Bergamo: Presidente Moratti sono Bergamo..
Moratti: Volevo chiamarLa io per dirle che poi ho visto anche stò ragazzo (Bertini) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave...
Bergamo: Era diventata la più difficile Inter-Sampdoria, hanno lavorato bene anche gli assistenti...
Moratti: L'ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte... bravi a beccarli, come ***** fate voi a beccarli... mi hanno strizzato l'occhio...
Bergamo: Vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!
Moratti: Pensavo di chiamarLa ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento...
La partita in oggetto è dunque Inter-Sampdoria 3-2 del gennaio 2005.
Con la Samp in vantaggio per 2-0 fino al 38' del secondo tempo, ci saranno 4 minuti di recupero e l'Inter segnerà all'88', al 91', e al 93'.
Bergamo-Moratti, dicembre 2004.
Moratti: E' andata abbastanza bene fino adesso, non c'è stata polemica o casini...
Bergamo: Per fortuna sì, ma si può e si deve fare meglio...
Moratti: Senta, io ci tenevo ad incontrarLa...
Bergamo: Anch'io, perché ci tenevo per farLe una confidenza...
Moratti: Quando Lei aveva un minuto quando passa da Milano...
Bergamo: Lei verrà a Livorno a vedere la gara o la vedrà come?
Moratti: Non lo so, io evito sempre di venire fuori casa...
Bergamo: La settimana successiva...
Moratti: Io sono qua, io sono da quelle parti a Forte eh... sentiamoci un giorno prima del Livorno, se lei ci ha tempo, o due giorni prima...
Bergamo: Ci mancherebbe... io sono a Coverciano che riuniamo gli arbitri...
Moratti: Se vengo su, Lei mi dice ci troviamo qui o...
Bergamo: "Mi sono sentito con Facchetti, Presidente per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e lei, però il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l'Inter e uno fa il Milan"..
Moratti: "Va bene..."
Bergamo: "Volevamo dargli un'immagine buona..."
Moratti: ''Sì, sì...".
Bergamo: "Mi ha detto Facchetti sì, sì sono d'accordo...".
Moratti: "Va bene, mercoledì lo andrò a trovare prima della partita..."
Bergamo: "Questo gli farà piacere...".
Moratti: "Vado a salutarlo...".
Bergamo: "Visto che lì non c'è sorteggio ma c'è designazione a voi ho mandato Gabriele, l'ho fatto accompagnare bene da 2 assistenti molto bravi..."
Moratti: "No, no Gabriele è sempre stato un buon arbitro, molto regolare, non ho mai avuto contestazioni..."
Bergamo: "Un saluto vedrà lo riempirà di gioia..."
Moratti: "La ringrazio, mercoledì sono giù se c'è bisogno, lo vado a trovare prima della partita...".
9 gennaio 2005 ore 12:53 poco prima di Inter-Sampdoria 3-2
Facchetti: Pronto Paolo, sono Facchetti.
Bergamo: Buongiorno Giacinto.
Facchetti: Sto andando allo stadio l'ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L'ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri.
Bergamo: Vedrai che sarà una bella partita.
Facchetti: Va bene.
Bergamo: Viene predisposto (Bertini ndr) a fare una bella partita.
Facchetti: Si si, va bene.
Bergamo: È una sfida che vedrai la vinciamo insieme.
Facchetti: Volevo solo dirti che l'ho fatto (riferendosi al fatto che ha parlato alla squadra per non tenere un atteggiamento sbagliato nei confronti di Bertini ndr).
Bergamo: Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale…
L'accusa a Moggi è quella di telefonare ai designatori ed esercitare in questo modo un condizionamento sugli arbitri. Secondo la difesa ci sono diverse telefonate, dal contenuto lampante, da cui emerge che altri dirigenti si comportavano allo stesso modo. Bergamo, oltre alle intercettazioni con Facchetti, è protagonista di diversi colloqui. Con Galliani, aprile 2005, commenta una telefonata successiva a Juve-Inter, in cui Moggi riteneva impossibile che il guardalinee Griselli non avesse visto la “cravatta” di Ibrahimovic a Cordoba, facendo quindi scattare la prova tv e la squalifica supplementare. Per effetto di quest’ultima, lo svedese avrebbe saltato Milan-Juve.
