http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2...inorenne.shtml
Nonostante il fitto riserbo di inquirenti e investigatori, a quanto è trapelato ieri sera esiste davvero un’indagine della Procura di Milano sulla vicenda riportata ieri dal Fatto Quotidiano, che ha parlato del racconto di una ragazza marocchina che avrebbe avuto rapporti con il premier, Silvio Berlusconi, quando era minorenne: a quanto si è appreso, non ci sarebbe alcun indagato, ma sarebbero stati fatti accertamenti.
Ieri sera, una nota del quotidiano diretto da Antonio Padellaro aveva precisato che nell’articolo «non era scritto di una denuncia presentata contro Silvio Berlusconi. Il Fatto conferma invece che è in corso alla Procura di Milano un’indagine sui presunti rapporti di una ragazza minorenne di origine marocchina legata al giro di Lele Mora con Silvio Berlusconi». Questa mattina, il Fatto ha rincarato la dose, raccontando che della ragazza si starebbe «interessando la famiglia di Lele Mora».
Ieri pomeriggio, il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, aveva detto che «non c’è alcuna denuncia di questo tipo», smentendo che al vaglio degli inquirenti milanesi ci sia la denuncia della giovane marocchina.
Ieri il Fatto aveva parlato di una denuncia presentata da una ragazza, che ha da poco compiuto 18 anni, che avrebbe raccontato di aver avuto incontri con Berlusconi, quando lei era ancora minorenne. Stando a quanto riportato dal quotidiano, come detto, la giovane farebbe parte del “giro” delle ragazze dell’agente di spettacolo Lele Mora, per il quale avrebbe partecipato ad alcune serate nelle discoteche. Il quotidiano aveva spiegato che le dichiarazioni della giovane donna sono ancora «tutte da verificare», perché presenterebbero «alcune contraddizioni». La vicenda, insomma, avrebbe «contorni molto indefiniti».
tutto ancora da verificare pero' intanto
edit: ecco l'articolo del fatto online:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010...-accusa/73640/
Anche il Giornale conferma l'esistenza dell'inchiesta
http://www.ilgiornale.it/interni/vel...e=0-comments=1
A fare capire che la faccenda non è destinata ad esaurirsi tanto rapidamente non c’è solo la circostanza che Il Fatto annunci per oggi una nuova puntata. Ci sono anche una serie di riscontri arrivati ieri intorno a voci che circolavano da settimane negli ambienti giornalistici e politici. Sono riscontri che dicono che una indagine effettivamente c’è, nonostante la smentita di Bruti Liberati. Ma dicono anche che il racconto della ragazza è stato già smentito in più punti dalle indagini che la Procura milanese sta compiendo intorno alla spinosa vicenda.
Secondo indiscrezioni attendibili, tutto nasce (almeno in apparenza) per caso: la giovane araba viene fermata per un controllo e risulta priva del permesso di soggiorno. A quel punto, gioca il tutto per tutto: «Guardate che conosco Berlusconi».
Sul momento sembra una boutade. Ma la marocchina insiste. Racconta di essere stata a casa di Silvio Berlusconi ad Arcore insieme ad altre ragazze. E aggiunge una serie di dettagli su quanto sarebbe poi avvenuto nella residenza del premier. Il Giornale non sa quali siano questi dettagli. Ma una cosa è certa: dopo queste dichiarazioni, la forza di polizia che sta interrogando la giovane si ferma, e trasmette il tutto alla Procura milanese.
Qui Bruti Liberati decide di procedere, anche se con grande cautela. Si consulta con il suo vice Pietro Forno, e il fascicolo viene affidato a Sangermano, uno specialista di reati a sfondo sessuale. La ragazza viene interrogata molte volte. Fornisce nuovi dettagli, fa molti nomi. E qua iniziano i problemi: perché buona parte delle notizie fornite dalla giovane non trovano conferma, e anzi vengono smentite dagli accertamenti della Procura. I magistrati hanno la sensazione di trovarsi di fronte ad una testimone ampiamente inattendibile e inutilizzabile, perché anche i dettagli veri o verosimili vengono pesantemente indeboliti da quelli rivelatisi falsi.