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Thread: Mediaset: guerra a youtube e google

  1. #76
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    Quote Originally Posted by Estrema View Post
    forse tu ti sei dimenticato che in italia c'è gia un accisa o tassa non ricordo bene per i supporti vergini che siano dvd cd audiocasette ecc propio per fare quello che indichi te.
    infatti, lì volevo arrivare. si passa il tempo a definire questa politica una cazzata (giustamente) e poi la si ritiene un rimedio per un problema più grande?
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  2. #77
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    Quote Originally Posted by laphroaig View Post
    partite da presupposti sbagliati.
    Alka perchè prende un concetto che non è applicabile e lo è difficilmente nel suo mondo e lo giudica pertanto universalmente sbagliato
    gli altri perchè considerano il valore del brevetto senza considerare i costi necessari a produrlo.
    Prendiamo un farmaco, il costo dall'inizio della ricerca applicata al banco del farmacista può arrivare a 20 miliardi di dollari. senza la protezione accordata dal brevetto come si recuperano? Senza contare che un brevetto non ha 20 anni di vita utile ma molti di meno, capita che si brevetti anche 10 anni prima di arrivare sul mercato.
    Se riduci la vita utile o si elimina il brevetto ci saranno molti meno investimenti essendo incerto il loro recupero. Meno investimenti= meno ricerca
    Ora, che la proprietà intellettuale necessiti di una evoluzione della normativa che la tutela e la regolamenta è pacifico. Negli ultimi anni nei bilanci aziendali la quota di immobilizzazioni immateriali ha assunto proporzioni rilevanti, superando anche le immobilizzazioni materiali in motli casi, questo per diversi motivi, uno su tutti, la terziarizzazione e l'aumento delle società di servizi fondate su idee e non su beni.
    Internet? bhe è un far west e chi ne beneficia sono i banditi che se ne fottono delle convenzioni internazionali e ciucciano tutto dove possono e non è un sistema che tutela la concorrenza ma la distrugge perchè chi quelle idee le ha prodotte ha i costi e non ha i ricavi, chi le sfrutta ha i ricavi e non ne ha i costi di produzione e acquisizione.
    Il sistema per rimediare? una tassa. tutti pagano di più l'accesso ad internet per coprire i costi di quelli che se ne fottono, però non è certo equo.
    uno può poi volontariamente sparare tutto su internet a gratis come ha fatto Mr. winzip, è nel suo pieno diritto, oppure può farlo perchè pensa di guadagnare di più con il supporto, oppure ancora perchè l'evoluzione del sistema necessita del lavoro "gratuito" come è il caso di linux ecc ecc
    La soluzione e' banale: non la vuole capire nessuno perche' riporterebbe tutto alla competizione pura, mentre adesso fanno cartello.
    Fai pagare l'utente finale una cifra (EQUAAAAA) in piu' e l'utente finale e' libero di fare quello che vuole.

    Gli isp continuano coi loro profitti sulla tassa normale, le case discografiche prendono soldi in base al numero di copie scaricate con un account in internet. <- non cercate la scappatoia, non c'e'.

    Questo e' computazionalmente possibile. Ed e' quello che succedera'. Prima ovviamente bisognera' passare dalla strada folle di provare a controllare tutti, eh cazzo.

