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Thread: Caso mai vi immaginaste un mondo diverso

  1. #226
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    Quote Originally Posted by Hudlok View Post
    Ma la cosa fastidiosa è che è un discorso of topic..

    Il discorso era: il tipo del cal center nell'articolo si lamenta di prendere 840 euro..
    il discorso principale era: "i tipi dei call center non sono trattati come lavoratori normali e non hanno gli stessi diritti di altri lavori".

    io ho detto che puo andare a fare n altri lavori.. gli altri hann detto che sti enne altri lavori non ci sono, sono mal pagati sfruttati etc etc etc...
    è vero, ma la gente ha cercato di farti ragionare sul PERCHE' queste persone vanno nei call center, visto che non tutti possono permettersi dal nulla di diventare apprendisti idraulici/falegnami ecc, prendendo all'inizio meno (essendo apprendisti) e non potendo magari dare la sicurezza al datore di continuare davvero quel lavoro (non mi accettano nemmeno come "apprendista" se non do certezza che poi continuerò quel lavoro).

    Quindi il discorso era la PAGA che uno portava a casa...

    Io ho detto i soldi che alla fine arrivan a chi conosco che fa sti lavori...
    tirando fuori il discorso "fuoribusta". tanto incasinato per te arrampicatore di specchi.


    Poi c'è il discorso di alkabar che tutte le ditte che non evadono imbrogliano fanno concorrenza sleale... Non possono che fallire!
    Alkabar ovviamente ha esagerato considerando il 100% però oggigiorno in Italia penso che un minimo di nero lo facciano tutti, o in un modo o nell'altro.

    La cosa è smentita dalla realtà dei fatti ma si è cercato una giustificazione matematica che centra ben poco e chissa perchè mette i link, rigorosamente in inglese, ma non ci spiega un tubo.
    Questa è una questione tua con Alka, che ti ha spiegato le cose, ma tu non vuoi leggere i link (te li ha messi in inglese forse perchè non sempre le traduzioni di wikipedia in italiano sono perfette??) mentre pretendi che la gente legga tutti i tuoi..

    E per non riconoscere le semplici evidenze qualcuno si è aggrappato come un morto di fame su una pagnotta di pane raffermo sul fatto che il datore di lavoro di chi conosco gli dia qualche lira visto che lo stipendio nazionale non è dei più dignitosi sin che sei apprendista (come anche loro stessi riconoscono).
    ecco di nuovo il discorso del fuoribusta che nemmeno con le leggi scritte più volte, tu ammetti essere irregolare.. ma vabbè, sei bastian contrario.

    Questa è indicata come la concorrenza sleale che farà migrare i dipendenti dalle altere ditte verso quella del datore di lavoro che fa questa pratica... Molto realistico veramente. Peccato che implichi un grande surplus di offerte di lavoro rispetto ai lavoratori e che quindi mi dia assolutamente ragione su ciò che è In topic.
    Non serve il surplus di offerte. Basta che ci siano due ditte e ciascuna farà tutto il possibile per accapparrarsi i pochi apprendisti che vogliano iniziare il mestiere. quindi diventa concorrenza sleale anche il solo pagare senza tassare una "paga" maggiore.


    Qua l'imprenditore è dipinto come un mostro succhia sangue ma in un azienducola da 3-4 persone non credo proprio sia così.. Il mostro senza cuore passa 8 ore al giorno con i suoi dipendenti..
    L'imprenditore è uno che cerca di fare + soldi possibili e nel mondo del lavoro di oggi, spesso si usano tutti i mezzi possibili. Non è "sanguisuga", ma semplicemente legge di mercato: "mors tua vita mea"

  2. #227
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    Last edited by Hudlok; 23rd October 2008 at 09:00.

  3. #228
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    Tu non leggi ne i link che posto ne i reply stessi perchè i suoi link li ho letti e quotati ed ho dedotto che l'implicazione al fallimento non esiste.
    E' la spiegazione di quel che vanno a dire tutti, e che tutti sappiamo, pagare tutti per pagare meno.
    Invece di i furbi pagano meno e i pirla pagano di piu.
    Ho detto già che non è regolare. Ma se leggi quele cazzo di leggi vedi che scrive
    Quote Originally Posted by laphroaig View Post
    [COLOR="Red"]questa lettera è sparita con decorrenza 1/1/1998 ed oggi è in vigore l'articolo 51 che esclude dal reddito da lavoro dipendente solo:
    comma 2 lett b):
    le erogazioni liberali concesse in occasione di festività o
    ricorrenze alla generalità o a categorie di dipendenti non superiori nel
    periodo d'imposta a lire 500.000, nonché i sussidi occasionali concessi in
    occasione di rilevanti esigenze personali o familiari del dipendente
    e
    quelli corrisposti a dipendenti vittime dell'usura ai sensi della legge 7
    marzo 1996, n. 108, o ammessi a fruire delle erogazioni pecuniarie a
    ristoro dei danni conseguenti a rifiuto opposto a richieste estorsive ai
    sensi del decreto-legge 31 dicembre 1991, n. 419, convertito, con
    modificazioni, dalla legge 18 febbraio 1992, n. 172;

  4. #229
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    Quote Originally Posted by Mellen View Post
    Non serve il surplus di offerte. Basta che ci siano due ditte e ciascuna farà tutto il possibile per accapparrarsi i pochi apprendisti che vogliano iniziare il mestiere. quindi diventa concorrenza sleale anche il solo pagare senza tassare una "paga" maggiore.




