le scene: prendiamo dal minuto 00:14 a 1:04
si ha l'impressione che le scene siano troppo lunghe. questo perchè il pubblico non sente assolutamente la necessità di vedere la ragazza che percorre TUTTO il marciappiede ed arriva al citofono, bussa ed attende la risposta, fa tutto il vialetto d'ingresso, entra, saluta.
sono informazioni eccessive. è un po' come se tu mi chiedessi "dov'è il bagno" e io ti rispondessi "devi andare a destra girando l'angolo, camminare fino alla porta, poi bussa per vedere se è occupato, se nessuno risponde apri la porta, entra dentro..." eccetera. non so se ho reso bene l'idea.
il tempo va calcolato in base a queste variabili (a teatro lo calcolano gli attori, perchè non c'è montaggio, e in parte anche al cinema, dove è in massima parte il montaggio a regolare i tempi):
il pubblico deve avere il tempo di realizzare quello che succede (una ragazza cammina su un marciappiede in una strada alberata) registrando anche, seminconsciamente i minimi dettagli (è vestita così, ha le scarpe così). dopodichè una volta che realizza, deve porsi delle domande (perchè cammina? perchè è vestita così? perchè sorride? e ancora, a livelo meno conscio: avrà fatto tardi? sarà in anticipo?) ma soprattutto : "E ORA CHE SUCCEDE?". la risposta a questa domanda può avere tempi più o meno lunghi, ma è essenziale mantenere viva l'attesa dello spettatore, che altrimenti comincia a percepire qualcosa di sbagliato.
tutto questo papiello assolutamente noioso per spiegare che se tu fai vedere che la ragazza percorre solo due o tre passi del marciappiede, il pubblico automaticamente monterà nel suo cervello l'immagine con quella successiva (lei bussa al citofono) e nella sua mente la ragazza avrà percorso TUTTO il tratto di marciappiede inquadrato, giungendo infine al citofono. anche qui, se eviti di far rispondere, ma fai vedere direttamente la donzella che attraversa il giardinetto per andare al portone, il pubblico automaticamente penserà che le abbiano risposto. viceversa la cosa sembrerà lunga e noiosa (per un eccesso di informazioni appunto)
my 2 cent, e siccome questa credo sarà materia di tesi, grazie mille per il ripasso
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