Quando non pagare i 25 euro
Vediamo alcuni casi particolari in cui la sanzione di 25 euro non viene applicata anche se si è senza biglietto. Sarà, innanzitutto, esentato chi avviserà il personale di aver trovatole macchinette obliteratrici in stazione non funzionanti. Nulla cambierà, inoltre, per coloro che sono in possesso di un biglietto non idoneo alla tipologia di treno scelto (ad esempio chi ha un biglietto Intercity su un treno Eurostar o un biglietto Espresso per un treno Intercity): costoro pagheranno, come già avviene, un sovrapprezzo di 8 euro oltre la differenza di prezzo, dove prevista.
Saranno poi esentati dal pagare sanzioni o sovrapprezzi, solo se avviseranno il personale appena saliti a bordo, i viaggiatori di treni a media/lunga percorrenza (ES, IC, Espresso) che partono da stazioni con le biglietterie chiuse; i non vedenti e i titolari di Concessione speciale III; coloro che viaggiano sui treni della media/lunga percorrenza e chiedono il cambio di classe o sui Treni Notte e optano per una cuccetta o un vagone letto invece del posto a sedere.
E chi non ha il biglietto?
Le nuove disposizioni prevedono alcuni casi particolari (oltre a quelli già elencati) in cui si può ancora acquistare il biglietto sul treno. Riguardano chi viaggia su treni del Trasporto Regionale (R, IR, D) e parte da stazioni con biglietterie chiuse e senza punti vendita alternativi (emettitrici automatiche di biglietti o rivendite presenti in stazione o nelle sue vicinanze) o dove le obliteratrici non funzionano. In questo caso, avvisando tempestivamente della propria situazione il personale di bordo, non si paga alcuna sanzione. In sostanza ora si pagherà soltanto il prezzo del biglietto mentre prima, trovandosi nella stessa condizione, si doveva pagare anche la maggiorazione per averlo fatto a bordo. Nella nostra regione però, per i treni regolati con il contratto di servizio dell’Emilia-Romagna, già si era stabilito con Trenitalia di non applicare sovrattasse in questi casi, nonché di informare chiaramente l’utenza con affissioni nelle stazioni interessate. Con questa modifica viene quindi riconosciuto il diritto ad essere messi in regola senza nessuna sovrattassa. Alcune perplessità vengono però dalle associazioni degli utenti, che auspicano che le informazioni su eventuali chiusure o malfunzionamenti delle biglietterie di terra vengano comunicate al personale di bordo tempestivamente per evitare equivoci o spiacevoli discussioni con i controllori. Resta poi ancora da chiarire, da parte di Trenitalia, che cosa esattamente si intende per “punti vendita alternativi” e quanto si estendono le “vicinanze” della stazione.