    POCA GENTE VUOLE FARE STI LAVORI. QUESTO è QUEL CHE HO DETTO IO ALL'INIZIO DEL THREAD E TUTTI GIU A ROMPERE I COGLIONI.

  5. #230
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    Quote Originally Posted by Hudlok View Post
    Tu non leggi ne i link che posto ne i reply stessi perchè i suoi link li ho letti e quotati ed ho dedotto che l'implicazione al fallimento non esiste.
    E' la spiegazione di quel che vanno a dire tutti, e che tutti sappiamo, pagare tutti per pagare meno.
    Invece di i furbi pagano meno e i pirla pagano di piu.
    Ho detto già che non è regolare. Ma se leggi quele cazzo di leggi vedi che scrive
    ma perchè pensi di essere più furbo della media?

    quella che quoti non è una scappatoia per consentirti di dare denari fuori busta ma è un caso raro che ha obiettivi sociali. si parla infatti in giurisprudenza e in prassi di lutti, malattie gravi, perdita di casa e mobilio per eventi improvvisi ecc ecc. Si tratta ovviamente di fenomeni occasionali ed anche se non è previsto un tetto per questo tipo di elargizioni devono comunque essere in relazione con il reddito del dipendente e con l'evento accaduto.

    non è che puoi investire in macchina un familiare del dipendente all'anno per integrargli la busta paga, o no?

    ti scordi di usare norme come queste a integrazione del salario.
    Laphroaigh - Briton Friar - Army of Wolves - Merlin

    wow Karaqualcosa Laphro UD Priest

  6. #231
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    Quote Originally Posted by laphroaig View Post
    ma perchè pensi di essere più furbo della media?
    quella che quoti non è una scappatoia per consentirti di dare denari fuori busta ma è un caso raro che ha obiettivi sociali. si parla infatti in giurisprudenza e in prassi di lutti, malattie gravi, perdita di casa e mobilio per eventi improvvisi ecc ecc. Si tratta ovviamente di fenomeni occasionali ed anche se non è previsto un tetto per questo tipo di elargizioni devono comunque essere in relazione con il reddito del dipendente e con l'evento accaduto.
    non è che puoi investire in macchina un familiare del dipendente all'anno per integrargli la busta paga, o no?
    ti scordi di usare norme come queste a integrazione del salario.
    Senti ma perchè continuate su un punto del tutto inutile della discussione? Ho già detto che la cosa non è propriamente giusta. Ma se io fossi un imprenditore e avessi un dipendente ed ogni tanto gli dessi dei soldi perchè mi va di darglieli perchè faccia una vita un pelo più decente, chissene frega della legge, dormirei sonni TRANQUILISSIMI.

    Voi che siete della brava gente avreste i tormenti, io che evidentemente sono una merda.. Nessuno.

    Ma cmq chissenfrega non era questo il punto della discussione il punto è che se uno vuole un lavoro, non per un mesetto o 2, ma vuole un lavoro per la vita trova assai di meglio che non un posto in un call center.

  7. #232
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    Quote Originally Posted by Hudlok View Post
    Senti ma perchè continuate su un punto del tutto inutile della discussione? Ho già detto che la cosa non è propriamente giusta. Ma se io fossi un imprenditore e avessi un dipendente ed ogni tanto gli dessi dei soldi perchè mi va di darglieli perchè faccia una vita un pelo più decente, chissene frega della legge, dormirei sonni TRANQUILISSIMI.

    Voi che siete della brava gente avreste i tormenti, io che evidentemente sono una merda.. Nessuno.
    .
    no vedi, chissenefrega del punto della discussione e chissenefrega se dormiresti sonni tranquilli e terzo chi ti dice che avrei i tormenti o perderei il sonno?

    il punto è quando vieni fuori con "SI PUO' FARE" stile dr frankenstin, ti viene spiegato che non è esattamente legale ma continui imperterrito, pensando di saperne a pacchi.

    se ad un certo punto ti fossi limitato a un "si va bhe mi son sbagliato pensavo si potesse, però comunque è una cosa mi dicono capitare nella prassi", la discussione sarebbe finita 4 pagine fa.

