la responsabilità ce la stiamo prendendo da decenni, inoltre una legge sull'aborto non dev'essere costruita solamente sulla nostra morale, ma, si spera, sulla realtà. Una legge troppo restrittiva porterà, di nuovo, ad aborti abusivi/caserecci con annesso giro di soldi morti e malavita. Abitassimo nel regno dei balocchi posso capirlo, gli n figli di extracomunitari e ragazze con problemi chi cazzo li tutela? figli down/non voluti con problemi? li spediamo tutti a casa pazzo?
e cmq la moda è il "pro lifeh io sono di destra cattolico dammi pure il culo così resti vergine"![]()
hdr.
bnet profile
io opterei su un altro ragionamento: se la chiesa non fosse presente col suo grossa grasso culo dalle nostre parti, dite che avremmo ugualmente tali dibattiti?
Io vedo altri paesi e mi rendo conto che effettivamente ci sono molti confronti su temi di natura bioetica, ma molto più smorzati rispetto che da noi, tant'è che leggi in materia come questa, od altre in merito all'eutanasia sono decisamente più avanti rispetto che da noi. Quindi ciò mi porta a sostenere che di fatto se siamo cosi moralisti una bella fetta di responsabilità la si deve attribuire alla chiesa.
Quindi che senso ha stare a fare sti ragionamenti considerato che ci tocca andare avanti con la zavorra e il freno a mano tirato?
Inoltre, ho il vago sospetto che tali diatribe siano in fin dei conti un mucchio di cazzate se l'unico fattore che le scatena sia la presenza o meno della suddetta chiesa con tutta l'influenza che ha.
DaocSpoiler
Fin i francescani han detto a Ferrara di non dir cagate
Qua nessuno vuole cambiare la legge, neanche Ferrara (che per forza non crede nelle cagate che dice, si è messo in una situazione schifosa e ormai fa un gioco dialettico), si vuole invece che le donne non abortiscano a cuor leggero, si vuole che lo stato cerchi di aiutare economicamente la donna incinta in modo da smorzare i problemi materiali che sono, la maggior parte delle volte, la causa dell'aborto dei feti SANI.
Se qualcuno vuole continuare a prendersi per il culo da solo pensando che c'è un determinato momento in cui si passa da essere "non essere umano" ad essere umano... Faccia pure. Per me e per la biologia un essere vivente è determinato dal suo patrimonio genetico e quel patrimonio genetico si forma con l'unione dei mezzi patrimoni genetici contenuti nello spermatozoo e nella cellula uovo.
Si abortisca quanto si vuole, ma si sappia cosa si sta facendo.
Last edited by Hudlok; 24th February 2008 at 14:15.
E tu saresti (come al solito) quello con la cultura superiore.
Domani scendo in piazza a prendere a calci il primo che mi capita. Quando mi chiedono "Perchè", rispondo "Perchè pazzo dice che la sofferenza è relativistica !!!".questa è una cagata,
Ah fai il simpatico, ma c'hai la mira di un orbo sulla logica. Non potresti avere più torto: mai sentito parlare di John Nash e di game theory ?se vuoi metetrla in dialettica parlando da un punto di vista strettamente logico la sofferenza altrui non è un male finchè non causa un danno a te direttamente (basi della filosofia eh. Leggiti Hobbes, senza andare agli albori che magari sono troppo astratti per te, magari non sul libro delle superiori, un minimo più a fondo).
Tra parentesi, Hobbes andava avanti per massime, Nash è un matematico che ha anche dimostrato quello di cui parla. Voi umanisti con la matematica prendete sempre delle cantonate micidiali, tipo questa appunto.
Se accetti delle regole e poi le violi tu stesso, mi verrebbe da dire che sei irrazionale e illogico oltre che ovviamente un bastardo. Ma il punto è che continui a prendere una cantonata micidiale cercando di mettere EGOISTA allo stesso livello di AMORALE.E il danno che hai è sattamente quello che ti deriva dalla morale (prescinendo da leggi e punizioni che non menzioni tu stesso, e che non necessariamente ci sono. Esempio banale. Sposarti con una donna e fottere sua sorella provoca una punizione dalla società? No. Causa sofferenza a lei? Si. E a te? Se non hai morale no, hai goduto, cazzo ti frega. Spero che tu capisca dove voglio arrivare).
