Il Romanista - "Vedo con piacere che c’è Rosella Sensi - ha detto Claudio Rossi Massimi uno dei più critici tra gli azionisti presenti ieri al CdA -. Meno male, una sua ulteriore mancanza sarebbe potuta interpretare come una mancanza di rispetto verso gli azionisti. Siamo noi a comprare il prodotto Roma, investendo in Borsa due volte. Investimento deprezzato dell’80-90%, investimento fatto per passione. Vorrei sapere come mai nel Consiglio di Amministrazione oltre a lei siedono la signora Angela Nanni, zia del presidente, Maria Nanni, madre del presidente, la dottoressa Silvia Sensi, e Maria Cristina Sensi, sorelle del presidente. Poi basta perché i parenti sono finiti. Papa Borgia in fatto di nepotismo sarebbe un dilettante. Veramente il presidente non senta il minimo imbarazzo. Oggi non c’è Pippo Marra. Peccato perché sarebbe stato utile per farci spiegare di un certo fax arabo. Il presidente non trova bizzarro percepire uno stipendio dalla società di cui è presidente. Non lo fanno Moratti, Della Valle eccetera. Tutti gli azionisti possono guadagnare tramite i dividendi o vendendo le azioni. Perché solo la dottoressa Silvia Sensi percepisce un compenso pari a mezzo milione di vecchie lire? Il bilancio si chiude in passivo. Non sarebbe meglio rinunciare a compensi che definire anomali sembra un eufemismo? Oggi ufficialmente chiedo alla dottoressa Sensi le sue dimissioni dalla carica di amministratore delegato e la nomina di uno specialista del settore di affermata credibilità. Vorrei che l’attuale proprietario si ricordi che non si producono merendine ma passione. E privare qualcuno della passione è un peccato che non prevede assoluzione.