    prendi il post qua sopra in cui evidenziavi quella che secondo te è una scappatoia, o il fatto che nelle sentenze della cassazione vedevi chissà quali possibilità. bhe per ogni riga di legge in questo Paese in materia tributaria esistono almeno 8 circolari e 4 sentenze (senza scomodare provinciali e regionali), pensi davvero di arrivare bello nel 2008 e trovare le genialate così in 2 secondi postando sul forum?
    Last edited by laphroaig; 23rd October 2008 at 09:44.
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  8. #233
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    Quote Originally Posted by Hudlok View Post
    Tu non leggi ne i link che posto ne i reply stessi perchè i suoi link li ho letti e quotati ed ho dedotto che l'implicazione al fallimento non esiste.
    E' la spiegazione di quel che vanno a dire tutti, e che tutti sappiamo, pagare tutti per pagare meno.
    Invece di i furbi pagano meno e i pirla pagano di piu.
    Ho detto già che non è regolare. Ma se leggi quele cazzo di leggi vedi che scrive
    Io ricordo solo una tua frase dopo un link di Alka:
    "ho letto il primo paragrafo e ho capito..".
    Ora non chiedermi di quotartelo come al solito.
    Quote Originally Posted by Hudlok View Post
    POCA GENTE VUOLE FARE STI LAVORI. QUESTO è QUEL CHE HO DETTO IO ALL'INIZIO DEL THREAD E TUTTI GIU A ROMPERE I COGLIONI.
    il 99.9% della gente che qui, poverino lui, ti ha "rotto i coglioni" lo ha fatto sul discorso fuoribusta.
    Torna indietro. Già alla terza pagina si è andati semi OT, sul discorso tasse/partitaIVA e poi tu hai parlato del "fuoribusta".
    Tu hai detto che molta gente non vuole fare altri lavori manuali e qualcuno ti ha fatto capire che non è "così semplice prendere e fare il muratore/carpentiere/estetista", che ci sono corsi di specializzazione, che ci sono spese iniziali che non sempre la ditta per cui andresti a lavorare è pronta a pagarti.
    Vai in giro e vedi quanti posti cercano personale "SENZA ESPERIENZA". Poi torni qui e mi fai una bella %. L'esperienza come te la fai? Da solo? O con un corso, che paghi tu e non poco, oppure da un datore di lavoro buonissimo (ce ne sono milioni così disposti a perdere soldi e tempo senza sicurezza che poi tu non lo pianti)
    Quote Originally Posted by Hudlok View Post
    Senti ma perchè continuate su un punto del tutto inutile della discussione? Ho già detto che la cosa non è propriamente giusta. Ma se io fossi un imprenditore e avessi un dipendente ed ogni tanto gli dessi dei soldi perchè mi va di darglieli perchè faccia una vita un pelo più decente, chissene frega della legge, dormirei sonni TRANQUILISSIMI.
    Voi che siete della brava gente avreste i tormenti, io che evidentemente sono una merda.. Nessuno.
    Ma poi non dire ai 4 venti che "in Italia si può mantenere una ditta in modo onesto!!!" che le aziende pulite al 100% esistono eccc....
    sei ridicolo quando fai così.
    Sbatti i piedini e dì ancora "no no no.. io faccio così e basta!" e poi tienici il broncio.
    Infantile.
    Ma cmq chissenfrega non era questo il punto della discussione il punto è che se uno vuole un lavoro, non per un mesetto o 2, ma vuole un lavoro per la vita trova assai di meglio che non un posto in un call center.
    penso che questo sia chiaro. ma tu hai perso il senso di quell'articolo che semplicemente parlava delle condizioni in cui lavorano queste persone. Non è che se il lavoro è temporaneo, allora possano trattarmi come bestie
    Last edited by Mellen; 23rd October 2008 at 09:50.

  9. #234
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    Mellen se quando ho detto che ci sono 40.000 posti a milano per lavori dove si comincia come apprendista avessero tutti risposto: ebbene si è così invece di "vieni da un mondo di bolle di sapone" "non sai niente bli blu bla" "ti assumono con la partita ivaaahhh" etc io non avrei detto quanto portano a casa gli apprendisti che conosco io


    L'APPRENDISTA è SENZA ESPERIENZA PER DEFINIZIONE. L'APPRENDISTATO DURA IN 5 ANNI E IN QUEI CINQUE ANNI AL DATORE DI LAVORO COSTI POCHISSIMO PERCHè LA PAGA VIENE IN GRAN PARTE DA CONTRIBUTI REGIONALI E BLI BLU BLA VARI

    Ti contraddici di continuo mallen.. Prima non c'è chi ti prende a lavorare.. Poi non ti prendono perchè il datore di lavoro ha paura che tu te ne vai! Prima le ditte danno fuori busta per accappararsi i pochi apprendisti e poi nessuno ti vuole prendere!

    Ma deciditi una buona volta!


    Domanda: esistono o no in italia le aziende pulite al 100%? Io dico di si.

    Tu mellen cosa dici?



    I corsi professionali sono per la stra gran parte GRATUITI se non addirittura retribuiti.