Leggere un libro di filosofia del diritto sarebbe equivalente per te a leggerti l'elettromagnetismo e le leggi di Maxwell. Ma anche solo un libro di logica che contraddice amaramente la maggioranza delle massime di ogni filosofo prima di una certa era.Ti dico di più, leggiti qualche libro di filosofia del diritto. Vai a vedere dove si è finiti quando si è messa da parte la morale e si è utilizzata solo la logica per determinare le dinamiche della società, le scelte "giuste" e le leggi applicabili in base a questo pensiero. Non ti spoilero la fine, ma non è un happy ending. Non venire a fare il saccentello con me su ste cose, io non vengo a farlo con te sulle reti o qualsiasi cosa coi numeri (lol) tu sia esperto di.
Inutile tempo perso.
Da un bel po' di tempo ho cominciato a citare sempre e solo Dawkins per evitare i fenomeni come te che mi vengono a dire che non sono ateo provando, di pura, mera e vuotissima dialettica a mettere in discussione quello che sono.In ogni caso quello che descrivi tu non vuol dire essere atei, è la tua personale (semnaticamente e storicamente errata) del termine.
Ebbene, come ho già fottuto altri, fotto anche te: quello che ho scritto non è diverso da quello che pensano Richard Dawkins e Piergiogio Odifreddi, due illustri e splendidi atei. E' anzi una perfetta copia di quello che dicono, in quanto il loro argomento è perfettamente e splendidamente logico.
Prego, salga in cattedra ora e ci spieghi dove Odifreddi e Dawkins sbagliano nel loro ateismo, che mi faccio due potenti e sonore risate.
Nel frattempo tu continua a frequentare i seminari di CL.Quindi vabbè, se sei cnovinto te, amen. Magari chiamalo in un nuovo modo, fonda una setta o un movimento, magari ci fai pure i soldi.
Ma solo quelli come te faticano a capire e leggere sul forum però. In quale società ideale pensi sia possibile mettere un veto all'aborto ? Siamo già 7 miliardi e con risorse PESANTEMENTE limitate. Datevi una svegliata invece che venire a fare i moralisti di sto cazzo sostenendo quell'imbecille di Giuliano Ferrara. Invece di venire a dire cazzate comeCmq per tornare IT, ti faccio un disegno. Vuoi parlare in termini scientifici e logici? Ok. Ti piace, va bene, np. Il fatto è che tu (e molti altri, ma lo sai che il tuo modo mi sta sul cazzo e gli altri non li prendo manco sul serio come interlocutori, quindi me la prendo con te) difendi l'aborto a spada tratta semplicemente perchè la chiesa ci dà contro, e dici, io sono ateo, GeGè, l'aborto non è male, non sto ponendo fine a una vita. E' solo poco più di una sega.La 194 è giusta. Vabbè, va di moda atteggiarsi così, te nè dò atto. Magari rimorchi pure facendo il "progressista", bho.
E che libri hai letto tu? Perchè fare due conti invece di leggere un libro pensi ti faccia tanto male ? Ah no, giusto, tu sei un umanista, se fai un calcolo o deduci una legge logica ti prende un coccolone ! Tu citi Hobbes ? Io cito Adam Smith.Però, se vuoi parlare con cognizione di causa, allora leggiti qualche libro (come ho fatto io),
O come:
Tempo perso, il problema è risolto da un pezzo. L'ultimo seminario a cui sono andato era sulla "distrofia muscolare". Molto più interessante e senza dibattiti ideologici sulla morale nel mezzo che non portano da nessunissima parte.partecipa anche tu (come ho fatto io) a qualche seminario sull'aborto,
C'è disaccordo, sul dove nasce la vita ? Ogni sperma è SACRO dicevano quelli di Monthy Python. Ridicolo.
