
Originally Posted by
Dictator
Potrebbero essere valide tutte e due le scelte secondo me.
Aldilà della luminosità e levando il discorso definizione dell'immagine (originali > ritoccati) credo che ci sono dei discorsi ben piu' profondi della mera realizzazione grafica degli ambienti.
Il fatto che sia tornato nuovamente Diablo (o parenti/relativi/sostituti) ad insinuare la terra, questo non vuol dire che la terra deve essere tutta morte e distruzione. Sarebbe come se, pensando all'ambientazione "Terra di mezzo" Tolkieniana, essendoci Sauron a minacciare il mondo tutte le terre dalla Contea a Mordor fossero solo buio, temporali, cadaveri mutilati a terra, uomini impalati. Potrebbe essere valida l'idea di: "piu' ti avvicini all'entità malvagia piu' il mondo è corrotto".
E' vero che per continuità con gli altri titoli della saga, il gusto gothic sarebbe molto indicato ma non dimentichiamo che a livello environment i titoli sono molto molto diversi tra loro.
La vecchia Tristram è corrotta direttamente da Diablo che vive sotto la città stessa, e il cadavere fuori dalla chiesa è un mero segno della disgrazia che sta colpendo la città: "Please, listen to me. The archbishop Lazarus, he lead us down here to find the lost prince". Da questo punto in poi vi è un vero e proprio climax terrificante: Butcher, Leoric, e via fino a Lazarus e Diablo. E piu' vai in fondo e piu' trovi sangue e cadaveri.
Discorso differente per D2 dove le varie ambientazioni sono ben caratterizzate e non sempre troppo "oscure". Il deserto del Secondo Atto è una buona ambientazione che tutto sommato non ha quel grottesco che vi è in D1 o in altre zone dello stesso titolo.
Questa "vena artistica" del nuovo D3 potrebbe anche essere funzionale al gioco stesso. Oppure semplicemente apparire così perchè lo screenshot è stato fatto con un valore della "barra gamma" molto alto.
E comunque ragazzi, ripeto, la blizzard non ha mai sbagliato, perchè dovrebbe farlo ora?
E non venite a dire che WoW ha una brutta grafica perchè a chi piace la grafica cartoonata WoW non puo' che far piacere.