    a formazione professionale e il fondo sociale europeo
    La formazione professionale sta assumendo sempre più un'importanza strategica nel mondo produttivo. Essa viene incontro, da una parte, ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende; dall'altra alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati ai continui cambiamenti del mercato.
    Il Fondo Sociale Europeo cofinanzia insieme a Regioni e Province corsi di formazione organizzati da centri di formazione professionale pubblici, da enti privati convenzionati e da imprese.
    I corsi vengono organizzati a tutti i livelli: post-scuola dell'obbligo, post-diploma e diploma universitario, post-laurea (corsi e master).
    Tali corsi, in prevalenza gratuiti per i partecipanti,
    consentono di acquisire competenze e qualifiche richieste dal mercato del lavoro. Non solo: la formazione professionale può essere una risorsa decisiva anche per migliorare la propria posizione professionale.
    Il FSE incentiva anche la "formazione continua"intesa come adeguamento dei lavoratori - in particolare quelli minacciati dalla disoccupazione, in cassa integrazione o in mobilità - alle trasformazioni industriali e all'evoluzione dei sistemi produttivi.
    La formazione continua si svolge in azienda o presso enti di formazione.
    Destinatari
    Ai corsi di formazione professionale possono partecipare:
    * giovani e adulti in cerca di occupazione;
    * portatori di handicap, ex detenuti, extracomunitari, tossicodipendenti, emarginati;
    * lavoratori in cassaintegrazione o liste di mobilità;
    * lavoratori che necessitano di riqualificazione o aggiornamento professionale.
    Come accedere ai corsi di formazione
    Di norma l'ente di formazione che attiva un corso emette un bando di partecipazione sul quale vengono specificati tutti i dettagli del corso (requisiti di ammissione, documenti necessari per l'iscrizione, durata, programma, eventuale tirocinio in azienda e indennità di frequenza).
    Per l'ammissione ad un corso viene richiesta copia del titolo di studio, una certificazione dello stato di disoccupazione e il soddisfacimento di eventuali altre caratteristiche (età, sesso, titolo di studio, ecc.) specificate nel bando.
    Spesso l'Ente effettua una selezione delle candidature per scegliere le persone maggiormente adatte e motivate attraverso colloqui, tests e prove scritte.
    Dove trovare le informazioni sui corsi
    I bandi sono pubblicati sulla stampa nazionale e locale. Per iscriversi ed avere ulteriori informazioni ci si può rivolgere direttamente all'Ente organizzatore, agli Assessorati alla Formazione Professionale di Regioni e Province, agli Informagiovani.
    Le liste dei corsi sono disponibili presso gli Assessorati alla Formazione Professionale di Regioni e Province, presso le Agenzie regionali del lavoro e gli Informagiovani.
    Un sistema integrato di formazione
    Con il Patto del Lavoro del 1996 e quello del 1998 si è dato avvio alla costruzione di un sistema integrato di formazione al fine di:
    * fare fronte all'esigenza del rinnovamento nell'ambito delle politiche educative e formative;
    * trovare un collegamento tra le politiche del lavoro e della formazione con il mondo del lavoro
    Il passaggio dalla scuola alla formazione ed in ultimo al lavoro non avviene più in questa sequenza ma varia, a seconda di ritmi non prestabiliti collegati alle esigenze e alle possibilità di inserimento al lavoro.
    Le azioni di integrazione nell'obbligo scolastico sono volte a:
    * supportare le scelte dei giovani attraverso moduli di accoglienza ed orientamento;
    * permettere la progettazione di moduli formativi integrati con i curricula dei ragazzi e realizzati in collaborazione con i centri di formazione professionale.
    Le azioni di integrazione nell'obbligo formativo sono volte a facilitare il passaggio dalla scuola secondaria alle iniziative formative delle Regioni ed ai percorsi di apprendistato e viceversa, attraverso il riconoscimento dei crediti formativi.
    Le azioni di integrazione nell'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) sono volte a:
    * realizzare nella creazione dei vari progetti un coordinamento tra la scuola, la formazione professionale, l'Università e l'impresa;
    * realizzare percorsi formativi flessibili che soddisfino contemporaneamente le esigenze del mercato del lavoro e dei candidati;
    * riconoscere i crediti formativi sia a livello esterno che interno. Nel primo caso consente di ricostruire il percorso formativo, nel secondo caso di proseguire l'itinerario formativo nel mondo universitario.
    Le azioni di integrazione nell'educazione degli adulti sono volte a:
    * realizzare offerte che siano integrabili;
    * realizzare un sistema di opportunità in grado di soddisfare le diverse esigenze dell'utenza;
    * realizzare strumenti formativi diversificati per soddisfare in qualsiasi momento le esigenze di sviluppo e occupazione.
    Decentramento ed Integrazione
    Il Decentramento e l'Integrazione hanno dato il via a cambiamenti che interessano da vicino chiunque sia inserito nella scuola, nei centri di formazione professionale o desideri tornare a studiare per completare il proprio curriculum e migliorare la possibilità di accedere al mercato del lavoro.
    La realizzazione del Decentramento delle Politiche del Lavoro e della Formazione Professionale, con il graduale affidamento di maggiori compiti e responsabilità dal Governo centrale alle Regioni, permette di migliorare l' efficienza della programmazione e organizzazione delle attività formative intervenendo con azioni più mirate e aderenti a livello locale.
    Le leggi e i provvedimenti legislativi adottati, e in particolare l'Accordo Stato-Regioni (18 febbraio 2000), affrontano i complessi aspetti della relazione tra esigenze espresse dal mondo del lavoro e dai sistemi di istruzione, con l'obiettivo di definire il sistema nazionale per la certificazione ed il riconoscimento delle competenze professionali.
    Dal settembre 2000 la Conferenza Unificata, insediata presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed alla quale partecipano il Ministero della Pubblica Istruzione, l'Università e le Regioni, ha già avviato i lavori su alcuni temi chiave:
    * la chiarificazione e la trasparenza dei percorsi formativi, allo scopo di valorizzare le esperienze individuali significative ai fini lavorativi attraverso il sistema dei crediti
    * individuazione di un linguaggio comune per condividere il significato di "competenza" tra i sistemi dell'istruzione, della formazione professionale e del mondo del lavoro
    * definizione di una modalità di certificazione delle competenze
    Le ultime novità sui crediti formativi
    Nel corso dell'ultimo anno sono stati introdotti nuovi dispositivi per il riconoscimento e la certificazione dei crediti formativi. Queste riguardano:
    * l'Obbligo formativo: per innalzare il livello di istruzione e di formazione dei giovani fino al diciottesimo anno di età, consentendo loro di completare un percorso scolastico o formativo e acquisire una qualifica professionale spendibile e riconosciuta sul mercato del lavoro
    * L'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS):un nuovo percorso formativo breve che ha lo scopo di preparare, dopo la scuola secondaria, tecnici intermedi con un'elevata specializzazione.
    * l'Apprendistato: nuovi vantaggi, per il giovane che può svolgere un'esperienza lavorativa e nel contempo essere formato, e per l'azienda, che può beneficiare di notevoli sgravi sia contributivi che previdenziali
    * i Centri per l'Educazione Degli Adulti: dedicati ai percorsi formativi personalizzati, aperti, modulari e flessibili, per la popolazione adulta lungo tutto l'arco della vita.
    Accreditamento delle sedi formative
    L'accreditamento delle sedi formative e orientative ha come obiettivo quello di assicurare agli utenti la qualità del servizio formativo e di garantire le pubbliche amministrazioni circa l'affidabilità gestionale degli attuatori. Con l'accreditamento, le pubbliche amministrazioni (Regioni e Province Autonome) riconoscono ad un potenziale soggetto la possibilità di proporre e gestire interventi, dopo averne verificato il possesso di requisiti secondo standard predefiniti, individuati dal Ministero del Lavoro d'intesa con la Conferenza Stato–Regioni. I soggetti responsabili dell'accreditamento, cioè Regioni e Province autonome, sono tenute a valutare:
    * la capacità gestionale e quella logistica;
    * la situazione economica;
    * la disponibilità di competenze professionali;
    * i livelli di efficacia e di efficienza in attività pregresse;
    * le interrelazioni maturate con il sistema sociale e quello produttivo presente sul territorio.
    Se conformi agli standard, il provvedimento di autorizzazione (accreditamento) viene rilasciato a soggetti (sedi operative) che erogano servizi orientativi e formativi.
    La sede orientativa accreditata offre servizi a tutte le tipologie di utenze ed eroga azioni di:
    * informazione sulle opportunità di formazione e di lavoro
    * formazione orientativa sulle tecniche e le strategie di ricerca del lavoro, sulle nuove forme del lavoro, sul mercato del lavoro e delle professioni, sull'esplorazione del sé
    * consulenza orientativa individualizzata, che favorisce la conoscenza di sé, la scoperta delle proprie attitudini, capacità e interessi e la chiarificazione delle motivazioni per giungere a definire un proprio progetto professionale
    La sede formativa accreditata eroga sia i servizi formativi sia i servizi connessiall'inserimento lavorativo i quali favoriscono la ricerca del lavoro e l'entrata nella vita attiva.
    I servizi formativi
    Nelle sedi formative accreditate si può usufruire di:
    1. corsi di formazione che sono articolati in 3 momenti:
    * accoglienza: azioni finalizzate alla conoscenza delle proprie potenzialità, del contesto e del progetto formativo
    * formazione: azioni di acquisizione di competenze professionali
    * formazione per l'inserimento: azioni finalizzate all'acquisizione di competenze per attivare strategie personali di ingresso nel mondo del lavoro
    2. formazione individualizzata svolta tramite:
    * partecipazione individuale a corsi utilizzando "bonus" finanziari o congedi lavorativi
    * tutoring sul lavoro
    * utilizzazione di formazione a distanza con materiale cartaceo e/o multimediale
    * formazione a distanza.
    Last edited by Hudlok; 23rd October 2008 at 10:09.

