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Thread: Ma di sta nuova trovata del ministro Sacconi...

  1. #1
    Lieutenant Commander Shub's Avatar
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    Default Ma di sta nuova trovata del ministro Sacconi...

    Non ne vogliamo parlare?

    In pratica...hanno aggirato l'articolo 18 senza eliminarlo, almeno in sto modo la massa becera ed ignorante non può scendere in piazza.

    Articolo del Corriere <---LINK

    Se quello che scrivono è vero....

    Complimenti a tutti quei metalmeccanici e lavoratori che votando la Lega, perchè i negri ci fottono il lavoro, adesso vedranno meglio cosa vuol dire allearsi col diavolo.

  2. #2
    Nazgul Tirith's Avatar
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    Fra poco metteranno la miovola, poi la multa per bestemmie

    Pero, non saranno mai capaci manco di presentarsi ad una semplice lista regionale, pero' oh "noi siamo il popolo della libertahhhhhhhhhh"


    WTS Voti cammorristici EU.
    "not even death can save you from me..."


  3. #3
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    Quote Originally Posted by Nazgul Tirith View Post
    Fra poco metteranno la miovola, poi la multa per bestemmie
    e le frane di cani randagi ogm giganti?

  4. #4
    Warrant Officer marlborojack's Avatar
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    io non ho capito a cosa servirebbe quest'arbitro, perchè se n'è sentita la necessità e soprattutto quali siano i benefici...
    Happiness in intelligent people is the rarest thing I know.

  5. #5

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    Vorrei sapere quanti di voi pensano realmente che la tutela del reintegro nel posto di lavoro, al di là di 4 aziende enormi modello FIAT, possa essere la vera migliore alternativa per un lavoratore che viene licenziato.

    Scena: vinci il giudizio, il giudice ordina il reintegro nella tua mansione, da quel momento inizi a fare solo lavori di merda (rigorosamente nella tua mansione alla lettera), non benefici di alcun avanzamento professionale, non ti cagano in ufficio, ti ostentano freddezza ecc. ecc. Non era meglio prendersi i soldi e mandare a fare in culo tutti?

    L'arbitrato consente al lavoratore di optare per questa seconda ipotesi, che prima era impossibile perché c'era l'OBBLIGO di reintegro, non si poteva trattare, pure i lavoratori che non volevano tornare in azienda erano obbligati a farlo.

    Non è che ora può diventare uno sport nazionale sputare in faccia a ogni provvedimento prima ancora di averne capito il senso...
    Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
    Quote Originally Posted by Ipnotik
    non gli bastava averci tolto il nostro caro PD, ora ci tolgono pure l'ASD. Manca solo una coalizione di centrosx in italia chiamata LOL, e poi siamo al completo.

    Quote Originally Posted by spinoza.it
    Il premier: “L’Italia è vittima di un passato che non passa”. E di un dittatore con una ditta.

  6. #6
    Lieutenant Commander ilsagola's Avatar
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    Si ma quest'arbitri chi li paga ?? ??

  7. #7
    Lieutenant Commander San Vegeta's Avatar
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    io so per certo che 3 diverse persone pochi anni fa hanno vinto le cause di lavoro e non hanno avuto nessun obbligo di reintegro, hannl potuto scegliere di tornare al lavoro o avere un rimborso e cambiare azienda.
    Lo so per certo questo dato che li conosco bene tutti e tre
    I rubinetti a casa di Chuck Norris non perdono, vincono.

    In the beginning there was nothing...then Chuck Norris Roundhouse kicked that nothing in the face and said "Get a job". That is the story of the universe.

    Quote Originally Posted by Wolfo View Post
    Concordo e propongo ban temporanei per chi critica la topa , la topa non si critica , dal trombabile in su non si commenta in modo sgradevole.
    la tua ignoranza in materia e' raccapricciante
    -cit. Estrema, 2022

  8. #8
    Nazgul Tirith's Avatar
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    Quote Originally Posted by Jarsil View Post
    Vorrei sapere quanti di voi pensano realmente che la tutela del reintegro nel posto di lavoro, al di là di 4 aziende enormi modello FIAT, possa essere la vera migliore alternativa per un lavoratore che viene licenziato.

    Scena: vinci il giudizio, il giudice ordina il reintegro nella tua mansione, da quel momento inizi a fare solo lavori di merda (rigorosamente nella tua mansione alla lettera), non benefici di alcun avanzamento professionale, non ti cagano in ufficio, ti ostentano freddezza ecc. ecc. Non era meglio prendersi i soldi e mandare a fare in culo tutti?

