Como, 14:46
AZOUZ MARZOUK PATTEGGIA 13 MESI, ESPULSIONE A FINE ANNO
Tredici mesi di reclusione. E' stato formalizzato questa mattina il patteggiamento della pena per Azouz Marzouk nell'ambito dell'inchiesta che il primo dicembre dello scorso anno lo ha portato in carcere con l'accusa di aver spacciato droga, in almeno 360 episodi, prima e dopo la strage di Erba nella quale aveva perso la moglie Raffaella, il figlioletto di due anni Youssuf, la suocera Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Il giovane tunisino, attualmente in carcere a Vigevano per aver violato gli obblighi relativi agli arresti domiciliari, era presente in Tribunale a Como, accompagnato dall'avvocato Roberto Tropenscovino. Nel corso dell'udienza, svoltasi davanti al Giudice preliminare Valeria Costi e al Pm Massimo Astori, nella stessa aula della Corte d'Assise dove a meta' novembre riprendera' il processo ai coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi accusati di essere gli autori del massacro avvenuto la sera del 21 dicembre 2006, hanno patteggiato anche altri dei componenti la 'banda dei tunisini di Merone' finiti in carcere quasi un anno fa con Marzouk. La pena piu' pesante e' quella patteggiata dal fratello Fhami (4 anni e mezzo) che doveva rispondere di migliaia di episodi di spaccio, e la cognata di Azouz, Wafa: per lei due anni.
Azouz scontera' interamente il residuo di pena in carcere, vale a dire che l'espulsione dall'Italia non avverra' prima della fine di dicembre anche se Tropenscovino stamani ha annunciato il ricorso contro l'espulsione stessa "perche' ritengo che il mio assistito - ha detto - ha tutti i diritti di poter assistere fino al momento della sentenza al processo per la strage di Erba in cui e' parte lesa".
(29 settembre 2008)