  10. #235
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    Poi c'è il discorso di alkabar che tutte le ditte che non evadono imbrogliano fanno concorrenza sleale... Non possono che fallire! La cosa è smentita dalla realtà dei fatti ma si è cercato una giustificazione matematica che centra ben poco
    Sei stupido ? Ti ho messo in rosso dove e come c'entra.


    e chissa perchè mette i link, rigorosamente in inglese, ma non ci spiega un tubo. E per non riconoscere le semplici evidenze qualcuno si è aggrappato come un morto di fame su una pagnotta di pane raffermo sul fatto che il datore di lavoro di chi conosco gli dia qualche lira visto che lo stipendio nazionale non è dei più dignitosi sin che sei apprendista (come anche loro stessi riconoscono). Questa è indicata come la concorrenza sleale che farà migrare i dipendenti dalle altere ditte verso quella del datore di lavoro che fa questa pratica... Molto realistico veramente. Peccato che implichi un grande surplus di offerte di lavoro rispetto ai lavoratori e che quindi mi dia assolutamente ragione su ciò che è In topic.



    Qua l'imprenditore è dipinto come un mostro succhia sangue ma in un azienducola da 3-4 persone non credo proprio sia così.. Il mostro senza cuore passa 8 ore al giorno con i suoi dipendenti..
    Si, sei stupido.

  11. #236
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    Mellen se quando ho detto che ci sono 40.000 posti a milano per lavori dove si comincia come apprendista avessero tutti risposto: ebbene si è così invece di "vieni da un mondo di bolle di sapone" "non sai niente bli blu bla" "ti assumono con la partita ivaaahhh" etc io non avrei detto quanto portano a casa gli apprendisti che conosco io


    L'APPRENDISTA è SENZA ESPERIENZA PER DEFINIZIONE. L'APPRENDISTATO DURA IN 5 ANNI E IN QUEI CINQUE ANNI AL DATORE DI LAVORO COSTI POCHISSIMO PERCHè LA PAGA VIENE IN GRAN PARTE DA CONTRIBUTI REGIONALI E BLI BLU BLA VARI

    Ti contraddici di continuo mallen.. Prima non c'è chi ti prende a lavorare.. Poi non ti prendono perchè il datore di lavoro ha paura che tu te ne vai! Prima le ditte danno fuori busta per accappararsi i pochi apprendisti e poi nessuno ti vuole prendere!

