Sembra confermata l'importante novità che vedrebbe un nuovo e inaspettato scenario per le prossime elezioni politiche. Forza Italia e AN si presenteranno alle urne sotto un unico simbolo, confederandosi con la Lega Nord ma a quanto pare senza l'UDC e senza tutti i mini partiti che caratterizzavano la CdL.
Coalizione snella che associata alla scelta del PD potrebbe causare un terremoto politico fino a poche settimane fa decisamente imprevisto. Per le coalizioni è previsto uno sbarramento del 10% mentre per le liste non collegate lo sbarramento sarà del 4%.
Ecco di seguito una breve simulazione (con i dati del 2006) di quello che potrebbe accadere secondo le ultime novità e dei partiti e di chi sarà rappresentato alla Camera:
PD – 32%
- 34% se Italia dei Valori confluisce nel PD come sembra ormai sicuro.
Sinistra Arcobaleno – 10/11%
- PdCI (2,3%)
Rifondazione (5,8%)
Verdi (2,1%)
Sinistra Democratica
Partito delle Libertà – 36%
- Forza Italia (23,7%)
AN (12,3%)
Lega Nord ( 4,6% ) che comunque farà coalizione con il nuovo Partito delle Libertà
UDC ( 6.8% ) che senza coalizione potrebbe comunque entrare in parlamento superando lo sbarramento del 4% ma propende per fare una coalizione di centro.
Tutti gli altri partiti resteranno abbondantemente sotto il 4% e quindi o si accoderanno ai grandi partiti sperando di essere presi in coalizione, o resteranno al di fuori del parlamento. Resta in dubbio la posizione del PS ( Partito Socialista ) che sembra abbia ottenuto un accordo tecnico con il PD presentandosi assieme in coalizione.
Per quanto riguarda il Senato la situazione si complica, in quanto i conteggi vengono effettuati su base regionale e non nazionale.