guarda che e' cosi'. Anzi. in realta non basta dimostrare che chi e' morto e' morto per sua negligenza e inosservanza, ma anche che il datore di lavoro ha svolto tutte le funzioni stabilite dalla legge per garantire prevenzione e protezione. Il fatto e', infatti, che la responsabilità di quello che accade viene estesa. Poiche' le situazioni di rischio sono quasi sempre dovute a inadempienze di piu' persone, i responsabili di un incidente sono multipli.
Quello che vorresti tu, invece, e' proprio quello che sembrerebbe trasparire dall'articolo, ovvero che in caso di negligenza e inosservanza delle norme da parte, per esempio, di un lavoratore o del preposto, allora si possa "salvaguardare" il datore di lavoro.
In realta' (e richiamo l'attenzione di Mc) ne ho parlato oggi con il mio prof, e secondo lui, ferma restando la cattiva scrittura dell'articolo, va considerato il punto d) della proposta di legge facendo strettamente riferimento all'articolo in questione, ovvero al "non impedimento" come "causa" di un evento. Per cui l'interpretazione sarebbe: se non ci sono diretti responsabili, il datore di lavoro e' responsabile anche di non essersi adoprato per prevenire un incidente. se invece i responsabili ci sono, allora va valutato il profilo di responsabilità del datore di lavoro facendo riferimento al resto dei suoi obblighi sanciti dal decreto.
Se fosse cosi', la situazione sarebbe molto piu' "onesta" di come posta dai giornali, e sarebbe solo un errore di pessima formulazione.