O anche:
Biologi li vedo tutti i giorni qua all'università. Loro, in quanto anglosassoni, si limitano a fare un ragionamento pragmatico come il mio. Si vede che tu sei sfortunato e ascolti solo biologi e medici italiani.ascolta anche tu (come ho fatto io) medici e biologi e non solo giuristi, anche non cattolici, o atei, o semplicemente che della religione non gliene fotte un cazzo, e senti come siano in disaccordo su quando un feto può essere definito un essere vivente, una persona. Scoprirai che c'è MOLTO disaccordo. E che spesso (anche nella versione di chi è favorevole all'aborto) la soglia, parlando in settimane per farla breve, è inferiore a quella prevista dalla legge. Ora, tu ti vuoi prendere la responsabilità anche solo di rischiare di uccidere (o di sostenere che sia giusto) una persona, pur solo sbagliando convincendoti che sia solo un grumo di cellule? Fai pure, ma non perchè sei ateo, ma perchè sei stronzo (dal dizionario secondo pazzo = popolare per amorale )
Allora facciamo così: eliminiamo l'aborto, mettiamo una legge sociale e facciamo in modo che tutti quanti si devono prendere cura dei nuovi nascituri. Facciamo una utopia, vediamo cosa viene fuori.
Vieni fuori, come già detto in precedenza, che:
1) Legge repressiva su chi non vuole avere figli: chi viene beccato a scopare col profilattico viene buttato in cella di isolamento.
2)Chi abortisce viene fucilato.
3)Chi tenta l'aborto e non ha successo viene messo in cella fino alla nascita del bambino e poi fucilato.
Un esempio di spreco di banda, la stessa quantità di minchiate era deducibile dalla monoriga.Spero che questo ti sia più chiaro del monoriga precedente.
Ero all'inizio dell'ultimo anno di superiore che la mia ragazza rimase piena, decidemmo di tenerlo. Poi lei ebbe un aborto spontaneo. Non parlo a cazzo o per partito preso o "dal di fuori".
@alka. son stanco e non c'ho voglia. Anyway. Non puoi applicare la "logica" matematica a problemi sociali, questo anche un menhir di pietra di quelli di obelix lo capisce, te no, gg. Btw i seminari a cui mi riferivo non erano di CL (rofl), erano in università statale a Milano, tendenzialmente organizzati da gente di sinistra. E io per la cronaca non sono di certo un cattoguerriero lol, sono un mangiapreti in genere.
Il resto del discorso è povero. E' sintetizzabile nel punto "fanno un discorso pragmatico come il mio". Ecco. Qua manca la morale, e non certo perchè sei ateo, nemmeno nella tua accezione. GG e saluti, posizioni opposte come al solito, mi accontento di aver detto la mia.
p.s. = i libri di filosofia del diritto non sono per giuristi eh, son letture interessantissime e non serve nessuna preparazione giuridica, nel 99% dei casi almeno.
Last edited by Pazzo; 24th February 2008 at 14:51.
Noto come continui a ripetere a disco rotto "la tua accezione di ateo" quando ti ho già detto che la mia accezione è la stessa di Dawkins e Odifreddi che sono dalle 10.000 alle 100.000 volte più atei di me. E io continuo a ripetere a disco rotto che prego, ci dica dove Dawkins e Odifreddi sbagliano. Non sei tu quello che legge, va ai seminari e che ne sa ? Ma prestami un braccio.
Biologia e matematica, per cui bisogna aver studiato per anni e in cui non ogni cazzone può dire la sua a piacimento cercando di sostenere un argomento per pura dialettica, sono materie assai più interessanti dal mio modesto e infimo punto di vista. Non denigro le materie di cui tu parli, bada bene, ma trovare qualcuno che dica qualcosa di sensato e capire se sta cercando semplicemente di vendere un libro è assai più difficile nel tuo campo che nel mio. Nel mio se bari gli altri ti fanno fuori subito. Nel tuo si può ciurlare nel manico.p.s. = i libri di filosofia del diritto non sono per giuristi eh, son letture interessantissime e non serve nessuna preparazione giuridica, nel 99% dei casi almeno.
Inoltre, Hobbes, viene contraddetto da Nash proprio nella sua massima più famosa Homo Homini Lupus (Est), in questo paper:
# "Equilibrium Points in N-person Games", Proceedings of the National Academy of Sciences 36 (1950), 48–49. MR0031701
Invece di venire a cercare di sostenere argomenti basandoti sulla quantità di libri letti con la pretesa di venirmi a dire che ne sai di più mettendoti sul palchetto, prova a lavorare sulla QUALITA' di quello che leggi, magari eviteresti queste figure grame.
Last edited by Alkabar; 24th February 2008 at 15:09.
alka io non ho partecipato a questa discussione,e me ne sono ben guardato, sebbene sia interessante proprio per il tenore che da subito ha preso.