    Ma deciditi una buona volta!


    Domanda: esistono o no in italia le aziende pulite al 100%? Io dico di si.

    Tu mellen cosa dici?



    I corsi professionali sono per la stra gran parte GRATUITI se non addirittura retribuiti.

    a formazione professionale e il fondo sociale europeo
    La formazione professionale sta assumendo sempre più un'importanza strategica nel mondo produttivo. Essa viene incontro, da una parte, ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende; dall'altra alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati ai continui cambiamenti del mercato.
    Il Fondo Sociale Europeo cofinanzia insieme a Regioni e Province corsi di formazione organizzati da centri di formazione professionale pubblici, da enti privati convenzionati e da imprese.
    I corsi vengono organizzati a tutti i livelli: post-scuola dell'obbligo, post-diploma e diploma universitario, post-laurea (corsi e master).
    Tali corsi, in prevalenza gratuiti per i partecipanti, consentono di acquisire competenze e qualifiche richieste dal mercato del lavoro. Non solo: la formazione professionale può essere una risorsa decisiva anche per migliorare la propria posizione professionale.
    Il FSE incentiva anche la "formazione continua"intesa come adeguamento dei lavoratori - in particolare quelli minacciati dalla disoccupazione, in cassa integrazione o in mobilità - alle trasformazioni industriali e all'evoluzione dei sistemi produttivi.
    La formazione continua si svolge in azienda o presso enti di formazione.
    Destinatari
    Ai corsi di formazione professionale possono partecipare:
    * giovani e adulti in cerca di occupazione;
    * portatori di handicap, ex detenuti, extracomunitari, tossicodipendenti, emarginati;
    * lavoratori in cassaintegrazione o liste di mobilità;
    * lavoratori che necessitano di riqualificazione o aggiornamento professionale.
    Come accedere ai corsi di formazione
    Di norma l'ente di formazione che attiva un corso emette un bando di partecipazione sul quale vengono specificati tutti i dettagli del corso (requisiti di ammissione, documenti necessari per l'iscrizione, durata, programma, eventuale tirocinio in azienda e indennità di frequenza).
    Per l'ammissione ad un corso viene richiesta copia del titolo di studio, una certificazione dello stato di disoccupazione e il soddisfacimento di eventuali altre caratteristiche (età, sesso, titolo di studio, ecc.) specificate nel bando.
    Spesso l'Ente effettua una selezione delle candidature per scegliere le persone maggiormente adatte e motivate attraverso colloqui, tests e prove scritte.
    Dove trovare le informazioni sui corsi
    I bandi sono pubblicati sulla stampa nazionale e locale. Per iscriversi ed avere ulteriori informazioni ci si può rivolgere direttamente all'Ente organizzatore, agli Assessorati alla Formazione Professionale di Regioni e Province, agli Informagiovani.
    Le liste dei corsi sono disponibili presso gli Assessorati alla Formazione Professionale di Regioni e Province, presso le Agenzie regionali del lavoro e gli Informagiovani.
    Un sistema integrato di formazione
    Con il Patto del Lavoro del 1996 e quello del 1998 si è dato avvio alla costruzione di un sistema integrato di formazione al fine di:
    * fare fronte all'esigenza del rinnovamento nell'ambito delle politiche educative e formative;
    * trovare un collegamento tra le politiche del lavoro e della formazione con il mondo del lavoro
    Il passaggio dalla scuola alla formazione ed in ultimo al lavoro non avviene più in questa sequenza ma varia, a seconda di ritmi non prestabiliti collegati alle esigenze e alle possibilità di inserimento al lavoro.
    Le azioni di integrazione nell'obbligo scolastico sono volte a:
    * supportare le scelte dei giovani attraverso moduli di accoglienza ed orientamento;
    * permettere la progettazione di moduli formativi integrati con i curricula dei ragazzi e realizzati in collaborazione con i centri di formazione professionale.
    Le azioni di integrazione nell'obbligo formativo sono volte a facilitare il passaggio dalla scuola secondaria alle iniziative formative delle Regioni ed ai percorsi di apprendistato e viceversa, attraverso il riconoscimento dei crediti formativi.
    Le azioni di integrazione nell'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) sono volte a:
    * realizzare nella creazione dei vari progetti un coordinamento tra la scuola, la formazione professionale, l'Università e l'impresa;
    * realizzare percorsi formativi flessibili che soddisfino contemporaneamente le esigenze del mercato del lavoro e dei candidati;
    * riconoscere i crediti formativi sia a livello esterno che interno. Nel primo caso consente di ricostruire il percorso formativo, nel secondo caso di proseguire l'itinerario formativo nel mondo universitario.
    Le azioni di integrazione nell'educazione degli adulti sono volte a:
    * realizzare offerte che siano integrabili;
    * realizzare un sistema di opportunità in grado di soddisfare le diverse esigenze dell'utenza;
    * realizzare strumenti formativi diversificati per soddisfare in qualsiasi momento le esigenze di sviluppo e occupazione.
    Decentramento ed Integrazione