    L'arbitrato consente al lavoratore di optare per questa seconda ipotesi, che prima era impossibile perché c'era l'OBBLIGO di reintegro, non si poteva trattare, pure i lavoratori che non volevano tornare in azienda erano obbligati a farlo.

    Non è che ora può diventare uno sport nazionale sputare in faccia a ogni provvedimento prima ancora di averne capito il senso...

    Te hai ragione Jarsil, ma non e' che e' diventato un Sport Nazionale e' che ormai se ne ha talmente le palle piene che anche se fanno qualcosa di buono solo a saper che viene fatto da una persona che fa parte di un Partito Mafioso, comandato da un Pagliaccio, bhe ti passa pure la voglia di leggere se ci sia qualcosa di buono o meno

    Poi ovvio che nel PDL non ci sono solo quel tipo di persone e che magari la trovata in se, possa essere utile.
    "not even death can save you from me..."


  9. #9
    Lieutenant Commander Shub's Avatar
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    Jarsil il problema è semplice, premesso che la stragrande maggioranza delle aziende italiane non accede all'articolo 18 perchè sono troppo piccole, parliamo comunque di quelle che possono accedervi.

    Allora, leggendo l'articolo, quindi magari in realtà il decreto poi è diverso, le clausole vengono messe sul contratto DAL DATORE DI LAVORO, quindi già il lavoratore in cerca di lavoro si ritroverebbe in una situazione di svantaggio, oltretutto se vengono rimessi ai CCNL queste fantomatiche limitazioni ogni 2 anni anche i lavoratori assunti precedentemente da suddetta legge si ritroverebbero a combattere con Confindustria per non far approvare tale clausola.

    Detto questo, se leggi bene nell'articolo si evince pure che se dopo tot tempo le parti non trovano un accordo, il governo superpartes decide di par suo. Ora...indipendentemente dal fatto che non capisco come il governo possa prendersi l'onere di decidere per ogni singolo caso discusso, ma secondo te l'attuale governo a chi darebbe una eventuale ragione?

    Premettendo anche che spesso ci sono lavoratori che dovrebbero solo vergognarsi per come lavorano e che quindi dovrebbero essere giustamente licenziati, questo procedimento rende il lavoratore ancor più "schiavo" delle decisioni del datore di lavoro.

    Rigirando la frittata, anche Bersani e D'Alema con i contratti interinali sulla carta facevano una gran cosa, ma poi in realtà il mondo del lavoro ha tradotto tali contratti come una forma innovativa di "schiavismo" della manovalanza. Dove ogni 3 mesi disperati vengono presi a lavorare turnandoli, senza un weekend libero, pagati un cazzo e con turni massacranti.

    Quindi, secondo te il datore di lavoro farà l'interesse suo o del lavoratore? Secondo te l'arbitrato sarà una forma privilegiata rispetto al giudice del lavoro?

    Scusami se parto prevenuto ma, l'imprenditore E' uno che fa i suoi interessi, e dico pure giustamente, ma se gli dai ancor più libertà chi ci rimette poi è sempre e solo il lavoratore.

  10. #10
    Razj's Avatar
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    Quote Originally Posted by Jarsil View Post
    Vorrei sapere quanti di voi pensano realmente che la tutela del reintegro nel posto di lavoro, al di là di 4 aziende enormi modello FIAT, possa essere la vera migliore alternativa per un lavoratore che viene licenziato.

    Scena: vinci il giudizio, il giudice ordina il reintegro nella tua mansione, da quel momento inizi a fare solo lavori di merda (rigorosamente nella tua mansione alla lettera), non benefici di alcun avanzamento professionale, non ti cagano in ufficio, ti ostentano freddezza ecc. ecc. Non era meglio prendersi i soldi e mandare a fare in culo tutti?

    L'arbitrato consente al lavoratore di optare per questa seconda ipotesi, che prima era impossibile perché c'era l'OBBLIGO di reintegro, non si poteva trattare, pure i lavoratori che non volevano tornare in azienda erano obbligati a farlo.

    Non è che ora può diventare uno sport nazionale sputare in faccia a ogni provvedimento prima ancora di averne capito il senso...
    Sì ma la reintegrazione sul posto di lavoro il giudice la ordina solo nell'ipotesi di grandi aziende come appunto la fiat nel caso di vizi di forma del licenziamento o in mancanza di giusta causa/giustificato motivo; l'esempio che porti tu è irrealistico perché la reintegrazione al di fuori di grandi aziende (+di 60 lavoratori) "potrebbe determinare il verificarsi di situazioni di tensione nelle quotidiane relazioni umane e di lavoro (c. cost.)".

