Bene, questa ministra Carfagna, di cui non si è mai capito a cosa serva anche se qualcuno qualche idea se l'è fatta soprattutto vedendo certi calendari, l'altro giorno ci ha fatto sapere che le fanno orrore le donne che usano il loro corpo per scopi commerciali. Sta parlando una signora che compare da anni negli abitacoli di tutti i TIR dei camionisti d'Italia. Evidentemente ha un concetto un po' curioso della mercificazione, un po' selettivo.
Ce l'aveva, naturalmente, con le prostitute ma solo con quelle che si prostituiscono per la strada; le altre no, le altre vanno bene perchè l'importante è nascondere.
Questo è il governo che nasconde, per cui se una cosa non si vede non c'è. Se lo fai in casa va bene, se lo fai per strada non va bene. Ha stabilito questa distinzione, superata la legge Merlin: chi si prostituisce in casa ok, chi si prostituisce per strada, galera.
Galera, ripeto, è quello che ci hanno raccontato i giornali: ho qui una selezione di titoli dei giornali, perchè il sistema adesso ve lo descrivo ma vediamo prima i titoli.
"In carcere i clienti delle lucciole", La Stampa.
"Stop alla prostituzione: manette ai clienti", in strada crea allarme sociale, dice la Carfagna.
Ne ho altri, eh. Perchè tutti i giornali se la sono bevuta, tutti dal primo all'ultimo. Carcere, carcere, carcere.
"Pene più severe per lucciole e clienti, sino a 12 anni a chi sfrutta i minori", Il Giornale.
Potremmo continuare, vediamo se ne trovo ancora uno per farvi vedere che se la sono bevuta proprio tutti dal primo all'ultimo.
"Carcere per i clienti, carcere per le prostitute, retate". Avremo quanti nuovi detenuti?
E chi glielo dice al ministro Alfano che soltanto la settimana scorsa era terrorizzato per i dati delle carceri e prometteva gingilli tipo braccialetti elettronici, espulsioni dei condannati e altre amenità che, abbiamo già spiegato, non funzionano? Una settimana si lancia l'allarme per il sovraffollamento delle carceri, la settimana dopo si annuncia: "Carcere per i clienti e per le prostitute".
Non sono pochi, perchè le prostitute per strada in Italia si calcola che siano circa 70-100.000, ciascuna avrà una buona clientela. Vogliamo dire che ciascuna ha in media dieci clienti? Bene, vuol dire che potremmo, se fossimo efficienti e li arrestassimo tutti, arrivare ad arrestare un milione di persone. Ma se fossimo inefficienti e arrivassimo ad arrestare, per dire, il 10%, potremmo arrestare centomila persone?
Lo sanno, questi signori, che noi abbiamo posti nelle celle per 45.000 persone e sono tutti strapiene, tant'è che nelle carceri ce ne sono 20.000 di più? E dove pensano di metterli questi?
Negli stadi, come ha proposto Matarrese per gli ultrà? Seguendo la linea Pinochet che aveva scoperto gli stadi come contenitori di detenuti politici, naturalmente già diversi anni fa.
Vediamo perchè. Poi vi faccio degli altri esempi perchè questo riguarda molto come noi riceviamo le notizie. Noi le riceviamo come se fossero vere, quindi ci sono molti che ci credono: se han detto che arrestano le prostitute e i clienti, arresteranno le prostitute e i clienti.
Manco per sogno.
Chi esercita la prostituzione o ne usufruisce per strada, rischia una pena da cinque a quindici giorni di arresto e una multa da 200 a 3.000 euro.
Domanda: finiranno dunque in carcere le prostitute e i loro clienti sorpresi a contrattare sul marciapiede, almeno cinque giorni - minimo - o quindici giorni - massimo -?
Ma nemmeno per sogno. Anche se il giudice ti applica la maggiore, quindici giorni di arresto, tu quindici giorni non li fai. Questa è la pena che ti arriverà alla fine del processo, che di solito dura 7-8 anni in Italia, e che fino a due anni è coperta dalla condizionale, se supera i due anni e arriva a tre, non si sconta in carcere ma per lo più ai servizi sociali.
Come abbiamo già ripetuto milioni di volte, per avere speranze di finire in carcere bisogna superare tre anni di pena, sotto è impossibile andarci.