Bergamo: «Volevo farla partecipe di una guerra di cui il solo responsabile sono io, Paolo Bergamo, perché Griselli è di Livorno, se avesse visto salvava capra e cavoli, ma siccome non è andata così, è uno sfogo tra me e lei». Galliani: «Questi signori han perso la testa mi creda, perché ci sono comportamenti nei confronti dell'universo, in Lega in Federazione». Bergamo: «Io glielo voglio dire perché si sappia, tra me e lei naturalmente». Galliani: «Non si preoccupi tale rimane». Bergamo: «Io posso sbagliare magari una griglia penso che un arbitro sia in forma e magari non è in forma, oppure l'arbitro è in forma e sbaglia, però a priori voler sbagliare è tutta un'altra cosa, mi taglierei le mani mi creda. Ecco questo filo che ho con lei vorrei tenerlo fino a giugno Dottore». Galliani: «No no no ma poi si vedrà, adesso vediamo la fine del campionato con i giusti equilibri...». Bergamo: «Mi faccia sentire un po' il suo calore, il suo calore in questo momento perché...». Galliani: «Assolutamente». Bergamo: «Sono solo, non solo, meno che solo». Galliani: «Ma no no ci sono io».
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Ancora una telefonata tra Meani (dirigente Milan) e Bergamo su Fiorentina-Milan e, soprattutto, Milan-Juve dell'8 maggio.
Meani: «Te chi mi mandi a Firenze?». Bergamo: «Come griglia? Te dici come griglia di arbitri? L'abbiamo fatta a tre ma mi fai dire una cosa che con Gigi (Pairetto) non abbiamo ancora concordato. Ho in mente di metterne tre perché non voglio preclusioni e gli arbitri sono Messina, Farina e Rodomonti per me, poi sentiamo Gigi perché poi immaginerai quelli che sono i tre che voglio mettere la domenica successiva (la griglia per Milan-Juventus, ndr). Meani: «Ho capito, tu vuoi mettere Paparesta». Bergamo: «Sì». Meani: «Collina». Bergamo: «Sì». Meani: «Trefoloni». Bergamo: «Sissignore, e mi ci gioco la testa». Meani: «Però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto». Bergamo: «Stai tranquillo, stai tranquillo». Meani: «Perché se no gli tagliamo la testa noi». Bergamo: «Stai tranquillo». Meani: «Se no chiamalo e parlagli». Collina, Paparesta, Trefoloni furono i tre arbitri, inseriti nella griglia A del sorteggio.
Alla faccia del sorteggio arbitrale Paolo Bergamo comunica in anticipo a Lillo Foti, presidente della Reggina, l'arbitro designato per la partita successiva. Ecco l'intercettazione riportata dal 'Corriere della Sera':
Bergamo: «Domani c'è il sorteggio a Roma, lo fa Gigi. Abbiamo pensato a Parma-Reggina da seconda fascia perché in prima fascia non ci va, e in seconda fascia c'è un po' di esperti, anche un giovane che sta facendo bene, vediamo un po' che cosa vi tocca...»
Foti: «Ti raccomando che è troppo importante...»
Bergamo: «Ti dico: c'è un esperto, De Santis, c'è Morganti, che è un altro esperto, Saccani ha fatto una quarantina di gare in serie A e poi il giovane è Tagliavento che vogliamo lanciarlo... a meno che domani mattina si cambi qualche idea, ti do quello che avevamo concordato...»
Non ride nemmeno il Milan: ecco un'intercettazione tra l'allora arbitro Collina ed il dirigente Meani
Meani: «Ti prometto che quando diventerai designatore non ti chiamo più...» Collina: «Dai ah ah ah»
Meani: «Mi ricorderò sempre che quando avevamo posto il veto a Pisacreta l'unico che mi ha chiamato per dirmi che sbagliavamo è stato lui, Brontolo...»
Bergamo - Cellino
Bergamo: Pronto?
Cellino: La disturbo? Sono Cellino...
Bergamo: Presidente, buongiorno, come va?
Cellino: Mah, così, niente mi sono permesso di chiamarla se è lecito sempre...
Bergamo: Ci mancherebbe altro...