    Il Decentramento e l'Integrazione hanno dato il via a cambiamenti che interessano da vicino chiunque sia inserito nella scuola, nei centri di formazione professionale o desideri tornare a studiare per completare il proprio curriculum e migliorare la possibilità di accedere al mercato del lavoro.
    La realizzazione del Decentramento delle Politiche del Lavoro e della Formazione Professionale, con il graduale affidamento di maggiori compiti e responsabilità dal Governo centrale alle Regioni, permette di migliorare l' efficienza della programmazione e organizzazione delle attività formative intervenendo con azioni più mirate e aderenti a livello locale.
    Le leggi e i provvedimenti legislativi adottati, e in particolare l'Accordo Stato-Regioni (18 febbraio 2000), affrontano i complessi aspetti della relazione tra esigenze espresse dal mondo del lavoro e dai sistemi di istruzione, con l'obiettivo di definire il sistema nazionale per la certificazione ed il riconoscimento delle competenze professionali.
    Dal settembre 2000 la Conferenza Unificata, insediata presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed alla quale partecipano il Ministero della Pubblica Istruzione, l'Università e le Regioni, ha già avviato i lavori su alcuni temi chiave:
    * la chiarificazione e la trasparenza dei percorsi formativi, allo scopo di valorizzare le esperienze individuali significative ai fini lavorativi attraverso il sistema dei crediti
    * individuazione di un linguaggio comune per condividere il significato di "competenza" tra i sistemi dell'istruzione, della formazione professionale e del mondo del lavoro
    * definizione di una modalità di certificazione delle competenze
    Le ultime novità sui crediti formativi
    Nel corso dell'ultimo anno sono stati introdotti nuovi dispositivi per il riconoscimento e la certificazione dei crediti formativi. Queste riguardano:
    * l'Obbligo formativo: per innalzare il livello di istruzione e di formazione dei giovani fino al diciottesimo anno di età, consentendo loro di completare un percorso scolastico o formativo e acquisire una qualifica professionale spendibile e riconosciuta sul mercato del lavoro
    * L'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS):un nuovo percorso formativo breve che ha lo scopo di preparare, dopo la scuola secondaria, tecnici intermedi con un'elevata specializzazione.
    * l'Apprendistato: nuovi vantaggi, per il giovane che può svolgere un'esperienza lavorativa e nel contempo essere formato, e per l'azienda, che può beneficiare di notevoli sgravi sia contributivi che previdenziali
    * i Centri per l'Educazione Degli Adulti: dedicati ai percorsi formativi personalizzati, aperti, modulari e flessibili, per la popolazione adulta lungo tutto l'arco della vita.
    Accreditamento delle sedi formative
    L'accreditamento delle sedi formative e orientative ha come obiettivo quello di assicurare agli utenti la qualità del servizio formativo e di garantire le pubbliche amministrazioni circa l'affidabilità gestionale degli attuatori. Con l'accreditamento, le pubbliche amministrazioni (Regioni e Province Autonome) riconoscono ad un potenziale soggetto la possibilità di proporre e gestire interventi, dopo averne verificato il possesso di requisiti secondo standard predefiniti, individuati dal Ministero del Lavoro d'intesa con la Conferenza Stato–Regioni. I soggetti responsabili dell'accreditamento, cioè Regioni e Province autonome, sono tenute a valutare:
    * la capacità gestionale e quella logistica;
    * la situazione economica;
    * la disponibilità di competenze professionali;
    * i livelli di efficacia e di efficienza in attività pregresse;
    * le interrelazioni maturate con il sistema sociale e quello produttivo presente sul territorio.
    Se conformi agli standard, il provvedimento di autorizzazione (accreditamento) viene rilasciato a soggetti (sedi operative) che erogano servizi orientativi e formativi.
    La sede orientativa accreditata offre servizi a tutte le tipologie di utenze ed eroga azioni di:
    * informazione sulle opportunità di formazione e di lavoro
    * formazione orientativa sulle tecniche e le strategie di ricerca del lavoro, sulle nuove forme del lavoro, sul mercato del lavoro e delle professioni, sull'esplorazione del sé
    * consulenza orientativa individualizzata, che favorisce la conoscenza di sé, la scoperta delle proprie attitudini, capacità e interessi e la chiarificazione delle motivazioni per giungere a definire un proprio progetto professionale
    La sede formativa accreditata eroga sia i servizi formativi sia i servizi connessiall'inserimento lavorativo i quali favoriscono la ricerca del lavoro e l'entrata nella vita attiva.
    I servizi formativi
    Nelle sedi formative accreditate si può usufruire di:
    1. corsi di formazione che sono articolati in 3 momenti:
    * accoglienza: azioni finalizzate alla conoscenza delle proprie potenzialità, del contesto e del progetto formativo
    * formazione: azioni di acquisizione di competenze professionali
    * formazione per l'inserimento: azioni finalizzate all'acquisizione di competenze per attivare strategie personali di ingresso nel mondo del lavoro
    2. formazione individualizzata svolta tramite:
    * partecipazione individuale a corsi utilizzando "bonus" finanziari o congedi lavorativi
    * tutoring sul lavoro
    * utilizzazione di formazione a distanza con materiale cartaceo e/o multimediale
    * formazione a distanza.
    Hai torto a prescindere.