Figuratevi quante condanne per prostituzione in strada alle prostitute e ai clienti si devono totalizzare perchè uno di questi vada a finire dentro! Se deve arrivare almeno a tre anni e la pena massima è di quindici giorni, ammesso e non concesso che il giudice ti dia sempre il massimo della pena, dovrai totalizzare 24 condanne per avere un anno, 48 per avere due anni, 72 condanne per avere 3 anni, 73 per superare i tre anni e andare in galera per quindici giorni.
Sempre che il giudice ti dia sempre il massimo della pena, sempre che non scatti la prescrizione - che è rapidissima, scatta nel giro di tre anni e quindi è impossibile fare un processo per tre gradi di giudizio.
Ma soprattutto sempre ammesso che tu confessi, ed è raro trovare degli imputati che quando vanno davanti al giudice che gli chiede "lei confessa?" gli dicono "si, si, sono colpevole!".
Quindi, se l'imputato non confessa, se scatta la prescrizione o se il processo dura troppo a lungo la speranza di finire in galera per questi reati è assolutamente zero. Bisogna essere volontari per farsi prendere, condannare e totalizzare un numero sufficiente di anni per andare in prigione.
Anche perchè questo reato è a prova impossibile. Punisce il cliente e la prostituta che contrattano in strada, perchè se li sorprende mentre compiono atti sessuali in una macchina o dietro un cespuglio, quelli sono atti osceni in luogo pubblico e sono già puniti.
Questo è il nuovo reato che punisce la contrattazione del sesso a pagamento.
Ma se io porto davanti al giudice un uomo e una donna che in una certa zona, vestita in un certo modo la donna, con un certo atteggiamento l'uomo, stavano parlottando fra di loro con l'auto a motore acceso, il giudice chiederà alla signora: "lei stava contrattando sesso con il signore?" "Assolutamente no! Passavo di li per caso e ci facevamo due chiacchiere".
"Ma era vestita col reggicalze..." "Ma io mi vesto così, mica è vietato dalla legge". Assolta.
Quanto al signore: "Ma lei stava contrattando sesso con la signora?" "Io??? Ma io stavo chiedendo un'informazione stradale, l'ho incontrata sul marciapiede, ho fermato la macchina, non sapevo dove andare..."
A questo punto il giudice potrà ridergli in faccia, gli dirà "lo vada a raccontare a sua sorella" e l'altro, col suo avvocato, gli farà notare: "guardi, l'onere della prova è suo, non mio. E' lei che deve dimostrare che stavo parlando di sesso a pagamento, non io che devo dimostrare che non ne stavo parlando". Quindi verrà assolto anche lui.
Il risultato quale sarà? Che i processi saranno totalmente inutili perchè saranno quasi tutti assolti e anche in caso rarissimo di condanna non ci saranno conseguenze né carcere per nessuno.
Il risultato, però, sarà che nel processo pubblico il cliente verrà sputtanato, avrà l'immagine, la famiglia, la reputazione rovinata per aver fatto poi che cosa?
E i giudici dovranno celebrare migliaia di processi già sapendo che saranno inutili, ma li dovranno celebrare lo stesso.
Le indagini di un pubblico ministero, l'udienza preliminare davanti a un GIP, il processo in tribunale davanti a un giudice monocratico e siamo già a tre giudici impegnati e solo al primo grado.
Poi abbiamo la Corte d'Appello dove ci sono un procuratore generale e tre giudici, poi abbiamo la Cassazione dove ci sono un procuratore generale e cinque giudici.
Avremo tredici magistrati impegnati per ogni cliente di ogni prostituta e per ogni prostituta che verranno sorpresi in atteggiamenti equivoci per la strada.
Voi vi rendete conto che siamo di fronte a un branco di decerebrati? Perchè soltanto un branco di decerebrati o di delinquenti, fate voi, o di decerebrati delinquenti, o di decerebrati più delinquenti, può fare una legge che va a intasare con migliaia di nuovi processi un sistema giudiziario già completamente all'esaurimento.
Sarebbe come prendere il passante di Mestre nell'ora di punta e decidere di sveltire la circolazione immettendo migliaia di nuove automobili. La stessa cosa.
Esplode il passante di Mestre, esplode la giustizia, infatti non si riuscirà più a fare i processi per i reati seri, perchè bisognerà andare a rincorrere i clienti e le prostitute.