Cellino: No, perché quelli del Messina domenica, stanno facendo dei proclami premio triplo quadruplo, a me mi hanno trattato male a Cagliari, perciò niente, di aver un arbitro... Sarà una partita calda lì, io non ci vado perché mi hanno minacciato...
Bergamo: Addirittura. No, no, vi metto in prima fascia allora, così gli internazionali... Ha fatto benissimo a chiamarmi.
Nuova intercettazione pubblicata questa mattina da “La Stampa”: risale al 17 maggio 2005, nove giorni dopo il big match che assegnò lo Scudetto 2005 alla Juventus, che battè a San Siro il Milan con gol di Trezeguet. I protagonisti sono Paolo Bergamo ed Adriano Galliani: è l’amministratore delegato rossonero ad interpellare il designatore: non si parla di arbitri né di designazioni però, ma della simpatia (o vera e propria fede) di Bergamo e della sua famiglia.
Bergamo: «Pronto?».
Galliani: «Sono Galliani, buongiorno».
Bergamo: «Buongiorno dottore come va?».
Galliani: «L'ho cercata molte volte ieri sera ma era sempre occupato».
Bergamo: «Non mi sono ancora ripreso dall'altra domenica (8 maggio 2005 Milan-Juventus 0-1, gol di Trezeguet). E questo purtroppo è stato un trauma che in famiglia ha lasciato il segno. Pensavamo tutto...».
Galliani: «Anche noi, anche noi».
Bergamo: «Pensavamo tutto fuori che quello, se andava male, male, male potevamo pareggiare ma insomma».
Galliani: «E pareggiando avremmo vinto anche a Lecce (finì 2 a 2) perché non avremmo mollato, perché se avessimo pareggiato con la Juve rimanevamo in testa alla classifica e a Lecce vincevamo di sicuro perché la partita era abbordabile».
Bergamo: «Ma può darsi che Ancelotti si sia fidato troppo dei suoi uomini non ha considerato che Seedorf e Pirlo non stavano troppo bene».
Galliani: «Da oggi parte l'operazione Istanbul... domenica brutto».
Bergamo: «Ecco, Lecce. Quando un presidente di una società (Semeraro ndr) si permette di dare una responsabilità ad un arbitro per le intemperanze dei tifosi e le reazioni dei giocatori».
Galliani: «Ma poi urla e grida negli spogliatoio, nell'intervallo una vergogna (nell'intervallo padre e figlio vengono aggrediti con insulti ndr)».
Bergamo: «Sì, Trefoloni me ne ha parlato ma poi la Domenica Sportiva dove si è detto di tutto e di più».
7 novembre 2004: Bergamo chiama Foti e parlano della griglia
Bergamo: Ti ho chiamato perché ho visto la chiamata, sono influenzato...
Foti: Sei raffreddato?
Bergamo: Mal di stomaco, nausea e mal di testa, ma nulla di importante... domani c'è il sorteggio a Roma, lo fa Gigi... abbiamo pensato a Parma-Reggina da seconda fascia perché in prima fascia non ci va, e in seconda fascia c'è un po' di esperti, anche un giovane che sta facendo bene, quindi vediamo un po' che cosa vi tocca...
Foti: Ti raccomando che è troppo importante...
Bergamo: Ti dico: c'è un esperto, De Santis, c'è Morganti, che è un altro esperto, Saccani ha fatto una quarantina di gare in serie A e poi il giovane è Tagliavento che vogliamo lanciarlo... a meno che domani mattina si cambi qualche idea, ti do quello che avevamo concordato sabato poi...
Foti: Va bene dai...
28 aprile 2005: Meani chiama Bergamo
Meani: Però non mandarci né Ivaldi né Pisacreta, eh? Inventane un altro...
Bergamo: Eh no, dovrò inventarne due, Mitro ce l'ho, Mitro sta facendo bene, uno dovremo inventarlo e non sarà facile...
Meani: Non sarà facile, ma a te che ***** te ne frega, Griselli lo mandi no? E' il numero due, hai tutte le giustificazioni del mondo... A te cosa ***** te ne frega...
Bergamo: Eh bravo, ma ora... ecco fammi fare un passo alla volta...
Meani: A Firenze chi hai pensato di mandarmi?
