sul primo punto, hai chiaramente ragione. la crisi occupazionale e' ancora in corso e non si puo' prevedere che livelli raggiungera'. tra l'altro questa crisi ci sara' nonostante la collettivita' (usa in questo caso) si sia indebitata di un ulteriore 10% rispetto a quanto produce in un anno.
cioe', negli stati uniti hanno un debito privato e pubblico assolutamente altissimo, vivono di gran lunga al di sopra dei loro standard (sostanzialmente ai danni dei cinesi) e la situazione non e' buona nonostante tutto. figuriamoci come sarebbe senza.
tra l'altro il debito accumulato pesa sulle generazioni future, anche per questo non sono d'accordo che i milioni di disoccupati siano l'unico numero rilevante...
il secondo punto non mi e' molto chiaro. sulle energie rinnovabili non e' in corso una crescita altissima e molta crescita e' dovuta a sovvenzioni statali. sostanzialmente il costo di molti progetti e' ancora talmente alto, che con prezzi del petrolio sotto i 100$ non sono viable. chiaramente c'e' molto movimento intorno ai vari settori "rinnovabili" (oggi pare che shell abbia concluso un accordo di 12$ mld con il maggiore produttore di etanolo brasiliano per esempio) e probabilmente gli usa vorrebbero lanciare una nuova stagione della green economy che ricalchi i passi dell'IT negli anni '80-'90. pero' non capisco pero' cosa intendi con crisi/truffa... la prossima crisi si potrebbe invece essere con la bolla dei bond (il debito a lungo termine emesso con i tassi bassissimi di oggi, dovra' inevitabilmente diminuire di prezzo quando i tassi si rialzeranno inevitabilmente... indicazione per speculatori: shortare sui bond a 10 anni potrebbe essere una buona strategia).
per quanto riguarda la crisi finanziaria e il credit crunch, beh che dire... ormai non si sa che pensare dei mercati, l'unica certezza e' che chi lavora in una banca di investimento e' tendenzialmente un ladro e che la goldman sachs e' peggio di provenzano
beh, il capitalismo non esiste da una vita imo.
io sono tendenzialmente ottimista sul futuro, ma perche' credo nelle potenzialita' della specie umana. certo che c'e' una tale varianza in queste potenzialita', che si puo' tranquillamente prevedere uno scenario assolutamente catastrofico.
pero' cmq la globalizzazione di per se la vedo come un fatto positivo: e' soprattutto il rendersi conto del fatto che viviamo tutti su un pianeta'. anche se ci sono stati molti usi sbagliati o di breve termine, nel lungo termine dovrebbe bilanciare la situazione sul globo.
tagliare i costi e' una pratica in uso da un pezzo ormai. sostanzialmente vuol dire licenziare, facendo poi svolgere le funzioni magari dalle stesse persone in outsourcing, con contratti peggiori e stipendi piu' bassi.
cosi' si arriva ad abbassare la disoccupazione, ma la qualita' dell'occupazione peggiora e questo non si rileva nelle statistiche. anche per questo dicevo che il numero di disoccupati di per se e' un dato parziale.
d'altro canto c'e' da dire, che se volessimo essere davvero capitalisti, dovremmo far fallire le aziende che il mercato ha fatto fallire...
per concludere sull'occupazione, gia' il modo in cui viene calcolata secondo me e' abbastanza arbitrario. per non contare appunto la qualita' dell'occupazione, ma in questi caso l'italia e' ben accompagnata.
ma sarebbe meglio avere una disoccupazione doppia con una qualita' maggiore dell'occupazione?
poi si puo' legare il tutto al discorso sulle pensioni pure...