    Per i lavoratori di piccole imprese c'è invece la tutela obbligatoria che differisce da quella reale (la reintegrazione) perché il giudice obbliga il datore a risarcire il danno causato dal licenziamento illlegittimo o a riassumere, che è diverso da reintegrare perché il giudice non ricostituisce il rapporto di lavoro che ormai è risolto ma lascia la scelta alle parti.

  11. #11
    Lieutenant Commander powerdegre's Avatar
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    Quote Originally Posted by Shub View Post
    Scusami se parto prevenuto ma, l'imprenditore E' uno che fa i suoi interessi, e dico pure giustamente, ma se gli dai ancor più libertà chi ci rimette poi è sempre e solo il lavoratore.
    Bo.. qui in Inghilterra le uniche cose garantite per legge sono il minimo salariale imposto a 5.50£ l'ora per qualsiasi ruolo ed il licenziamento per giusta causa, il quale prevede ovviamente anche il potersi liberare allegramente degli esuberi se il tuo lavoro cala.

    I lavoratori non mi sembra che stiano male.

  12. #12
    Lieutenant Commander Shub's Avatar
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    Degre in Inghilterra scusami se te lo dico, ma tu che ci lavori dovresti saperlo meglio di me, mi pare...ripeto MI PARE, ci sia un'etica un attimino diversa...

    Non mi pare l'Austin abbia chiesto per esempio aiuti statali e dopo pochi mesi annuncia il licenziamento, con relativa chiusura degli stabilimenti, di ennemila lavoratori.

    Quindi...se da una parte E? SACROSANTO licenziare i furbi, dall'altra non ritengo giusto questo passaggio.

    In questo modo aggiungi potere a chi già potere lo ha, rendendo il sottoposto sempre più in balia del datore di lavoro.

  13. #13
    Lieutenant Glasny's Avatar
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    Quote Originally Posted by Jarsil View Post
    Vorrei sapere quanti di voi pensano realmente che la tutela del reintegro nel posto di lavoro, al di là di 4 aziende enormi modello FIAT, possa essere la vera migliore alternativa per un lavoratore che viene licenziato.

    Scena: vinci il giudizio, il giudice ordina il reintegro nella tua mansione, da quel momento inizi a fare solo lavori di merda (rigorosamente nella tua mansione alla lettera), non benefici di alcun avanzamento professionale, non ti cagano in ufficio, ti ostentano freddezza ecc. ecc. Non era meglio prendersi i soldi e mandare a fare in culo tutti?

    L'arbitrato consente al lavoratore di optare per questa seconda ipotesi, che prima era impossibile perché c'era l'OBBLIGO di reintegro, non si poteva trattare, pure i lavoratori che non volevano tornare in azienda erano obbligati a farlo.

    Non è che ora può diventare uno sport nazionale sputare in faccia a ogni provvedimento prima ancora di averne capito il senso...
    Ma infatti per i posti subordinati che porti come esempio credo che la stragrande maggioranza prenda i soldi e se ne cerchi un altro. Il tutto basato sull'articolo 18, se iniziano a aggirarlo non ce li vedo a vincere le cause contro le aziende che si possono permettere anche legali migliori.

    Invece per i posti di dirigente o responsabile sicuramente può convenire il reintegro, come esempio pubblico c'è Santoro, reintegrato, nella sua trasmissione ovviamente è rispettato da tutti (visto che è sua) e si trova contro solo i dirigenti rai che però non possono far molto.
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  14. #14
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    Quote Originally Posted by Razj View Post
    Sì ma la reintegrazione sul posto di lavoro il giudice la ordina solo nell'ipotesi di grandi aziende come appunto la fiat nel caso di vizi di forma del licenziamento o in mancanza di giusta causa/giustificato motivo; l'esempio che porti tu è irrealistico perché la reintegrazione al di fuori di grandi aziende (+di 60 lavoratori) "potrebbe determinare il verificarsi di situazioni di tensione nelle quotidiane relazioni umane e di lavoro (c. cost.)".

    Per i lavoratori di piccole imprese c'è invece la tutela obbligatoria che differisce da quella reale (la reintegrazione) perché il giudice obbliga il datore a risarcire il danno causato dal licenziamento illlegittimo o a riassumere, che è diverso da reintegrare perché il giudice non ricostituisce il rapporto di lavoro che ormai è risolto ma lascia la scelta alle parti.

