Lo rispiego per l'ennesima volta, pacatamente, forse riusciamo ancora a recuperare il thread (eccoti la risp hudlok) .
Perchè vedi , a me dispiace che il registro scada, ma se tu, dopo che ho messo il link, avessi candidamente ammesso di aver sbagliato ( anche con " mi sono confuso") , sarebbe finita li'.
E' il fatto che continui a batterci sopra che indispone.
Perchè se proprio non vuoi ammettere che è come dico io, magari quando te lo dicono gli altri ( quelli che hai corretto n volte su queste cose) , ti calmerai e finirà la discussione.
Esporro' FATTI il modo piu' elementare possibile.
Ci sono diverse formule per assolvere qualcuno .
La migliore è "il fatto non sussiste" (ipotesi accusatoria del tutto infondata)
Se, invece, interviene, dopo la commissione di un reato, una legge piu' favorevole per il reo, il giudice deve applicarla.
In questo caso assolve perchè il fatto non costituisce (piu' ) reato.
SE, pero', ci son gli estremi perchè un fatto non sussista, il giudice DEVE applicare la formula piu' favorevole all'imputato, non c'è proprio bisogno di
" scomodare" l'applicazione della legge successiva.
Prodi è indagato per abuso d'ufficio . Nel frattempo arriva una legge piu' favorevole.
Il giudice , nel dispositivo della sentenza (fatto di pochissime righe, e questo lo conosciamo) , dice ( anche il giornale è d'accordo) che il fatto non sussiste.
Quindi, egli non puo' aver utilizzato la legge piu' favorevole, perchè l'accusa è infondata alla radice ( i motivi posson essere tanti, ma non riguardano la nuova legge, perchè in quel caso la formula sarebbe stata diversa) .
Il giudice fa la sentenza e la motiva con ben 47 pagine
"Il giornale" la legge e riporta :
"" Quando fu possibile leggere le 48 pagine delle motivazioni, saltò agli occhi il passaggio relativo alla «nuova ipotesi di abuso» che alla luce delle modifiche legislative finisce per essere - scrive il Gip - «più favorevole all’imputato». Nel caso specifico, a Romano Prodi."
Saltò agli occhi, ok.
Ma saltare agli occhi non vuol dire certo che il giudice abbia scritto "VISTA LA LEGGE PIU' FAVOREVOLE prodi va prosciolto" . Non sta scritto da nessuna parte che il giudice l'abbia motivato cosi' ( e il giornale è molto attento nel non scriverlo, a pena di obbligo di rettifica ovviamente) .
E' solo un riferimento che, nell'ambito di ben 47 pagine, commenta la recente novità legislativa.
TANTO PIU' che, se avesse applicato la nuova legge, non avrebbe usato la formula " il fatto non sussiste" ma il fatto non è (piu')reato .
Orbene, da quanto sopra i destrorsi arrivano a sostenere (Mclove. in primis) che il giudice si sarebbe contraddetto, perchè usa la formula " il fatto non sussiste" nel dispositivo , e poi , nella motivazione( di 47 pagine , e che contiene quella riga, dove il giudice prende atto della nuova legge e nulla piu')
si riferisce alla nuova legge (cosi' che avrebbe dovuto applicare la formula assolutoria meno ampia) .
Dire che un giudice si sia contraddetto in modo cosi' grossolano, e avere la presunzione di dirlo senza leggere la sentenza ( ma basandosi solo su una riga da cui , peraltro, non consta che il giudice cosi' abbia MOTIVATO, ma solo COMMENTATO l'esistenza della nuova legge) è frutto della sola faziosità politica.
Proprio quella contro cui si scaglia il mio contraddittore.

Edit : esatto, il 129 cpp dice che logicamente viene prima il fatto non sussiste e poi che non è previsto dalla legge come reato....cristallino .
Si, ogni tanto gioco a tombola cmq