  3. #78
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    non sono d'accordo, non mi pare che internet distrugga l'economia globale anzi l'ha fatta evolvere e cambiare.
    Quel che è in perdita sono i vecchi monopoli se ho quello sono a posto per tutta la vita come la tv di stato, cinema? in espansione. Musica? in espansione (ricordando che gli artisti dai cd venduti non prendono un cazzo, e che internet ha offerto miliardi nuove vie di pubblicità e facilità della diffusione di biglietti e merchandising) bisogna però adeguarsi a questo strumento non si può adeguare lo strumento alle vecchie abitudini, non funziona e non funzionerà mai almeno finchè la tecnologia informatica funzionerà così (ricitando il discorso trusted) dato che un file NON è univoco, distinguibile e separabile dalle sue copie non posso dargli un valore unico, non posso farti pagare 1 euro per una canzone mp3.
    Ripeto la tecnologia utilizzata nei prossimi anni sancirà la fine di questo dilemma, o ci si adatterà alla filosofia attuale di internet (come spero) e in generale dell'open source/software distribuiti su internet (pago servizi, assistenza, abbonamenti ma non il prodotto) oppure riusciranno a blindare tutto con chip hw (che esistono già, ma nn sono perfetti, in lab da noi ne hanno crackato uno tanto per dire) e col pc ti venderanno il lettore di carta di credito wireless visto quanto la dovrai usare
    fai confusione
    un conto è il nuovo canale distributivo che internet ha aperto: dal produttore al consumatore. L'artista schiaffa il pezzo su internet, lo paghi, lui prende di più e le major lo prendono in culo: sacrosanto. E questo incrementa la concorrenza, migliora il servizio al consumatore e l'artista è invogliato a produrre. Un po' come la fabbrica che apre il negozio al dettaglio e vende senza costi di distribuzione. Il discorso si complica se mettiamo dentro le spese di advertising e prromotion che il grosso può sostenere ed il piccolo no ma lasciamo pure perdere che tanto non rileva.

    Altro discorso è se il servizio dell'artista non lo paghi perchè privo di tutela, in questo caso l'artista ha i costi, non ha i ricavi, non vede remunerato il proprio lavoro e chi ci guadagna? solo il consumatore a sbafo nel breve mentre nel lungo ascolterà i jingles delle pubblicità.

    in ogni caso il problema è molto più ampio di musica, cinema ed entertaiment in generale.
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  4. #79
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    e aggiungo che anche giganti come microsoft stan capendo questa cosa fornendo nuove modalità di usufruire dei loro software, a parte sconti e regali vari per gli studenti puoi usare software ad abbonamento, installo la suite e pago 50 euro l'anno o pago a consumo, la via giusta è senza dubbio questa. ( http://www.hwupgrade.it/news/softwar...ale_25856.html http://www.hwupgrade.it/news/softwar...izi_25916.html)

  5. #80
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    non sono d'accordo, non mi pare che internet distrugga l'economia globale anzi l'ha fatta evolvere e cambiare.
    Quel che è in perdita sono i vecchi monopoli se ho quello sono a posto per tutta la vita come la tv di stato, cinema? in espansione. Musica? in espansione (ricordando che gli artisti dai cd venduti non prendono un cazzo, e che internet ha offerto miliardi nuove vie di pubblicità e facilità della diffusione di biglietti e merchandising) bisogna però adeguarsi a questo strumento non si può adeguare lo strumento alle vecchie abitudini, non funziona e non funzionerà mai almeno finchè la tecnologia informatica funzionerà così (ricitando il discorso trusted) dato che un file NON è univoco, distinguibile e separabile dalle sue copie non posso dargli un valore unico, non posso farti pagare 1 euro per una canzone mp3.
    Ripeto la tecnologia utilizzata nei prossimi anni sancirà la fine di questo dilemma, o ci si adatterà alla filosofia attuale di internet (come spero) e in generale dell'open source/software distribuiti su internet (pago servizi, assistenza, abbonamenti ma non il prodotto) oppure riusciranno a blindare tutto con chip hw (che esistono già, ma nn sono perfetti, in lab da noi ne hanno crackato uno tanto per dire) e col pc ti venderanno il lettore di carta di credito wireless visto quanto la dovrai usare*
    Gabolone per il chip: prendi un programma, rimuovi la parte di protezione, la adatti in modo da spedire i messaggi che il chip vuole vedere, ci incapsuli dentro un altro programma e il chip va a farsi benedire. In locale. Nel distribuito ovviamente non funziona.