    mi sa che fai un po di confusione innanzi tutto per i numeri.
    la differenza fondamentale e' tra piu o meno di 15 dipendenti (5 per le imprese agricole)
    la sentenza della corte che citi riguarda altro, segnatamente la questione di legittimita costituzionale sollevata ad indicare la asserita illegittimita in realzione all' art 3,5 e 35 cost sull art 35 dello statuto dei lavoratori

    cioe questo

    Spoiler


    la corte rigetta i dubbi di illeggittimita con Sentenza 152/1975 indicando nel dispositivo, in underscore la parte che citi

    la ragione del diverso limite numerico adottato per le imprese agricole rispetto a quelle industriali va ricercata nelle sensibili differenze, organizzative e strutturali, che nella realta' economica e sociale del nostro paese separano le une delle altre. E, d'altro canto, come fu gia' rilevato con la sent. n. 55 del 1974, l'esigenza di salvaguardare la funzionalita' delle unita' produttive (intese quali autonome articolazioni di una piu' complessa organizzazione imprenditoriale) ed, in ispecie, di quelle con minor numero di dipendenti (nelle quali la reintegrazione nel medesimo ambiente del dipendente licenziato potrebbe determinare il verificarsi di situazioni di tensione nelle quotidiane relazioni umane e di lavoro) e' sufficiente a giustificare la tipizzazione di diverse fattispecie ai fini di una disciplina non uniforme dai licenziamenti individuali.

    in soldoni indica che non e' illegittimo che vengano ad esserci dei limiti di applicazione differente (5/15) tra imprese agricole e non

    il campo di applicazione dell articolo 18 ad eccezione delle imprese agricole (5 dipendenti) e' quindi di 15 dipendenti.
    ma per evitare una, chiamiamola semplicemente, elusione della norma si prevede anche

    -la sommabilità del numero dei lavoratori di aziende appartenenti ad uno stesso imprenditore che abbiano sede nello stesso comune, onde evitare quindi che lo stesso imprenditore sfugga alla norma e diverso regime con piu imprese con meno di 15 dipendenti, quindi si contano tutti come facenti capo ad un unica impresa se nello stesso comune (es. a due imprese con 10 e 7 dipendenti nello stesso comune si applica la normativa come se l'impresa fosse unica e con piu di 15 dipendenti)
    - tale numero diviene di 60 dipendenti se si guarda al territorio nazionale quindi se lo stesso imprenditore ha un numero di piccole imprese con 15 dipendenti si sommano tutte e se raggiunge più di 60 dipendenti saranno soggetto alla normativa della tutela reale. (es. 5 imprese con 15 dipendenti dovrebbero essere tutto soggette alla normativa meno gravosa relativa alle aziende con 15 o meno dipendenti, ma si sommano i dipendenti in ambito nazionale, se ne ottengono cosi 75, ed a tutte verra applicato il regime piu oneroso di azienda con più di 15 dipendenti.)


    la tutela reale si applica alle imprese con più di 15 dipendenti, quella obbligatoria per imprese con meno di 15 dipendenti. Quindi e' un ipotesi molto molto piu diffusa rispetto a relegarla solo alle aziende con piu di 60 dipendenti come fai erroneamente.

    oltretutto nella tutela reale (+15) la scelta tra riassunzione e pagamento delle indennita spetta al datore di lavoro, in quella obbligatoria (-15) tale scelta appartiene al lavoratore

    Sostanzialmente ha ragione Jarsil perché se si hanno piu di 15 dipendenti secondo la tutela reale e' il datore di lavoro a decidere se corrispondere l'indennità o la riassunzione, cio non toglie che poi si possano far valere in altre sedi gli eventuali soprusi, ma sostanzialmente il ricorso ad un arbitrato puo realmente andare a tutelare il lavoratore più di quando ora si faccia con un giudizio.


    edit: typo
    Last edited by McLove.; 4th March 2010 at 15:17.
    Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-

  15. #15
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    Secondo me no, perchè come sempre, sarò prevenuto, io non credo quasi mai alla bontà delle persone.

    Se da un lato quell'aspetto tirato fuori da Jarsil potrebbe essere migliorato con questo decreto, io mi preoccupo delle clausole al contratto che potranno, e sicuramente saranno, paletti che andranno a favore del datore di lavoro.

    Se veramente vogliamo sistemare quell'anomalia, perchè non aggiungere all'articolo 18 una postilla, non conosco il termine giuridico, dove appunto si vuole dice in soldoni "Il giudice può decidere il reintegro o una somma congrua a sostituzione dello stesso, che è a discrezione della parte lesa decidere quale".

    Se già esiste invece come mi pare da evincere da quello che scrive Mc, perchè non estendere la discrezionalità alla parte lesa sia alle ditte con +15 dipendenti?

    Spero mi son spiegato.

    In sto modo invece...se da una parte potrebbe aiutare il lavoratore, nel momento in cui si rinegozia il contratto o si deve entrare nel mondo del lavoro sono sicuro che il lavoratore lo prenderà nel...

    Ceo.

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