  12. #237
    Lieutenant Commander Karidi's Avatar
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    Hai torto a prescindere.
    Beh non so
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    Il Mio Vangelo
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  13. #238
    Lieutenant Commander Mellen's Avatar
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    Chissà se hai letto per intero almeno tu, ma non importa...
    Intanto, caro Hudlok (o Hudlol quando ti si vuole prendere in giro) deciditi a chiamarmi in un unico modo.
    Nello stesso post mi hai chiamato in 2 modi diversi, e non credo siano errori di battitura..


    Vediamo se la tua testolina così abile ad usare il copia/incolla riesce anche a ragionare (ci riprovo.. sono testardo.. chiedo scusa agli altri )

    Ti hanno detto "vivi in un uovo di cioccolato" (cit.Randolk) magari perchè hai scritto "Ah spe... Forse li devi anche lavorare." come se le persone al call center fossero lì fermi a grattarsi oppure Glasny ti ha chiesto di controllare se davvero il mercato del lavoro è così alla ricerca feroce di persone con quelle caratteristiche.

    Poi hai parlato degli apprendisti che conosci tu, dicendo che beccano anche i fuoribusta. Quindi in contraddizione sei tu che poi parli di ditte oneste.

    Esistono le ditte oneste? Forse. Però secondo me anche solo un regalino ad un amico, un qualcosa in nero (magari senza malafede) la fanno tutti. è la prassi italiana. Le ditte dei tuoi amici sono totalmente pulite? Il tuo amico idraulico quando esce per 10minuti di lavoro, fa la fattura o dice "signora, facciamo 20€ così siamo apposto?" Quello è cmq non essere più onesto al 100%.

    Ti ho portato prima l'esempio del mio amico che ha la ditta edile. Conviene a lui prendere un'altra persona, perderci tempo a insegnare, rallentare i lavori per poi magari ritrovarsi tra 5-6 mesi ad avere così poco lavoro da pagare una persona per niente? Questa è l'Italia di adesso. Sempre meno lavoro in generale.

    E cmq se non capisci gli esempi che le persone portano, perchè non sono tratte da wikipedia, lascia stare. continua a discutere da solo con il pc. Lui ti da ragione sempre.
    Nei miei esempi in cui tu dici "deciditi" non c'è alcuna contraddizione.

  14. #239
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    Ragazzi ma che vi incaponite a fare lol

    Non ammetterà mai di avere torto anche solo parzialmente, la sua idea di confronto verbale è evidentemente diversa dalla vostra (e dalla mia) quindi, appena inizia a trollare, dategli ragione e si sentirà felice e sereno come lo scemo del villaggio globale.

    Don't feed the troll dai.

    Spoiler

    "Mort dieu! Mi piaci come piaceva l'aceto a Cristo e ai suoi ladroni". Lorencillo
    "Porco-Demonio-tenete-duro-stiamo-arrivando!. Lorencillo

  15. #240
    Lieutenant Commander Hudlok's Avatar
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    Mellen.. Giusto fino a pagine 3 trovi questi reply:
    ___________________________-
    Infatti, mi domando come mai tutta sta gente sia cosi idiota da rintanarsi dentro un call center quando il mondo ha un bisogno estremo di estetisti e panettieri

    LOL @ Hudlok e gli idraulici

    Per diventare estetista e/o parrucchiere devi seguire prima una scuola e fare degli esami appositi (il quale costo,è assolutamente notevole,sia per gli esami che per quanto concerne la scuola e l'iscrizione). Puoi anche lavorare da apprendista ma il tuo contratto e la tua paga non sono diversi da un qualsivoglia contratto a progetto. Se tu provassi a cercare in giro del lavoro qualsiasi ti accorgeresti che non ci sono tante possibilità di scelta come credi.


    Non avevo letto il link,si ci sono anche 40k posti di lavoro,ma inizi sempre con un contratto da apprendista specie se non ne sai una sega del lavoro. Il contratto da apprendista prevede al massimo 900 euro al mese netti ed è un contratto a scadenza che puo durare massimo 3 anni dopodichè puoi essere assunto e quindi passare al contratto definitivo oppure essere licenziato [Pieno di robe false sta roba, ma va beh]



    Allora Hudlok te lo diro' con tutta la pacatezza di questo mondo.

    Stai dicendo giusto un po di puttanate.

    Tutti i lavori, o almeno la maggior parte descritti in quegli articoli, e' vero mancano, pero' han un grosso difetto.

    Sai qual'e'?

    Che la maggior parte di essi, richiedono un "indipendenza". Le piccole societa' che cercano quelle professioni, spesso chiedono alla persona di essere o diventare un libero professionista, perche' non puo o non vuole o non riesce a mantenere i costi di un dipendente, o se ci riesce, e' giusto per pochi.
    E sai quanto cosa in Italia oggi essere Liberi Professionisti?

    Le societa' che possono assumere attivamente in quei ruoli al di sopra descritti sono veramente poche, quindi il cerchio si restringe di molto. Oltre il fatto che come ti e' stato detto, chi assume, lo fa con un contratto che e' PEGGIO di quello dei call center. E cio che hai detto a Sturm e' una minchiata, perche' e vero se non sai fare quel lavoro, non e' giusto che te sia pagato uno sproposito, ma con la miseri





    ______________________

    Dove mi sembra che il problema non sia se nel call center lavori o no.

    Tu che dici?

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