non c'e'nessuna contraddizione tra liberta dei soggetti e non viene decisa caso per caso dai giudici (nel senso che non viene deciso dove prevale il diritto di stampa o di cronaca e dove prevale invece il diritto all onore di un soggetto)
E' gia stata decisa in via preventiva, si tratta solo di accertare laddove si diffama e laddove no, la liberta di stampa e' sacra (cosi come quello di critica e di satira che sono regolati anch'essi e da sempre)
Non e' sacro dietro lo scudo della liberta di stampa integrare fattispecie di reato come e' la diffamazione, insomma il 21 cost non permette che si compiano reati a mezzo stampa anzi e' l'opposto, la cronaca "e' sacra" a determiante condizioni come tutto.
La contraddizione tra differenti diritti confliggenti cioe da un lato il diritto sancito dal 21 cost ed il diritto all onore e decoro sanzinato, se leso, con il 595 c.p. (diffamazione) e' risolto in maniera preventiva per cui si ha dititto di cronaca se vengono rispettati gli elementi che trovi in questo stesso post riportati da Ich, verita', interesse pubblico e contigenza, in alternativa,per dirla semplice il 21 cost cede il passo alla tutela dell onore e decoro dei soggetti diffamati ed il giornalista e non solo lui commettono reato.
siamo andando pesatemente Ot, per gli estremi per la querela leggi le domande ed interpretale in relazione a quelle massime di diritto della cassazione che riporto.
Infine in relazione alla responsabilita del singolo giornalista non e' cosi come credi ne risponde anche il giornale nella persona del direttore vice-direttore
Art. 57.
Reati commessi col mezzo della stampa periodica
Salva la responsabilità dell'autore della pubblicazione e fuori dei casi di concorso, il direttore o il vice-direttore responsabile, il quale omette di esercitare sul contenuto del periodico da lui diretto il controllo necessario ad impedire che col mezzo della pubblicazione siano commessi reati, è punito, a titolo di colpa, se un reato è commesso, con la pena stabilita per tale reato, diminuita in misura non eccedente un terzo.
sono previste anche altre forme di sanzioni, alcune in forma specifica che rtiguardano la pubblicazione in giornali, ma qua andremmo ad ampliare tutto a dismisura.
la cronaca trova il limite nell evitare che si offenda qualcuno e se quanto dici non e' vero non e' di interesse pubblico ed e' fatto solo per screditare la persona non e' cronaca ma diffamazione ( basta anche solo uno di questi elementi).
piu che altro se ti interessa il discorso in generale esulando stampa, diritti annessi, cronaca e difamazione:
la liberta' non e' solo intesa positivamente cioe' a mo di faccio il cazzo che voglio, un concetto del genere non e' ravvisabile in nessun ordinamento che possa chiamarsi tale, almeno da quasi un millennio, forse piu'.
Semmai e' faccio quello che voglio in relazionee per quanto eprmesso dalle liberta negative, che spesso, molto semplicemente, sono liberta positive di altri soggetti.
Con questa supercazzola ti saluto asd