22 anni in una cella non sono pochi pochi. Se ha fatto buona condotta oi, meglio per lui. La pena come prevede la legge, l'ha scontata.
22 anni in una cella non sono pochi pochi. Se ha fatto buona condotta oi, meglio per lui. La pena come prevede la legge, l'ha scontata.
Diciamo pure che per rieducure veramente qualcuno non lo sbatti in cella a non far nulla o quasi, forse ci sono dei brevi e piccoli corsi ma niente rieducazione. I costi di una vera rieducazione sono proibitivi, immagino grosso modo come un sistema del genere debba funzionare, una specie di scuola a tempo pieno con supporto di uno psicologo tanto per dirne uno. Ognuno è libero di immaginare un sistema a piacere in qualsiasi caso costa troppo e quindi non è fattibile.
La prigione ha ancora la vecchia funzione di isolare gli elementi più pericolosi dal resto della società, la funzione rieducativa resta solo un ideale.
Waiting for nothing
AKA Ganondorf - Lista giochi giocati dal 97 a oggi in spoiler :
Spoiler
"Chi non sa fare la guerra, molto difficilmente può fare la pace"
Playing Starcraft 2
che vuoi che ti dica per me, come mia opinione, si sono pochi, anche se lo prevede la legge.
chiaro sono punti di vista ed alla fine io posso solo whinare e basta, nels enso che non e che siccome la penso diversamente la legge e' sbagliata, posso dire che a me non piace, e' un sottile velo che pero differenzia molto.
cosi come sreputo siano pochi gli anni dati per un ragazzo ammazzato a sprangate e diano 14 anni, cosi come con tutta la normativa antimafia diano 14 anni a chi ha nascosto provenzano per tempo.
in generale le sanzioni in italia mi sembrano blande, dietro l'emblema della rieducazione che all atto pratico funziona solo con i minori.
spesso molti parlano dic errtezza della pena, in aniera impropria perche la certezza della pena non e' quanti anni si fa, ma tra ottica premiale per alleggerire i riti, esigenza di liberare le carcerei ed esigenze rieducative sembra proprio che ormai le sanzioni siano sempre piu buffetti e sculacciate.
ripeto mie opinioni personali.
@mellen perche sono "coinvolto" nei fatti?
nel senso intendi per il mio non gradire le "manifestazioni" sinistrorse e questo era un personaggio di destra o perche credi che in relazione a quanto faccio nella vita mi faccia piacere che venga scontato il meno possibile?
nel primo caso noon sono coinvolto perche la merda e' merda di qualunque colore sia anzi ne conosco un solo colore il marrone che non e ne nero ne rosso
Nel secondo caso anche io vivo nella societa' non pensare che a me faccia piacere che la vita di un ragazzo che ruba dei biscotti "costi" 14 anni, a prescindere della professione.
![]()
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
pena di morte attuata da un governo democratico e civile è un abominio.
Basta rispettare le leggi e se sono sbagliate cambiarle... l'ergastolo e/o prigione* a vita è la soluzione, morire è troppo semplice.
* ovviamente carcere duro nn albergo con tutti i confort
Spoiler
infatti.
Quegli anni che si è fatto sono pochi, non dimenticate la proporzionalità fra reato e pena... se compi una strage e ci rimangono secche N persone è fuori dal mondo che tene torni il libertà.
L'ergastolo nella sua più cruda definizione, detenzione a vita, fine. Esci solo da morto. Anzi, manco da morto, ti fai seppellire nel cimitero del penitenziario, dentro le mura.![]()
DaocSpoiler
Riflettiamo un attimo.
Mettiamoci nei panni dei "terroristi rossi".
Siamo nella seconda metà del 20 secolo il capitalismo si sta espandendo in italia a macchia d olio.
io sono comunista e voglio impedire che l italia si trasformi in stati uniti 2.
So che chi comanda alla fine è il popolo, che va a votare e che elegge i suoi rappresentanti.
Secondo logica io voglio portare i votanti dalla mia parte, voglio che sposino il mio progetto anicapitalista .
