si ma è una possibilità che con la faccenda dello scudo fiscale ha a che vedere ZERO via ZERO.
prendiamo due tizi con capitale di 100 uno che li ha all'estero occultati e uno che li ha in Italia.
uno dei due paga ovviamente le tasse su quel capitale in italia, l'altro no.
ora si presenta una possibilità di investimento all'estero, per quale motivo tutti e due i tizi non dovrebbero coglierla? è allettante, abbiamo a che fare con due individui che si presumono razionali e tutti e due quindi fanno l'investimento.
uno continuerà a pagare le tasse in italia e l'altro continuerà a non pagarle.
già perchè chi manda i denari fuori è tenuto a dichiararli ed essendo il nostro sistema fiscale worldwide come tutti (paghi le tasse nel paese di residenza sui redditi ovunque prodotti) pagherà le imposte sui redditi annualmente prodotti anche se questo succede fuori dal territorio nazionale.
dove interviene lo scudo? tiene i fondi in Italia? ma neanche per idea e non potrebbe nemmeno, vi scordate forse che nell'Ue c'è la libera circolazione dei capitali e se si mettono barriere all'uscita liberano i rottweiler?
per tenere i soldi in Italia l'unica maniera è creare qui delle opportunità di investimento vantaggiose ma questo è un altro problema.
lo scudo agisce esclusivamente sul rimpatrio dei capitali, tornano ad essere italiani, noti e, anche nell'ambito dell'anonimato essendo gestiti obbligatoriamente da un intermediario che è tenuto a precisi adempimenti, tassati.
il problema ed anche la violazione principale sanata dallo scudo non è il fatto di avere quattrini all'estero ma averli e non dichiararli.
se domani un tizio decide di portare 1 miliardo di euro in un'isoletta del pacifico non commette nessuna violazione se dichiara il trasferimento, questo vi è chiaro oppure no?