Cominciamo da quasto aspetto parziale che riguarda esclusivamente la gravità degli incidenti; questo è un dato recuperato da fonte ACI ma che ho ritrovato su diverse pubblicazioni, e mostra l'aumento del rischio relativo di incidenti gravi all'aumentare dell'alcolemia.
non sono uno statistico di professione e quindi sono disposto ad essere bacchettato, ma da quel poco che ricordo dell'esame di statistica, sulla base di questo grafico, credo si possano fare alcune considerazioni:
l'aumento lineare dell'alcolemia al di sopra di qualsiasi valore oltre lo zero fa aumentare esponenzialmente e non linearmente il rischio relativo di causare incidenti gravi, il che implicitamente dovrebbe significare che SE EFFICACI (e qui il dubbio rimane e andrà chiarito) le politiche di riduzione del limite si traducono sempre e comunque in un abbassamento del rischio relativo ma che tale riduzione diventa via via relativamente meno efficace man mano che il limite si avvicina allo zero;
ma altrettanto che anche per valori prossimi allo zero, pur diminuendo progressivamente l'entità della riduzione del rischio, essa resta significativa in senso assoluto; avere un alcolemia compresa tra 0,2 e 0,4 aumenta il RR di causare un incidente grave del 40% (RR=1,4)rispetto ad alcolemia 0; a 0,1 (dato non presente in tabella, ma che ho recuperato da altra fonte) il RR è 1,1 - 10% in più di tasso zero.
In conclusione un primo dato interessante è che riducendo l'alcolemia al di sotto di 0,5 si ottengono riduzioni sempre e comunque interessanti (anche se via via sempre minori) del rischio relativo di causare incidenti gravi: dal 40% di rischio aumentato rispetto alla sobrietà a tasso compreso tra 0,2 e 0,4 al 10% di rischio aumentato del tasso intorno a 0,1.
Quindi teoricamente portare l'alcolemia da 0,5 a zero è estremamente efficace in termine di riduzione degli incidenti gravi.
Resta da vedere se ridurre i limiti di legge si traduca effettivamente in una riduzione del tasso alcolemico medio dei guidatori. Attendo (e ricerco) dati a conferma o smentita di tale postulato.
A costo di risultare noioso, hai qualcosa di serio in termini di dati socio-epidemiologici che supporti questa tua affermazione o è solo la tua personale opinione a riguardo?