Come al solito la discussione, come spesso su queste pagine purtroppo, e' diventata il solito ring di cazzate e puntarsi il dito tra cattolici ed atei, comunistelli e fascistelli e puttanate che non danno nemmeno decoro a chi le scrive fino ad arrivare a parlare di etimologia ed in ultimo anche di importanza di materie o meno, accetta comunque il consiglio di Pazzo e leggi un testo di filosofia del diritto al di la di questo post.
Il discorso e' più semplice di quanto si possa pensare ma per fare discorsi altisonanti o di "cultura" per spalleggiare le proprie idee si e' tergiversato.
E' una questione strettamente legata all etica poiché non vi e' una spiegazione scientifica, mi spiace che continui affermare il contrario quando fior fiore di scienziati anche pro aborto indicano come non sia facile anzi e' impossibile, a differenza di quanto fai tu, considerare VITA o MASSA DI CELLULE e stabilire il quando si ha il passaggio da una all altra cosa.
Io non ti sto indicando la mia posizione, anche perché qui non importa sebbene molti utilizzino il forum per indicare che quanto pensano e' giusto e sono pensatori imba (il mio solito discorso che catalogo come "doppiodecimentrosulpene") ma comprendi bene che TUTTO il resto di digressioni e strapippe che su questo post vi state facendo, chi piu chi meno, perdono significato quando non si sa per nulla la circostanza di cui sopra e sulla quale poi si dovrebbe operare anche normativamente.
A quel punto diviene solo una questione etica qualunque sia la posizione o ideologia da abbracciare, esattamente come puo' essere affrontato un analogo discorso sull' eutanasia.
E' meramente una questione morale e si potrebbero trarre duemila spunti per argomentare a contrario quando con molta semplicità e' detto da alcuni, ad esempio molti indicano in caso di nascituri con disfunzione la legittimità dell aborto, cosa che ci sta come il cd aborto terapeutico, ma a questo punto allora e' etico anche rimuovere dalla societa' soggetti già nati con disfunzioni psicofisiche e quindi pervenire ad un accettazione della pena di morte per essi, qualora comportino dei problemi alla società stessa? (ad esempio i maniaci sessuali pedofili?) la differenza starebbe appunto nella distinzione "tra vita e massa di cellule" , ma fino a quando non si stabilirà con certezza scientifica quando si ha il passaggio da uno all altro (cosa che ha molto bene indicato pazzo ma che tu hai trascurato) restano discorsi inutili e dove non esiste un "e' giusto" o un "e' sbagliato", poi uno può cercare di convincersi che prima di tot settimane non sia vita e dopo lo sia ma sono appunto convinzioni non supportate da nessuna base scientifica certa, almeno al momento, a differenza di quanto vuoi far capire.
Last edited by McLove.; 24th February 2008 at 16:13.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
Per citare a caso e senza cognizione di causa massime di un filosofo del 700 la cui cognizione di matematica, fisica e logica era limitata a quello che si conosceva al tempo?
McLove, voi fate un pessimo errore, ritenete verità assoluta quello che ci sta scritto sui libri. Tipico di un giurista, ma la vita reale non funziona così. Tanto meno procede in questo modo la scienza. Il problema della morale, ne sono conscio è stato affrontato fin da Socrate e Platone a Sartre.
Al giorno d'oggi, però, dove si può studiare "perchè l'uomo ha una morale" con prove scientifiche alla mano si può dire che è "dipendente dall'evoluzione".
E quindi tutti i discorsi sulla morale dei filosofi, in particolare di Kant (e il suo imperativo morale) lasciano il tempo che trovano.
Fermati e guarda indietro, io non cerco di dare spiegazioni scientifiche al significato della vita.Il discorso e' più semplice di quanto si possa pensare ma per fare discorsi altisonanti o di "cultura" per spalleggiare le proprie idee si e' tergiversato.
E' una questione strettamente legata all etica poiché non vi e' una spiegazione scientifica, mi spiace che continui affermare il contrario quando fior fiore di scienziati anche pro aborto indicano come non sia facile anzi e' impossibile, a differenza di quanto fai tu, considerare VITA o MASSA DI CELLULE e stabilire il quando si ha il passaggio da una all altra cosa.
Non ci perderei mezzo nanosecondo. E il tempo vola.