Ho due possibilità:
-Attaccare chi comanda(il popolo)
-Attaccare chi voglio combattere (il capitalismo , i politici corrotti dai denari delle multinazionali ,le multinazionali stesse ecc).
Ovviamente come da copione io attacco il popolo---->indignazione contro i comunisti---->comunismo alle elezioni 2008 non è + rappresentato in parlamento.
Vi sembra logico?
Secondo me no, se io voglio attaccare il capitalismo non combatto il popolo(che col capitalismo centra veramente poco) ma attacco chi vuole a tutti i costi instaurarlo.
Fossi in voi diffiderei della storia "ufficiale".
PS: io sono apolitico(non sto da nessuna parte).
Ciao![]()
Secondo me, perchè i "principi democratici" qualunque essi siano sono orientati ad una forma di governo del popolo. Se il popolo decide che la pena di morte è una giusta pena è democratica.
Qui entra più il discorso della "morale" che del "chi decide", quindi magari più principi umanitari che democratici![]()
Massima
Avere libertà di espressione non significa poter offendere qualcuno, questa è maleducazione unita ad ignoranza.
I am nerdier than 91% of all people.
Democrazia e' una parola che si riferisce agli intestatari dei diritti di governo. I diritti sociali che ad essa si associano sono fondamentalmente quelli che servono per garantire uguaglianza ai cittadini... la maniera in cui vengono trattati i criminali non c'entra, infatti esistono democrazie che non mettono in discussione la pena di morte e monarchie che la proibiscono.
Up per Abby.
Pero' mi devo scusare, intanto per la ruvidità del messaggio, in secondo luogo perche' e' una generalizzazione diffusa (fino al punto che non so se diventi anche corretta) quella che hai fatto te, ovvero riferirsi con "principi democratici" a ideali che non hanno a che fare strettamente con la forma di governo ma si rifanno all'evoluzione morale dell'uomo occidentale. Pero', strettamente, credo di avere ragione.
Last edited by ihc'naib; 5th August 2009 at 11:39.
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
Allora, cos'è la democrazia? Quali sono i principi democratici alla base del sistema? Penso che siamo tutti d'accordo che democrazia significa prima di tutto il rifiuto dei dogmi di qualsiasi tipo, proprio a ragione del principio maggioritario che muove ogni decisione democratica.
La democrazia sana (perché si sa al mondo esistono molte forme di governo che si professano tali ma poi in realtà sono corrotte fino al midollo) è relativismo, continua discussione e messa in gioco di ogni principio. Nulla è assoluto in democrazia, la stessa Costituzione è il simbolo di quello che dico, non esistono diritti assoluti; gli stessi diritti inviolabili dell'uomo professati dall'art. 2 Cost. incontrano il limite del rispetto degli altri diritti - lo stesso principio del Favor Rei è dimostrazione della continua relatività della Democrazia - anche in ambito penale, perfino situazioni passate ormai in giudicato e quindi come si dice esaurite non sono assolute ma relative.
Esistono principi democratici, non dogmi democratici.
Fateci caso, la legge, perfino la costituzione che è la grundnorm alla base di tutto è rivedibile in ogni suo campo (coi dovuti accorgimenti). Assolutismo e verità assolute sono antagonisti della democrazia.
Quindi se siamo d'accordo su questi presupposti è facile capire come una scelta che può essere quella della pena di morte - in quanto tale irreversibile - sia in contrasto con quanto detto fin'ora, senza dilungarsi troppo.
Inoltre, per quanto riguarda le decisioni del popolo: il popolo non è infallibile, il "popolo" è quanto di più relativo esista, non dovrebbe essere vox populi vox dei ma vox populi vox hominum. Primo perché il popolo, in OGNI occasione in cui è per così dire titolare anche di istituti di democrazia diretta come il referendum non è TUTTO il popolo, ma una parte, sia pure maggioritaria.
Secondo, perché come ho detto prima la voce del popolo non è la voce di Dio ma è una voce fallibile e negli ordinamenti moderni fin troppo malleabile.
Se vi interessa l'argomento vi consiglio di leggere qualcosa di Kelsen a riguardo.