  6. #81
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    La soluzione e' banale: non la vuole capire nessuno perche' riporterebbe tutto alla competizione pura, mentre adesso fanno cartello.
    Fai pagare l'utente finale una cifra (EQUAAAAA) in piu' e l'utente finale e' libero di fare quello che vuole.
    Gli isp continuano coi loro profitti sulla tassa normale, le case discografiche prendono soldi in base al numero di copie scaricate con un account in internet. <- non cercate la scappatoia, non c'e'.
    Questo e' computazionalmente possibile. Ed e' quello che succedera'. Prima ovviamente bisognera' passare dalla strada folle di provare a controllare tutti, eh cazzo.
    la soluzione è talmente banale che l'ho scritta sopra nello stesso post che hai quotato, peccato che sia lo stesso concetto che la siae applica sui supporti vergini che è ritenuto una cazzata.
    poi equo che vo dì? sommi tutti i costi di tutti gli operatori e decidi Tu? quanto devono guadagnare? e la domanda e l'offerta? e come fai a premiare il più bravo? i queen devono prendere quanto gigi d'alessio? no ovvio puoi mettere in piedi formule di ripartizione complicate ma perchè devi decidere tu quanto vale un'idea e non il mercato?
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  7. #82
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    Quote Originally Posted by laphroaig View Post
    fai confusione
    un conto è il nuovo canale distributivo che internet ha aperto: dal produttore al consumatore. L'artista schiaffa il pezzo su internet, lo paghi, lui prende di più e le major lo prendono in culo: sacrosanto. E questo incrementa la concorrenza, migliora il servizio al consumatore e l'artista è invogliato a produrre. Un po' come la fabbrica che apre il negozio al dettaglio e vende senza costi di distribuzione. Il discorso si complica se mettiamo dentro le spese di advertising e prromotion che il grosso può sostenere ed il piccolo no ma lasciamo pure perdere che tanto non rileva.
    Altro discorso è se il servizio dell'artista non lo paghi perchè privo di tutela, in questo caso l'artista ha i costi, non ha i ricavi, non vede remunerato il proprio lavoro e chi ci guadagna? solo il consumatore a sbafo nel breve mentre nel lungo ascolterà i jingles delle pubblicità.
    in ogni caso il problema è molto più ampio di musica, cinema ed entertaiment in generale.
    il problema ripeto è che il bene che facevi pagare prima, perchè materiale, non è più materiale ora.
    Un sistema che prevede di vendere film in divx o mp3 a pagamento per pezzo è destinato a fallire perchè NON è un dvd o un cd.
    L'artista o chi per esso deve produrre del materiale che viene proposto in una piattaforma che, sfruttando internet, deve proporre una serie di nuovi contenuti vantaggi funzionalità eccetera eccetera alla quale io posso accedervi a pagamento ma dove io non pago per il singolo pezzo. Non sta bene? mi spiace per i musicisti famosi anche se, sinceramente, i vari britney spears e justin tiberlake non mi mancherrano

  8. #83
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    Gabolone per il chip: prendi un programma, rimuovi la parte di protezione, la adatti in modo da spedire i messaggi che il chip vuole vedere, ci incapsuli dentro un altro programma e il chip va a farsi benedire. In locale. Nel distribuito ovviamente non funziona.
    si ma il trucco dell'usare hw e non sw è la difficoltà di risalire alla chiave, inoltre il tuo programma se non è autenticato da una firma/checksum col cazzo che te lo fa eseguire.
    Ci ho studiato un po' su per un esame, nn è per niente così semplice, c'è anche da dire che se decideranno di implementarlo sarà cmq tra un 4-5 anni minimo (probabile 10 considerando che i nehalem escono anno prossimo e win 7 tra 3 anni) e per allora linux spero sarà un sistema quasi usabile quanto le controparti commerciali.

  9. #84
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    il problema ripeto è che il bene che facevi pagare prima, perchè materiale, non è più materiale ora.
    Un sistema che prevede di vendere film in divx o mp3 a pagamento per pezzo è destinato a fallire perchè NON è un dvd o un cd.
    L'artista o chi per esso deve produrre del materiale che viene proposto in una piattaforma che, sfruttando internet, deve proporre una serie di nuovi contenuti vantaggi funzionalità eccetera eccetera alla quale io posso accedervi a pagamento ma dove io non pago per il singolo pezzo. Non sta bene? mi spiace per i musicisti famosi anche se, sinceramente, i vari britney spears e justin tiberlake non mi mancherrano
    probabilmente mi spiego male. non me ne frega niente di come paghi se 1) paghi 2) la determinazione del valore del bene immateriale è lasciata al mercato.

