
Originally Posted by
Hador
Ah una piccola riflessione, come già detto in altri topic un bambino nato ha dei diritti, un bambino non nato non ha diritti in quanto non vivente.
Nel momento in cui io volessi riconoscere al feto lo status di essere umano eliminando l'aborto (rinominandolo in omicidio) dovrei, per logica, riconoscergli una serie di diritti pari a quelli del bambino nato. Di fatto o il feto è della donna che ci fa quel cazzo che vuole o è essere indipendente con dei diritti, che io (stato) devo tutelare da una serie di cose, maltrattamenti, istruzione e compagnia bella. Questa tutela ovviamente si tradurrebbe nel diritto o meno della donna/coppia di tenere il bambino, se io impedisco l'aborto DEVO farmi carico del futuro bambino, così come per l'adozione ci sono criteri precisi e selettivi per i genitori, uguali criteri andrebbero estesi ai genitori naturali.
Questo nel mondo civile non è ancora accaduto per una difesa della naturalità (per molti sacralità) dell'atto riproduttivo, ma ad esempio ci si fanno trilioni di seghe mentali su adozioni gay quando due lesbiche a farsi mettere incinta da un amico e tenersi il bambino ci mettono nulla, questo perchè il feto NON ha (giustamente?) gli stessi diritti di un bambino.anche io ne ho di esempi, anche finiti male, ma mi secca raccontare aborti e cazzi degli altri sinceramente.
Quindi la proposta che è? un giudice, o perchè no un prete tanto di sti tempi, che giudichi la tua storia e ti dica "ah si puoi abortire, no non puoi ti sei comportata male?"
Se studi e sondaggi del settore mostrano che la maggior parte degli aborti avviene tra giovani incoscienti (cosa non vera tra l'altro) allora si deve investire -ulteriormente- in una campagna di sensibilizzazione e prevenzione, non si deve vietare l'aborto.
E' come vietare l'uso delle automobili causa incidenti stradali, torneremmo al medioevo in entrambi i casi...