C'erano una volta i blog: visti dai piu' come strumenti di piagnisteo indiscriminato da parte di ragazzine 14enni coi complessi, gente mollata dalla fidanzata che aveva voglia di buttare fuori tutto l'ammoreah, e/o strumenti di propaganda politica (Beppe Grillo anyone?) che facevano scalpore anche solo per il fatto di esistere:
"E' un uomo importante, tiene un blog, cazzo dev'essere modernissimo!"
Poi venne MySpace.
Versione "leggera" dei blog, in cui l'aspetto sociale era predominante: non contava nemmeno troppo quello che ci scrivevi, in una pagina di MySpace, quanto invece di quante migliaia di persone fosse nutrita la tua "lista amici".
Inizialmente, la schematizzazione delle pagine, contrapposta ai blog che invece potevano anche essere customizzati nell'aspetto grafico a piacimento, suggeriva che erano piu' importanti i contenuti della forma... poi tutto mandato a puttane quando hanno introdotto la possibilita' di cambiare i template anche li', e allora anche MySpace e' diventato un sinonimo di cuoricini rosa e scritte coi brillantini, piuttosto che pagine nere di disperazione adolescenziale e teschietti ghignanti.
E poi venne Facebook.
Che ha fatto successo perche'?
Perche' era semplice. Immediato. Rapido in tutto: micro-blogging, caricamento di foto, e attenzione al sociale in modo pazzesco... IMHO la piu' grossa "spinta" a FB l'ha data il "tagging" delle foto, vedete un po'
E poi, cosa da non sottovalutare, era importante usare il PROPRIO nome e cognome: basta coi nickname... e allora sotto a metterci la PROPRIA faccia, per davvero.
(paradossalmente,questo limita alla grande... perche' un conto e' far sapere che Sgrufz ascolta i Gemelli Diversi, un conto e' far sapere che li ascolta Mario Bianchi.)
E poi... anzi, PRIMA di FB (o quasi in contemporanea) cronologicamente, ma poi nella "moda" della gente, arriva Twitter.
E Twitter era un concentrato di un concentrato.
MySpace era un blog concentrato, Facebook era un MySpace concentrato e "schematizzato", Twitter sono solo sti 140 caratteri (o quanti sono... ) e basta.
Una fotina da 100x100 pixel, e 140 caratteri per volta.
E ora "la moda" ci insegna che e' la estrema novita' del social networking... ormai il Beppe Grillo, che era "in" a usare il blog, non e' piu' "in" nemmeno su Facebook... perche' c'e' gia' Barack Obama, per dirne uno.
E allora si twittera.
La prossima che sara'?
Un applicazione binaria che raccoglie "1" o "0" a seconda che tu voglia far sapere al resto del mondo se sei vivo o meno?
Cosi', per parlare![]()