    il sistema per pezzo non funziona? bene cambiamolo. si tratta solo in questo caso di regolamentare un canale distributivo.

    mi interessa invece che non sparisca la protezione accordata ai beni immateriali, siano essi marchi, idee, canzoni, progetti, programmi o sa il caspita e con essa il diritto a veder riconosciuto il valore del lavoro fossero pure 5 minuti sul cesso per scrivere un programma.
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  10. #85
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    il problema ripeto è che il bene che facevi pagare prima, perchè materiale, non è più materiale ora.
    Un sistema che prevede di vendere film in divx o mp3 a pagamento per pezzo è destinato a fallire perchè NON è un dvd o un cd.
    L'artista o chi per esso deve produrre del materiale che viene proposto in una piattaforma che, sfruttando internet, deve proporre una serie di nuovi contenuti vantaggi funzionalità eccetera eccetera alla quale io posso accedervi a pagamento ma dove io non pago per il singolo pezzo. Non sta bene? mi spiace per i musicisti famosi anche se, sinceramente, i vari britney spears e justin tiberlake non mi mancherrano
    E' diverso Hador qui non si parla di bene primari..
    Quindi non ti sta bene? NON TE LO PRENDI! Campi benissimo anceh se non ascolti la musica dell'artista X

    Continuate a ragionare cosi' poi quando vi venderanno un PC blindato vediamo che fate ...

    Quote Originally Posted by Hador View Post
    si ma il trucco dell'usare hw e non sw è la difficoltà di risalire alla chiave, inoltre il tuo programma se non è autenticato da una firma/checksum col cazzo che te lo fa eseguire.
    Ci ho studiato un po' su per un esame, nn è per niente così semplice, c'è anche da dire che se decideranno di implementarlo sarà cmq tra un 4-5 anni minimo (probabile 10 considerando che i nehalem escono anno prossimo e win 7 tra 3 anni) e per allora linux spero sarà un sistema quasi usabile quanto le controparti commerciali.
    Non e' cosi' facile purtroppo...
    Se tutto il "mondo" diventa trusted linux verra' ulteriormente allontanato... visto che un pc con ad esempio ubuntu installato sarebbe tagliato fuori dalla cateta e i provider potrebbero anche vietarti l'accesso ad internet se il friz non risponde alle loro richieste quando fai il logon..
    Dai una letta qui
    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1410494
    Last edited by Mosaik; 31st July 2008 at 13:10.

  11. #86
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    Quote Originally Posted by laphroaig View Post
    probabilmente mi spiego male. non me ne frega niente di come paghi se 1) paghi 2) la determinazione del valore del bene immateriale è lasciata al mercato.
    il sistema per pezzo non funziona? bene cambiamolo. si tratta solo in questo caso di regolamentare un canale distributivo.
    mi interessa invece che non sparisca la protezione accordata ai beni immateriali, siano essi marchi, idee, canzoni, progetti, programmi o sa il caspita e con essa il diritto a veder riconosciuto il valore del lavoro fossero pure 5 minuti sul cesso per scrivere un programma.
    il valore viene riconosciuto ma è il formato di distribuzione che è incompatibile con l'assegnamento di un prezzo sul singolo file. Un programma va bene sia a pagamento ma una canzone o un film non ha un cazzo di senso per come sono il file film e di musica in un computer.
    Scusa al cinema tu paghi un tot al cinema che si compra, o da un tot alla casa, il film no? Bene, io su internet voglio un sistema analogo ma che permetta lo scaricamento illimitato (o con restrizioni in base all'abbonamento) di file tramite un abbonamento, e di modi per far soldi ce ne sono su un sistema simile a cominciare dalla pubblicità

  12. #87
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    Quote Originally Posted by laphroaig View Post
    la soluzione è talmente banale che l'ho scritta sopra nello stesso post che hai quotato, peccato che sia lo stesso concetto che la siae applica sui supporti vergini che è ritenuto una cazzata.
    è la siea che è una cazzata di per se tu non puoi pagare ad un sogetto dal 10 al 45% di tassa per poi vedere ridistribuito un massimo pari all'8%

    esempio in discoteca quando vengono suonati dei pezzi hanno un costo medio del 27% di tassa di questo 27% l'autore il cantante e chi ci ha lavorato percepisce il 4 il 2 o il 10 a seconda di quello che ha fatto. siamo l'unico paese al mondo che ha sto cavolo di stato nello stato di nome siae.

