e quali sarebbero le classi sociali specifiche?vedi io contesto alle fondamenta proprio l'art 67 della cost. "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato."
Perche riguardo alla prima parte non è cosi, non è vero che rappresenta la nazione, cioe, scrivilo pure sulla carta ma per la mia visione dei rapporti sociali, non è cosi. Ogni rappresentante è portatore di interessi collettivi del gruppo che l'ha eletto, e proprio per questo motivo dovrebbe esserci il vincolo di mandato, permettere a chi l'ha scelto come rappresentante di modificare la propria scelta se è stato deluso. Questo meccanismo fondamentale credo sia un ottimo strumento di attribuzione ai gruppi di un certo potere anche di ricatto nei confrotni degli eletti, senza questo potere il rappresentante diventa una figura inamovibile e portatrice di interessi che possono finire col non corrispondere con quelli di coloro che l'hanno eletto. Questa è democrazia?boh forse un po mi pare...è la chiave attraverso cui quel potere che spetta al popolo puo venir esercitato, è l'unico modo con cui le pretese possano venir soddisfatte almeno in linea teorica...
Governare l'italia per la mia visione non vuol dire niente, mi dispiace. E non credo che tu possa sostenere che esista un meglio (in senso globale, ossia per tutti i cittadini) verso il quale deve tendere l'operato del governo. In uno stato liberale democratico, un governo persegue gli interessi di una classe sociale specifica, sia che sia di destra che di sinistra e anche se al suo interno vi siano forze cd comuniste che appunto per questo motivo critico. Non è nostalgia del baffone, che da sempre ho osteggiato e criticato, ma una presa di posizione radicale, nata forse da un senso di impotenza e ingustizia, ma che non cerca di nascondersi dietro belle parole di fratellanza.
Questo post potra sembrare contraddittorio rispetto ai precedenti, nei quali sostenevo la contemperazione degli interessi, la partecipazione e via dicendo, ma nasce dalla constatazione che per ora, la costituzione del 48 rappresenta una linea del piave dove si deve resistere onde evitare derive presidenzialiste che senza remore trovo sempre pericolose...derive presidenzialiste come possono essere appunto il bipartitismo, alte soglie di sbarramento o la concezione che con il voto si investa un premier e non un partito.