Allora, mi sono informato un pochino già di mio ma volevo un parere di qualche esperto (magari professionista) del forum in materia.
Situazione di partenza:
in un condominio, un condomino chiede nella prima assemblea fatta subito dopo che tutti hanno acquistato gli appartamenti dello stabile appena costruito, di modificare l'atto notarile, chiedendo e ottenendo dalla totalità dei millesimi di tirarsi fuori dalle spese condominiali riguardanti:
-luce (tranne un forfait di esattamente 50 euro attuali, che basta si e no a pagare la quota luce annuale dell'ingresso comune)
-ascensore (tant'è che i 1000/millesimi della
tabella ascensore non lo citano in quanto condomino; ne è escluso quindi)
-acqua (ha un suo contatore separato e non partecipa in alcun modo all'acqua col resto del condominio)
Durante i successivi 14 anni in cui continua a non pagare quanto sopra, perchè giustamente concessogli dai mille millesimi come richiesto, inoltre
non partecipa:
-a una o più spese legali per controversie sorte tra alcuni condomini; tali spese erano da sostenersi da tutto il condominio, quindi anche da lui.
-alle spese di pulizia per spazi ulteriori al solo ingresso comune frontale
e non paga adducendo come motivazione il fatto che lui non usa i restanti spazi e quindi per lo stesso motivo aveva richiesto di chiamarsi fuori dalla loro manutenzione con la ratifica all'atto notarile di cui sopra.
I condomini restanti, sapendo di avergli dato l'assenso e sapendo che effettivamente lui non usa/non ha motivo di usare tali spazi, nulla pretendono.
Problema: dato che con l'atto di ratifica del regolamento notarile chiesto all'inizio dal condomino di cui sopra, non si faceva esplicito riferimento a una redistribuzione millesimale, ma si diceva solo in forma scritta e approvata da tutti che "Tizio chiede e ottiene di non pagare A, B, C, ecc." senza poi redistribuire i millesimi sulla tabella millesimale principale (ma su quella ascensore invece sono stati ridistribuiti sì), ha diritto oggi Tizio, dopo 14 anni, ad usare una scala, servita da un ascensore che ha chiesto di non pagare e non ha mai pagato, da un enel che paga in maniera non sufficiente a coprirne il costo del consumo luce per illuminarla, da delle pulizie che non ha mai cmq pagato?
Tengo a precisare che Tizio non ha unità immobiliari serviti da tale scala/ascensore/passaggio, poichè sta nel primo appartamento frontale, servito dall'ingresso principale comune ed ha un suo corsello box indipendente (sì, han fatto la casa un po' al cazzo lasciamo stare

).
Insomma in soldoni, si può chiedere all'amministratore di rifare la tabella principale escludendo tizio dalle decisioni (e dall'uso) su spazi che ha chiesto e ottenuto di non pagare con assemblea unanimamente concorde 14 anni fa?
No perchè Tizio oggi si permette di dire agli altri condomini cosa possono e non possono fare in tali spazi, pur non pagandone la manutenzione.
Siccome 14 anni fa si sono approvate queste esclusioni di spesa solo con "frasi" e non con "numeri in tabelle nuove", volevo sapere se bastano i fatti di 14 anni + la ratifica scritta ed accettata da tutti dell'atto notarile a tagliare fuori Tizio, anche a distanza di tempo, facendo riscrivere la tabella principale all'amministratore (come ha fatto ad esempio con quella dell'ascensore).