Bergamo: A Firenze ancora non ho guardato, mi ci metto dopo cena... Voi con Stagnoli come vi siete trovati?
Meani: Bene, con Stagnoli bene, ma se vuoi mettere uno che con noi è andato bene anche Ambrosino, è venuto da noi due o tre domeniche fa, può anche andar bene, non so se ce l'hai in griglia, come la pensi...
Bergamo: No, no, è uno che sta andando bene, fa l'avvocato...
Meani: A me Stagnoli e Ambrosino vanno bene...
Bergamo: Ayroldi no, eh?
Meani: Ayroldi sì, è un po' che non viene.
Bergamo: Sei sicuro che è per lo meno un mese che non viene?
Meano: Sì.
Bergamo: Allora fanno più affidamento Stagnoli e Ayroldi.
Il Milan alzava i voti sui giornali agli arbitri amici
10 APRILE 2005 ORE 15.46, DURATA CONVERSAZIONE 7.28 TRA L'EX ARBITRO PASQUALE RODOMONTI E L'ADDETTO AGLI ARBITRI DEL MILAN LEONARDO MEANI:
Rodomonti: Grande!!
Meani: Ohee!! Allora?
Rodomonti: Tutto a posto, no?
Meani: "Tutto a posto! Non sei contento? T'ho fatto anche prendere 7 da Cecere che t'ha scritto anche che sei preparato atleticamente, c...o
Rodomonti: risata...
Meani: ******* vacca, grande prestazione atletica... che roba!
Rodomonti: Quindi...
Rodomonti: Io ho letto solo la Gazzetta dello Sport ed il Corriere dello Sport, gli altri non l'ho letti ma credo che siano tutti sullo stesso andazzo, no?
Meani: Perchè anche quella roba là che la menavano sul calcio di rigore...ma è ad un metro ed è pure girato...ma sono quelle polemiche stupide solite perchè c'è di mezzo il Milan...e allora...
Rodomonti: tutto a posto
Meani: Tutto a posto... tutto a posto.. ohee comunque guarda che mi ha telefonato il mio Presidente che ti dà l'indirizzo e ti manda a fare anche a te il trapianto in Svizzera dei capelli.
Tra quelle che finiranno nel dossier da porre all’attenzione del giudice Casoria di Napoli, c’è quella registrata il 25 novembre del 2004, tra Gennaro Mazzei, collaboratore dei designatori arbitrali, nella designazione dei guardalinee, e il presidente dell’Inter, il grande Giacinto Facchetti, scomparso nel settembre del 2006.
Mazzei: «Sono in macchina che vado a Coverciano».
Facchetti: «Sceglili bene per domenica sera eh...».
Mazzei: «Il numero 1 e il numero 2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta».
Facchetti: «Ivaldi e Pisacreta?».
Mazzei: «Eh sono il numero 1 e il numero 2».
Facchetti poi aggiunge: «Sì certo, e il numero 1 degli arbitri...».
Mazzei: «Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1».
Facchetti: «No lì non devono fare i sorteggi, ci devono».
Mazzei: «Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna».
Facchetti: «Ma dai...».
Mazzei: «Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte».
Intercettazione Facchetti - De Santis
Facchetti: Massimo
De Santis: Come stai Giacinto?
Facchetti: Bene, e tu?
De Santis: Devo farti i complimenti insomma, ti interessi di arbitri...
Facchetti: Eh... vedremo, ma mi sa che ci interesseremo in tanti di...
De Santis: E vabbè, si interessano tutti, ormai è l'argomento del giorno
Facchetti: Sei già a Parigi?
De Santis: No, parto domani mattina
Facchetti: Perchè mi ha chiamato Bla... ehm Gagg, viene là anche lui
De Santis: Ah, viene a Parigi Walter?
Facchetti: Si viene con anche lui con ... e mi ha detto che ti portava i miei saluti.
De Santis: Eh si, sennò glieli do io.
Facchetti: Comunque verrà a salutarti
De Santis: È rimasto contento... È stato scelto bene il posto: Francia-Svizzera, gli interessano tutte e due, chi per un verso chi per l'altro...
Il 27 gennaio del 2005 dell'episodio parlano Facchetti e Bergamo. Quest'ultimo spiega che Paparesta non è responsabile della decisione di annullare il gol. Questa la trascrizione della telefonata effettuata dalla difesa di Moggi:
Bergamo - Giacinto!
