xxxx e' un partito politico autonomo ed indipendente in grado di offrirsi
come luogo di partecipazione, di proposta, di elaborazione, di confronto
democratico, un po’ Movimento e un po’ partito organizzato, al riparo dalle pastoie
tanto del modello di partito ideologico, quanto di quello di mero comitato elettorale.
Il partito può concorrere alle competizioni politiche, elettorali e referendarie a
qualsiasi livello, anche raggruppandosi con altre forze politiche, sociali e culturali
previa specifica ed espressa autorizzazione – e nei limiti anche temporali della
delega scritta - che dovrà essere di volta in volta rilasciata dal Presidente (ovvero
da suoi delegati).
Il partito si riconosce nell'insieme delle grandi culture riformiste del novecento: la
cultura cattolica della solidarietà sociale e familiare, la cultura socialista del lavoro e
della giustizia sociale, la cultura liberale dell'economia di mercato, della liberta'
individuale e del buon governo, attraversate dalle grandi tematiche dei diritti civili,
della questione morale e dei nuovi diritti di cittadinanza alle quali i grandi
movimenti ambientalisti, delle donne e dei giovani hanno dato un contributo
essenziale.
xxxx vuole integrare i tradizionali valori di libertà, uguaglianza, legalità
e giustizia con i valori nuovi del nostro tempo: pari opportunità, sviluppo
sostenibile, autogoverno, solidarietà e sussidiarietà, responsabilità, iniziativa,
partecipazione ed europeismo, nel quadro di un sempre piu’ avanzato federalismo
europeo;
Obiettivi primari del partito sono la riforma dello Stato e della Pubblica
Amministrazione, un reale federalismo, lo sviluppo di una sana economia di
mercato, la realizzazione di uno Stato di diritto, libero dai conflitti di interessi, con
una seria e concreta divisione e autonomia tra i poteri.
xxxx auspica uno sviluppo sociale basato non solo sulle regole del
commercio, ma anche su interventi correttivi per renderle più favorevoli ai soggetti
piu' deboli, specie nei paesi e nelle aree territoriali povere ed arretrate, favorendo
un’equa ripartizione delle risorse. Alla globalizzazione dei mercati deve
corrispondere una reale libera concorrenza e soprattutto la globalizzazione dei diritti
umani e delle libertà fondamentali.