  13. #88
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    Quote Originally Posted by Mosaik View Post
    E' diverso Hador qui non si parla di bene primari..
    Quindi non ti sta bene? NON TE LO PRENDI! Campi benissimo anceh se non ascolti la musica dell'artista X

    Continuate a ragionare cosi' poi quando vi venderanno un PC blindato vediamo che fate ...
    prepararmi all'ora X sinceramente mi par stupido, io scarico illegalmente laddove l'alternativa legale è demenziale, come il noleggio di un film o comprarmi la scatola di un gioco, se un gioco c'è su steam lo compro da li per fare un esempio.

    NON MI STA BENE? me lo prendo lo stesso, quando (se) non potrò più farlo in un futuro ci penserò poi. Chiaro che questo comportamento giova a me, ma spinge anche i produttori a muovere il culo verso piattaforme/metodi di pagamento adeguati, vedi infatti microsoft come ho linkato sopra
    Non e' cosi' facile purtroppo...
    Se tutto il "mondo" diventa trusted linux verra' ulteriormente allontanato... visto che un pc con ad esempio ubuntu installato sarebbe tagliato fuori dalla cateta e i provider potrebbero anche vietarti l'accesso ad internet se il friz non risponde alle loro richieste quando fai il logon..
    Dai una letta qui
    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1410494
    vero ma di trusted e palladium se ne è parlato molto a sproposito, sto qua scrive nel 2006 parlando di trusted in vista/intel eh. Non è tutto scritto e a parte il terrorismo il tpm può essere utilizzato anche in maniera più limitata di come si divertivano a scrivere 2 ma anche 3-5 anni fa (veod un film solo 2 volte eccetera).
    Di trusted se ne parla ancora in via teoria e molto solo per il lato sicurezza (dove pochi cazzi è una svolta, dato che qualsiasi pc attualmente ci metti dentro un cd e lo booti scavalcando qualsiasi controllo di sicurezza del SO) non stiamo qua a far crociate prima del tempo.

  14. #89
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    Quote Originally Posted by Estrema View Post
    siamo l'unico paese al mondo che ha sto cavolo di stato nello stato di nome siae.
    Non è vero. Ogni stato ha la sua SIAE. Se vendi all'estero, i tuoi soldi passano prima dalla società degli autori locale, poi dalla SIAE, poi arrivano a te. E' vero, invece, che la SIAE offre un pessimo servizio agli associati.
    Attualmente, poi, il diritto d'autore serve a proteggere il musicista da chi è più potente di lui e cerca in ogni modo di sfruttarlo, non dalla pirateria o da internet.

  15. #90
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    Quote Originally Posted by Hador View Post
    prepararmi all'ora X sinceramente mi par stupido, io scarico illegalmente laddove l'alternativa legale è demenziale, come il noleggio di un film o comprarmi la scatola di un gioco, se un gioco c'è su steam lo compro da li per fare un esempio.
    NON MI STA BENE? me lo prendo lo stesso, quando (se) non potrò più farlo in un futuro ci penserò poi.

    Cosa c'è di demenziale nel noleggiare un film?

    Ripropongo l'esmepio.

    Se rubi la cassetta di frutta dal fruttivendolo hai i seguenti benefici:
    non paghi, non fai la fila, non ti remeni con sacchetti e guanti!.

    Vuoi mettere?

    Dimmi che non è demenziale pagare sto ladrohh speculatore del prezzo della frutta!



    Il problema è che di solito se rubi in un negozio son cazzi.

    Se rubi tramite internet nessuno dice un cazzo perchè nessuno controlla un cazzo.

    Cmq sono convinto che la stra gran parte della pirateria non passa attraverso la criptazione.

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