Sai che fai tu ? Tu non leggi, assumi che qualcuno abbia scritto qualcosa e poi attacchi sulle tue assunzioni. Te l'ho visto fare tante volte ormai, quindi accetta la critica.
E quindi dare dello stronzo a uno che la pensa diversamente da te e che decide per la soluzione pratica piuttosto che per quella utopica è oltremodo sbagliato.Io non ti sto indicando la mia posizione, anche perché qui non importa sebbene molti utilizzino il forum per indicare che quanto pensano e' giusto e sono pensatori imba (il mio solito discorso che catalogo come "doppiodecimentrosulpene") ma comprendi bene che TUTTO il resto di digressioni e strapippe che su questo post vi state facendo, chi piu chi meno, perdono significato quando non si sa per nulla la circostanza di cui sopra e sulla quale poi si dovrebbe operare anche normativamente.
A quel punto diviene solo una questione etica qualunque sia la posizione o ideologia da abbracciare, esattamente come puo' essere affrontato un analogo discorso sull' eutanasia.
Perchè tanto non si può dimostrare chi ha ragione. L'unica differenza tra le due soluzioni è che una si può fare e riduce gli abusi, mentra l'altra spara gli abusi a palla da schioppo. A risposta di quello "stronzo" a gratis, io direi che egualmente stronzo è chi fa il finocchio col culo degli altri.
L'eutanasia è una questione ancora peggio. Tutti coloro che qua si sostengono contro l'aborto, sono anche contro l'eutanasia....
Dovessi avere un cancro incurabile e doloroso, io vivrei fino al fottutissimo ultimo giorno. Ma sono io che sono resistente al dolore. Chi invece ci diventa pazzo col dolore, a che pro deve continuare a tirare avanti con la sua inutile carcassa ?
Io direi che è meramente una questione di praticità. Come sostengo dall'inizio del post.
E' meramente una questione morale e si potrebbero trarre duemila spunti per argomentare a contrario quando con molta semplicità e' detto da alcuni, ad esempio molti indicano in caso di nascituri con disfunzione la legittimità dell aborto, cosa che ci sta come il cd aborto terapeutico, ma a questo punto allora e' etico anche rimuovere dalla societa' soggetti già nati con disfunzioni psicofisiche e quindi pervenire ad un accettazione della pena di morte per essi, qualora comportino dei problemi alla società stessa? (ad esempio i maniaci sessuali pedofili?) la differenza starebbe appunto nella distinzione "tra vita e massa di cellule" , ma fino a quando non si stabilirà con certezza scientifica quando si ha il passaggio da uno all altro (cosa che ha molto bene indicato pazzo ma che tu hai trascurato) restano discorsi inutili e dove non esiste un "e' giusto" o un "e' sbagliato", poi uno può cercare di convincersi che prima di tot settimane non sia vita e dopo lo sia ma sono appunto convinzioni non supportate da nessuna base scientifica certa, almeno al momento, a differenza di quanto vuoi far capire.
E' COMPLETAMENTE DIFFERENTE! nel caso dell'eutanasia tu hai a che fare con una persona che può comunicare la propia volontà!
Anche il feto ha una sua volontà eh! A meno che non ammettiate l'idea che un feto non voglia vivere. Ma fa un po' ridere
Ah alkabar non dimenticare di questo:
Te rispondi solo a quel che ti pare ..
Aggiunci anche "l'accezzione" della parola ateo del signor dawkins
Last edited by Hudlok; 24th February 2008 at 17:47.
ok,
McLove, Pazzo propongo di bloccarci qua, nemmeno io ho voglia di litigare all'infinito e me ne vado al cinema oggi.
Hudlock:![]()
si son d'accordo. tanto cmq sono posizioni inconciliabili.
solo una cosa, riguardo la tua affermazione chi è contro l'aborto è anche contro l'eutanasia, bhe, io sono favorevole all'eutanasia attiva, o suicidio assistito che dir si voglia, fa un po' te. Tutta sta nella libera scelta del morituro. Sono molto più dibattuto riguardo uno in coma da un bel pezzo ad esempio, là non puoi essere certo che lui voglia morire. Giusto due giorni fa si è svegliata una dopo 18 mesi di come, per dire. Pensa se le avessero staccato la spina. Probabilità minime, ma anche là non puoi mai essere certo di quello che vorrebbe il "candidato".