La riconoscenza, la paura e il senso del dovere. La giovane Maga poteva leggere chiaramente negli occhi di ghiaccio del Necromante venuto dal nord la presenza del significato di queste tre parole. L'imperturbabilità che da sempre aveva accompagnato Dalanov fin dal suo arrivo si era sgretolata come neve al sole, un paragone che, viste le origini del Necromante e l'attuale luogo di scontro, avrebbe quasi fatto sorridere Faelyn se soltanto la situazione non fosse stata cosi tesa.Quale dei tre sentimenti avrebbe preso il sopravvento? lei non lo sapeva, sapeva cosi poco di quella gente e in quel momento maledì i pregiudizi che le avevano sempre impedito di conoscere qualcosa di più sulla loro etica. Se fosse sopravvissuta a quest'incontro, di certo qualcosa sarebbe cambiato.
La fine dello scontro arrivò portato dal bagliore dell'acciaio freddo ed inesorabile brandito dai coraggiosi soldati, il gruppo di esploratori partiti dalla città aveva fatto luce sugli ultimi oscuri eventi, ma a quale prezzo?. Difficile gioire di questa vittoria, difficile definire un nemico chi non ti muove rancore anche di fronte alla tua intenzione di fargliela pagare. Probabilmente il giovane Necromante era tormentato da questi pensieri, lei Faelyn, si avvicinò a fissare in silenzio la scena, le parole non avevano posto in quel momento.
Poco dopo, la ragazza si avvicinò al ragazzo che portava con se il corpo dello sconfitto. La sua voce era bassa ma decisa.
Non posso dirti se tu abbia fatto la cosa migliore ma... ti devo la vita questo devo riconoscerlo. Non so neanche quali erano le tue reali intenzioni e quali saranno quelle di adesso, ma forse l'esito di questa storia potrebbe essere l'inizio di un importante cambiamento, anche se...questo non spetterà ne a me ne a te. Mi dispiace Dalanov