Moratti furente per l'eliminazione Mourinho vuole rivoluzionare l'Inter
La qualità del gioco espresso non ha mai emozionato Moratti, ma gli anni passano e per molti giocatori, la corsa in nerazzurro sta finendo: se il 31 maggio arriverà lo scudetto, sarà la festa d'addio. Partiranno Figo (37 anni), Crespo (34)e Cruz (35), in scadenza di contratti molto onerosi; Vieira (33), in cerca di un calcio fisicamente meno logorante; Burdisso, Rivas, Maxwell, Jimenez, Mancini, Obinna, Quaresma, dopo il prestito al Chelsea, e Suazo (rientra dal Benfica) per fare cassa. Restano da definire le posizioni di Adriano e Chivu. Mourinho si aspetta, oltre al ritorno di Acquafresca, l'innesto di almeno cinque giocatori di primo livello: un difensore (potrebbe arrivare Vidic, l'uomo del primo gol dello United, che là guadagna poco), due centrocampisti (Inter e Genoa riparleranno di Thiago Motta più un regista vero), un esterno (esempio: Ribéry), un attaccante (Benzema, Milito) da affiancare a Ibrahimovic, tenendo Balotelli e Acquafresca come alternative importanti. Mourinho vuole una rosa non sterminata, ma equilibrata (quella di quest'anno non lo è), un ritorno alla formazione- tipo dell'Almanacco Panini anni Sessanta e Settanta, con possibilità di cambi logici e credibili.
In questo senso, diventa fondamentale l'incontro che ci sarà fra presidente e tecnico, nel quale Mourinho spiegherà di avere allenato la squadra di Mancini, cioè una formazione che non ha mai sentito sua (ma nessuna polemica con il predecessore) e che deve molto cambiare per acquisire una dimensione europea, attraverso un gioco più intenso. Dal grado di adesione di Moratti al progetto-Mourinho, dipenderà il futuro del tecnico portoghese. In mancanza di un'intesa che si annuncia difficile, le parti potrebbero decidere una separazione consensuale. Così la sconfitta di Old Trafford diventa (calcisticamente) drammatica e rischia di avere conseguenze traumatiche, che vanno al di là dell'eliminazione.
Secondo voi come finisce sta storia?

Secondo me cosi...