Facchetti - Ciao Paolo
Bergamo - Come stai?
Facchetti - Bene ti avevo chiamato ieri..
Bergamo - Ieri..mi dispiace..
Facchetti - Eh ma forse quando c'era la partita in corso..
Bergamo - Ah ieri sera sì, ieri e oggi ci siamo dedicati alla Coppa Italia sì..
Facchetti - Eh niente volevo salutarti poi ho visto domenica, io non lo sapevo che il Presidente Moratti il giorno dopo aveva tirato fuori stà storia dell'arbitro..
Bergamo - No, ma non ti preoccupare Giacinto, il Presidente quando ha voglia di parlare lo fa..
Facchetti - Sì sì, ma era stato Ricci a sbagliare, Paparesta ha preso la decisione su questo..
Bergamo - Ma sai qui quando si lamenta il Presidente ha sempre ragione, l'importante è che non dia alibi ai giocatori..
Facchetti - Sì sì no no infatti..
Bergamo - Capito? Perchè Paparesta cosa doveva fare? Lì ha sbagliato Ricci e..
Facchetti - Infatti lui ha guardato di là quindi..
Bergamo - Anzi Paparesta ha fatto una buona partita, purtroppo era preparato a farla bene, proprio su tutto... il massimo..
Facchetti - Niente, stasera abbiamo Palanca..
Bergamo - Vedrai che fa una bella partita vedrai, vedrai che fa una bella partita.. vedrai..
Facchetti - Siamo tutti a Bergamo!
Nuove intercettazioni riguardanti l'Inter. E' il 10 gennaio 2005 e il designatore degli arbitri Paolo Bergamo e Giacinto Facchetti commentano la partita vinta 3-2 dalla squadra nerazzurra contro la Sampdoria dopo che i blucerchiati erano stati in vantaggio per 2-0 fino a pochi minuti dalla fine.
B.- Giacinto!
F.- Paolo allora vedi che abbiamo recuperato?
B.- Storico eh, storico ieri, mamma mia cosa ho sofferto, non te lo puoi immaginare... guarda che ormai la partita sembrava compromessa, c'è stata una reazione incredibile...
F.- Sull'uno a zero speravo almeno nel pareggio fino alla fine, ma sul 2-0 non speravo più a niente...
B.- Mamma mia ma poi goals bellissimi.
F.- Si si si.
B.- Puliti, tranquilli... è stato bravo Bertini sul 2-2 sul contrasto, quel contrasto tra difensore e Martins, che non era niente eh? Bada bene a volte però magari può essere ingannato perché questo cade in maniera plateale...
F.- Devo dire che ho predisposto la tua.-incomprensibile-.ed in campo sia andato tutto bene...
B.- Si si si ha detto bene.
F.- E' stato bravo, anche Papi e Puglisi mi sono piaciuti...
B.- Specialmente Puglisi ha fatto bene...
Nella telefonata si parla inoltre di tessere messe a disposizione da Facchetti a Bergamo, con l'accordo che passerà Bergamo in sede a ritirarle. Inoltre, Bergamo chiede del materiale sportivo dell'Inter a Facchetti. Infine, i due concordano la designazione della terna arbitrale per Bologna-Inter di Coppa Italia di 3 giorni dopo e terminata 3-1 per i nerazzurri.
B.- Senti domenica ehm mercoledì avevo intenzione di mandarti come assistenti, siccome a Bologna non è una partita scontata secondo me, avevo intenzione di metterti Geminiani e Niccolai che sono due toscani bravi eh?
F.- Bene, Geminiani non l'abbiamo più...
B.- No no e appunto te lo volevo mandare domenica. Si, scusa, mercoledì c'è questa Coppa Italia che ci interessa ancora e quindi facciamo... e poi ti mando un giovane, siccome volevamo rimettere in pista Gabriele e Palanca avevo intenzione di mandarti Gabriele...
F.- Va bene.
B.- Non è un problema per voi... perché sta facendo bene...
F.- No no va bene poi io mi fido di te... sei tu...
B.- Stai tranquillo, stai tranquillo e complimenti per ieri.
F.- Grazie grazie.