
Originally Posted by
Elisewin
marlborojack quando si affrontano argomenti di questo spessore, ci si ritrova a dover necessariamente condensare in poche righe un pensiero più articolato e sicuramente più complesso di quello che alla fine risulta e che forse meriterebbe ben diversa trattazione.
Sono propensa ad affermare che il problema vada affrontato su più piani che devono procedere paralleli.
Per prima cosa la persona che approffitta di questi soggetti fragili, deboli psicologicamente al punto da non saper più rispondere in maniera adeguata a questi maltrattamenti merita di subire le conseguenze giuridiche che l'ordinamento prevede interrompendo così il rapporto vittima-carnefice.
Capisco anche che proprio perchè la vittima è in uno stato di vessazione e soggezione (spesso non riconosciuto dalla vittima stessa) uscire allo scoperto e denunciare è molto difficile.
C'è paura di non essere creduti, timore delle reazioni della persona che infligge il maltrattamento, e soprattutto tanta vergogna, la convinzione, in fondo, di essere causa di quei comportamenti.
Però mi sento di ribadire che si deve denunciare perchè le tutele esistono e già questo rappresenta una prima vittoria.
Allo stesso tempo è necessario che chi subisce prenda consapevolezza della necessità di farsi aiutare e supportare qui subentra la fase sicuramente più difficile in cui un peso lo ha anche chi ti sta vicino, perchè bisogna voler reagire allo stato di prostrazione psicologica cui si è soggetti: serve determinazione e forza perchè va intrapreso un percorso sicuramente molto doloroso