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Ordinaria amministrazione direi
"Il gioco grosso", lo definisce al telefono Saccà, quello che doveva riportare Berlusconi a Palazzo Chigi, grazie alla spallata contro Romano Prodi di un manipolo di senatori transfughi del centrosinistra. L'uomo chiave di questo 'gioco grosso' finora è rimasto nell'ombra. Si chiama Giancarlo Innocenzi , è stato sottosegretario alle Comunicazioni nel governo Berlusconi e prima ancora dirigente di Mediaset. Poi è stato nominato membro dell'Autorità garante delle Comunicazioni, ma più che un arbitro sembra un giocatore. Nell'agosto del 2007, quando il governo Prodi comincia a scricchiolare, Innocenzi entra in campo e comincia a lavorare ai fianchi il senatore del centrosinistra Willer Bordon (a sua volta intercettato durante un colloquio con Saccà per difendere la fiction di De Angelis 'Incantesimo' a rischio chiusura). Bordon ha una moglie attrice con un buon curriculum, si chiama Rosa Ferraiolo: Innocenzi mette in pista il suo amico produttore cinematografico De Angelis per farla lavorare. È lui stesso a raccontarlo il 2 agosto ad Agostino Saccà. A stopparli è il direttore di RaiUno, Fabrizio Del Noce, per un problema di costi. E Saccà si preoccupa, teme che il capo di RaiUno racconti la vicenda della moglie di Bordon: "Perché possono capire che c'è un gioco più grosso".