Visto ieri sera. Un film da evitare.
Sarà che le aspettative erano elevate (fra Fincher regista e Gyllenhaal e Downey JR come attori), ma il film è davvero riuscito male.
In primis il ritmo non esiste, è esageratamente lento, la qual cosa se si va a sommare alla durata di 158 minuti (e, ma questo forse è successo solo perché ero in un multisala, nessun intervallo) diventa una specie di calvario.
Il soggetto è mediocre (ok, storia vera, ma esistono storie vere poco adatte alla trasposizione in pellicola), una serie di omicidi compiuti da un tizio in un arco particolarmente lungo di tempo, che poi mandava lettere a vari giornali insieme a dei messaggi cifrati e che è stato ricercato per circa un decennio e mezzo.
La sceneggiatura soffre di troppi momenti inutili, a parte la lentezza, alcuni personaggi entrano ed escono dalla storia in modo repentino e imprevisto, senza capire il perché di certi loro comportamenti (in particolare il personaggio interpretato da Downey Jr).
La regia, ahimé, è davvero poco ispirata, quasi al livello di un documentario che, unito ad una fotografia scialba e piatta (nonostante penso sia una cosa voluta), gli da la mazzata definitiva e ti fa sperare, man mano che passa il tempo, che "succeda qualcosa", ma l'unica cosa di rilievo è che la noia aumenta di minuto in minuto fino al momento dei titoli di coda, quando si è ben felici di abbandonare la sala nonostante la netta sensazione di aver perso 3 ore della propria vita.
Un passo falsissimo di Fincher.